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Com’è fatto davvero il casco dei piloti di Formula 1: perché è diverso da tutti gli altri

Come è fatto oggi il casco di un pilota che corre in Formula 1: i materiali, la struttura interna e gli altri particolari che lo rendono unico nel suo genere.
A cura di Michele Mazzeo
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Nel Mondiale di Formula 1 si fa sempre più attenzione ai dettagli e tra questi ovviamente non passano inosservati i caschi che spesso i piloti personalizzano a seconda del Gran Premio da disputare o di ricorrenze da celebrare o persone care da omaggiare. Non più dunque soltanto strumenti per la sicurezza dei driver ma oggi anche vetrine per sponsor o messaggi speciali. Questo è quello che vediamo, ma i caschi da F1 nel tempo si sono evoluti anche per quanto riguarda i materiali e la sostanza (nulla a che vedere dunque con quelli usati nella prima era del Circus in cuoio ereditati dagli aviatori). Ed è proprio per questo che ci siamo chiesti come è fatto oggi il casco di un pilota di Formula 1?

Prima di rispondere a questa domanda bisogna prima sottolineare come i caschi utilizzati oggi in Formula 1 sono prodotti fatti su misura, impossibili da trovare commercio, e che differiscono dai caschi usati nel resto del motorsport. A differenza di quelli utilizzati per esempio dai piloti del Motomondiale, quelli di F1 sono progettati, oltre che per resistere a impatti estremi e al calore, tenendo conto anche dell'aerodinamica e delle esigenze del pilota (hanno infatti aperture laterali per inserire le cannucce e i sistemi radio integrati per comunicare con i box) e devono avere un peso che non supera gli 1,5 kg.

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Premesso ciò possiamo andare ad analizzare nel dettaglio come è fatto un casco da Formula 1 al suo interno. La struttura è composta da quattro strati. Il più esterno (quello visibile) è fatto in fibra di carbonio, cioè lo stesso materiale leggero ma super resistente utilizzato per le scocche delle monoposto. Al di sotto di questo c'è lo strato più spesso fatto in polistirene espanso sintetizzato (EPS), un materiale rigido molto leggero, versatile, traspirante e permeabile al vapore, ma non all'acqua, isolante termico ed acustico.

Il terzo strato è quello che presenta un'imbottitura morbida che viene personalizzata a seconda delle esigenze e fatta con materiali che proteggono la testa del pilota ma che allo stesso tempo risultino comodi per esso. L'ultimissimo strato, quello più sottile e che va a contatto con il balaclava che i piloti indossano, è il rivestimento fatto con una particolare stoffa che ogni pilota personalizza per quanto riguarda il colore a proprio piacimento (per esempio Leclerc usa una stoffa rossa, Verstappen bianca, Hamilton giallo fluorescente).

Altra particolarità presente nei caschi dei piloti di Formula 1 sono le visiere a prova di proiettile (nel senso letterale del termine dato che, così come le altre parti del casco, anche queste vengono testate con una piccola sfera metallica sparata a 250 km/h) e più strati a strappo per consentire al pilota di eliminare rapidamente l'eventuale sporco depositatosi sopra e garantirgli dunque sempre una perfetta visibilità.

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