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Come sta Fausto Gresini: “Condizioni gravi ma stabili. Sedato e collegato al respiratore”

Ultimo aggiornamento sulle condizioni di Fausto Gresini ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale Maggiore di Bologna in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni dopo la positività al Covid-19. Il dottor Cilloni dell’ospedale bolognese: “Le condizioni generale di salute sono gravi ma stabili: è ancora sedato e collegato a un respiratore meccanico”.
A cura di Michele Mazzeo
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Prosegue la lotta contro il Covid-19 per Fausto Gresini. Il patron del team di MotoGP è tuttora ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'Ospedale Maggiore di Bologna e, dopo essere stato svegliato dal coma indotto, ha ancora bisogno del respiratore meccanico per ossigenare il sangue. A dare un ultimo aggiornamento sulle condizioni del 59enne imolese che ha contratto il virus prima di Natale e che lo scorso 26 dicembre ha visto poi aggravarsi la sua situazione tanto da rendere necessario il ricovero d'urgenza in terapia intensiva, è stato il dottor Nicola Cilloni dell'ospedale bolognese.

Il medico del reparto di Terapia intensiva dell'ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi di Bologna dove Gresini è ricoverato dal 30 dicembre, dopo la positività al coronavirus, ha infatti dato un aggiornamento sulla situazione clinica del due volte campione del mondo della classe 125cc: "Le condizioni di salute generali di Fausto Gresini, seppure ancora gravi, sono stabili – ha detto infatti il medico del nosocomio bolognese –. Sono stati sospesi i farmaci  – ha poi aggiunto il dottor Cilloni – anche se è ancora sedato e collegato a un respiratore meccanico per ottenere una quantità di ossigeno nel sangue adeguata. Nei prossimi giorni – ha infine concluso – verranno eseguite indagini radiologiche per verificare lo stato evolutivo della malattia”.

Il team principal del team Aprilia arrivato in ospedale dopo la positività al Covid-19 con livelli di saturazione di ossigeno nel sangue molto bassi, a causa dei quali è stato indotto in coma farmacologico (dal quale è stato svegliato lo scorso 2 gennaio) e ha ricevuto un'intubazione endotracheale per favorire l'ossigenazione degli organi, ha dunque ancora bisogno di restare collegato al respiratore meccanico nel reparto di terapia intensiva.

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