Chiesta una penalità per Leclerc dopo il GP di Silverstone: “Si è mosso troppo in rettilineo”
È stata una domenica di sofferenza quella che Charles Leclerc ha vissuto a Silverstone per il GP Gran Bretagna di F1. Una gara intensa e ricca di colpi di scena, che per il pilota monegasco della Ferrari ha riservato il finale più amaro possibile: al comando con le gomme dure con diversi giri alle spalle, dietro la safety car, seguito da un gruppo di agguerriti rivali, tutti su gomme soft appena montate. Una situazione, frutto di una strategia discutibile, che ha condannato Leclerc ad una difesa tanto strenua quanto difficile.
Subito superato da Sainz, il numero 16 è stato poi coinvolto in una lotta fisica con Perez e Hamilton: spettacolari i sorpassi tra i tre nei primi giri dopo l'uscita della safety car. Mentre il pilota della Red Bull è riuscito a prendere il largo più o meno facilmente dopo il sorpasso, è stato più prolungato il duello tra Leclerc e Hamilton. Spettacolare il sorpasso operato dal ferrarista alla Copse, sull'esterno e con gomme meno performanti.
Il pilota inglese è riuscito comunque ad avere la meglio, nonostante la disperata difesa di Leclerc anche in pieno rettilineo, con DRS a proprio sfavore. Tentativi di manovre difensive che hanno destato qualche sospetto in uno spettatore interessato, qualche metro più indietro. Quel Fernando Alonso che pure ha provato ad impensierire Leclerc ma si è dovuto infine accontentare del quinto posto. Un piazzamento che ha pensato di poter migliorare a gara finita, per mano dei commissari, lamentando una condotta irregolare da parte di Leclerc.
"Spero di essere quarto, perché Charles si è mosso tre o quattro volte davanti a Hamilton in rettilineo – ha spiegato il pilota della Alpine dopo la gara –. Per essermi mosso una volta in rettilineo in Canada ho ricevuto una penalità di 5 secondi, visto che lui si è spostato tre volte mi aspetto una penalità di 15 secondi". Una provocazione fatta col sorriso, ma senza neanche scherzare troppo, consapevole del proprio peso mediatico.
"Alla fine sì avrei potuto lottare un po' di più – ha proseguito Alonso –, ma a dire il vero ero più preoccupato per Norris dietro che per Leclerc. Avendo visto i tre cambi di direzione ho immaginato che sarebbero arrivati cinque secondi di penalità, altrimenti sarebbe stato comico". Una scelta di gestione che non è stata premiata dai commissari: in nessun momento Leclerc è stato sotto investigazione per il modo in cui si è difeso su Hamilton. Con buona pace di quella vecchia volpe di Fernando Alonso.