Clima fastidioso attorno a Ducati in MotoGP: Honda provoca sugli ordini di squadra
Domenica 6 novembre finirà il campionato del mondo di MotoGP. Pecco Bagnaia è a un passo dal chiudere la stagione in modo favoloso. Il piemontese ha 23 punti di vantaggio su Quartararo, in estate ne aveva 91 di ritardo. Il suo finale di stagione è stato esaltante. Il dominio della Ducati è nettissimo e questo ha creato al team italiano più di qualche problema. I presunti ordini di scuderia nel Gran Premio della Malesia sono stati un tema di discussione molto forte. E sui social c'è stato un duello affatto in punta di fioretto tra la Honda e il Team Gresini che non si sono risparmiati.
La situazione è particolare pure perché c'è mai stato un dominio così schiacciante per la Ducati che ha otto moto competitive e veloci che hanno monopolizzato vittorie e pole in tutta la seconda parte di stagione. Il titolo Costruttori è stato già vinto grazie a Bagnaia e Miller, ma non sono solo loro a regalare gioia alla casa emiliana. Ma il meglio deve ancora venire. Pecco con ogni probabilità conquisterà il titolo a Valencia e tra due settimane potrà arrivare un titolo totalmente italiano – considerando pilota e scuderia.
All'opposto la stagione della Honda che dopo anni di dominio assoluto sta vivendo un 2022 totalmente da dimenticare: ultimo posto nel campionato Costruttori per la casa giapponese, che in queste ultime ore ha dato vita a una polemica social molto forte in compartecipazione con il team Gresini Racing.
La Honda ha postato un tweet in cui era scritto: "Ci siamo svegliati ricordandoci che manca solo una gara". Un messaggio neutro in cui forse i giapponesi speravano di ricevere commenti di incoraggiamento dai sostenitori, ma tra i messaggi di risposta c'è quella della scuderia italiana che scende in pista con moto Ducati che ha risposto con una battuta pungente: "Dovreste essere felici che la stagione stia finendo".
Non c'è bisogno di spiegare il perché. Quelli della Honda hanno preso malissimo quella frase, quella provocazione del team italiano e sono entrati in tackle, un intervento in gamba tesissima. Perché la risposta è stata: "Quali sono gli ordini per domenica?".
Va detto che nel motorsport le battaglie social non sono sempre politically correct e che gli scambi spesso sono furenti, ma considerato il contesto di queste ultime settimane lo scambio è stato davvero di fuoco. Anche se poi si è chiuso con una stretta di mano virtuale tra Honda e Team Gresini.
La Honda rispondendo in quel modo comunque ha riportato in auge la discussione sugli ordini di scuderia, che stanno facendo parlare tanto nella MotoGP, il riferimento preciso e per la gara di Sepang che ha vinto Bagnaia davanti a Bastianini, che potrebbero essere compagni nella prossima stagione, guidano entrambi una Ducati, ma per due scuderie differenti.
Il vento delle polemiche soffia forte da tempo e dopo l'ultima gara che ha messo Bagnaia in una posizione invidiabile gli attacchi verso la Ducati sono aumentati. In pista è sceso anche Luca Marini, che corre con una Ducati del Team VR46, che a The Race aveva detto: "Queste sono le corse, è sempre stato così. Per esempio la Honda ha dominato per dieci anni e nessuno si è lamentato di questo. Basta spendere più soldi o fare un lavoro migliore. Basta cercare di migliorare“. Anche lui non si era risparmiato parlando del team giapponese.
Mentre lo stesso Bagnaia aveva rigettato gli ordini di scuderia affermando che lui e Bastianini guidano entrambi una Ducati, ma non per la stessa scuderia: "Enea alla fine è un avversario che punta sempre alla vittoria". E aveva poi anche fatto un post su Twitter piuttosto esemplificativo. Chiarissimo è stato anche il dirigente Tardozzi: "Non ci sono team order alla Ducati".