Clamorosa marcia indietro della FIA sul caso Wolff: “Non ci sono indagini in corso in Formula 1”
Clamoroso colpo di scena in quella che sembrava essere una guerra di potere tra la FIA e la FOM in Formula 1. A due giorni dalla nota ufficiale con cui aveva annunciato che, in seguito alle indiscrezioni giornalistiche riguardo ad un presunto conflitto di interessi con scambio di informazioni di natura confidenziale tra il team principal della Mercedes Toto Wolff e sua moglie Susie, membro di Formula One Management in qualità di direttrice della F1 Academy, l'apertura di un'inchiesta sulla vicenda, la Federazione Internazionale ha fatto marcia indietro specificando che al momento non vi sono indagini in corso su nessun individuo:
“Dopo aver esaminato il Codice di Condotta e la Politica sui Conflitti di Interesse della FOM e aver confermato l’esistenza di adeguate misure di protezione per mitigare ogni potenziale conflitto, la FIA è convinta che il sistema di gestione della conformità della FOM sia sufficientemente solido da impedire qualsiasi divulgazione non autorizzata di informazioni riservate.
La FIA può confermare che non ci sono indagini in corso che coinvolgano alcun individuo né in termini etici che disciplinari. In quanto ente regolatore, la FIA ha il dovere di preservare l’integrità del motorsport. La FIA ribadisce il suo impegno per l’integrità e la correttezza" si legge infatti nella nota diramata dalla Federazione Internazionale a distanza di 48 ore da quella che aveva provocato le durissime reazioni da parte della Formula 1, della Mercedes, della stessa Susie Wolff e di tutti i team di F1 schieratisi apertamente dalla parte della scuderia tedesca e della FOM.
Una vera e propria retromarcia dunque per la Federazione. Internazionale che ammette implicitamente di aver travalicato i confini riguardo al proprio campo d'azione per quel riguarda la Formula 1 (dove si occupa del regolamento e del rispetto delle regole). Una retromarcia che arriva dopo la presa di posizione pubblica da parte di tutti i protagonisti di quello che è il campionato più prestigioso sotto la propria egida. Una retromarcia che non mette fine alla partita con Liberty Media ma che, almeno per quel che riguarda l'aspetto mediatico, appare come un clamoroso autogol messo a segno dalla FIA.