Come è andato Oliver Bearman in Formula 2 mentre Sainz vinceva in Australia: un brusco risveglio
Due settimane fa con il fantastico debutto a Jeddah Oliver Bearman si era preso tutti i riflettori in Formula 1 oscurando addirittura l'ormai consueta vittoria di Max Verstappen a Jeddah, quindici giorni dopo però arriva il brusco risveglio con un GP d'Australia incolore al ritorno in Formula 2.
Il 18enne britannico che aveva impressionato tutti sostituendo Carlos Sainz a bordo della Ferrari nello scorso GP dell'Arabia Saudita mettendosi alle spalle alla bandiera a scacchi due top driver del Circus come Lando Norris e, soprattutto, il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, infatti a Melbourne, tornando a gareggiare nel suo campionato, non solo è stato battuto in qualifica e in gara dal compagno di squadra del team Prema, il giovanissimo talento italiano Andrea Kimi Antonelli, ma ha decisamente disatteso le aspettative con un 14° posto finale nella Sprint Race e un 9° posto finale nella corsa della domenica che assegna il bottino più cospicuo di punti iridati.
Un rendimento, quello dell'Albert Park, che complica e non poco la corsa verso il titolo del pilota della Ferrari Driver Academy considerato ad inizio stagione il grande favorito per diventare campione della Formula 2. Dopo tre round infatti il classe 2005 si ritrova con soli due punti e un distacco già di 60 lunghezze dall'attuale leader della classifica Zane Maloney. Il tutto mentre quel Carlos Sainz che aveva sostituito a Jeddah, sulla stessa macchina con cui aveva conquistato il settimo posto che gli aveva permesso di avere tutti i riflettori del mondo del motorsport puntati su di sé, centrava la prima vittoria stagionale della Ferrari in Formula 1 con ancora addosso i segni dell'operazione per rimuovere l'appendicite cui si era sottoposto 15 giorni prima.
Nello spazio di due settimane Oliver Bearman è passato dunque dalle stelle alle stalle con l'impresa compiuta in Arabia Saudita già finita nel dimenticatoio, offuscata dal pessimo weekend al ritorno in Formula 2. Una situazione che sembra dunque dar ragione a Nico Hulkenberg che, essendosi evidentemente legato al dito quel commento fatto su di lui dall'esordiente nel corso della gara di Jeddah, alla vigilia del fine settimana di gara australiano si era lanciato in una profezia sul 18enne britannico: "Se non farà bene in F2, ciò che ha fatto a Jeddah sarà dimenticato in soli due giorni" aveva detto infatti l'esperto pilota tedesco della Haas anticipando dunque ciò che è successo al talentuoso pilota di riserva della Ferrari dopo Melbourne. Il tempo per far ricredere tutti, a partire da Hulkenberg, però è dalla sua parte ma, se vuole farlo, dovrà evidentemente cominciare a cambiare marcia già dal prossimo round nel calendario di Formula 2, vale a dire il GP dell'Emilia Romagna in programma sul circuito di Imola dal 17 al 19 maggio.