Come ha fatto Lawson a perdere 3 punti sulla patente e 15 secondi di penalità con due sole manovre

Liam Lawson continua a deludere. Il pilota neozelandese, retrocesso dalla Red Bull alla Racing Bulls, dopo appena due Gp, ha senz'altro un carico su di sé pesante. Facile la vita in pista, per lui, certamente non lo è. A Suzuka tutto sommato era andata bene, in Bahrain invece è stato un mezzo disastro. Lawson è stato sin troppo battagliero. Non ha dimostrato di essere un pugile suonato, come lo aveva definito Helmut Marko, ma è stato sin troppo con il coltello tra i denti. Due incidenti, 15 secondi di penalità e 3 punti sulla patente.
Lawson e il duello con Stroll: penalità numero uno
Al traguardo, tutto sommato, non si era classificato nemmeno male. Perché aveva chiuso al tredicesimo posto, ma dopo la seconda sanzione è finito in sedicesima posizione dopo la seconda penalità. Seconda. La prima se l'è presa a causa di un leggero contatto con l'Aston Martin alla curva 2, manovra che gli è costata cinque secondi e un punto sulla patente, con questa motivazione: "La vettura numero 30 (Lawson) ha superato la vettura 18 (Stroll) alla prima curva, ma ha perso slancio, quindi la vettura 18 ha preso un'uscita migliore. Tuttavia l'auto 30 è entrata in collisione con l'asse posteriore dell'auto 18, causando una collisione e costringendo l'auto 18 a compromettere l'uscita dalla curva. Dato il contatto lieve, è stato considerato una mitigazione ed è stata inflitta una penalità di cinque secondi".
Lawson e il duello estremo con Hulkenberg: penalità numero due
Poi è arrivato un altro contatto, quello con Nico Hulkenberg. In questo caso dieci secondi di penalità e due punti in meno sulla patente. Gli steward hanno scritto: "All'avvicinarsi della curva 1, la vettura 30 (Lawson) ha tentato di sorpassare la vettura 27 (Hulkenberg) all'interno. Tuttavia, ha mancato il punto di corda della curva, non riuscendo quindi a seguire una traiettoria normale e di conseguenza si è scontrata con la fiancata della vettura 27".
Lawson si giustifica per gli incidenti del Bahrain
Il pilota si è giustificato per quelle manovre dicendo: "Avevamo una buona velocità, ma non riuscivamo a sfruttarla appieno e l'unico modo per sorpassare era lanciarmi piuttosto tardi. Non stavo toccando intenzionalmente gli altri, ma ovviamente i commissari hanno preso la loro decisione con le penalità, quindi dovremo riesaminare gli incidenti". Di punti in meno sulla patente ne ha cinque, può dormire sonni tranquilli, ma non può sgarrare ancora.