Chi è Colton Herta: il pilota che può soffiare il posto a Giovinazzi in Alfa Romeo e in F1
Dopo le indiscrezioni confermate sull'acquisizione delle quote di maggioranza dell'Alfa Romeo-Sauber da parte della famiglia Andretti, si avvicina anche la decisione che riguarda il secondo pilota da affiancare a Valtteri Bottas per la prossima stagione con il talento americano Colton Herta che potrebbe soffiare il posto all'unico italiano del Circus.
Giovinazzi sempre più lontano dall'Alfa Romeo (e dalla F1)
Il favorito numero uno per il sedile in Alfa Romeo nella prossima stagione sembrava essere il cinese Guanyu Zhou, ma l'esclusione per il terzo anno di fila del GP di Shangai dal nuovo calendario e il sempre più probabile arrivo del colosso americano ha rimescolato le gerarchie. Antonio Giovinazzi è destinato a lasciare la scuderia svizzera e il prossimo Mondiale di Formula 1 rischia di non aver alcun rappresentante italiano. Tra i due litiganti per l'ultimo posto rimasto libero sulla griglia del 2022 potrebbe godere un terzo pilota.
Chi è Colton Herta: il talento IndyCar pupillo di casa Andretti
Si tratta del classe 2000 Colton Herta, prediletto di Michael Andretti e impegnato in IndyCar Series proprio con la scuderia americana pronta a sbarcare anche in Formula 1 allargando così il proprio impero nel mondo delle corse automobilistiche (gareggia anche in Formula E, American Le Mans Series e Cart). Herta è americano, figlio d'arte e detiene il record di pilota più giovane a vincere una gara della IndyCar (a 18 anni, 11 mesi e 28 giorni). Ha concluso al quinto posto la sua terza stagione nel massimo campionato automobilistico statunitense per vetture a ruote scoperte e c'è chi è già pronto a scommettere sul suo talento.
Patricio O'Ward, suo compagno di scuderia nel 2018 nel campionato Indy Lights e reduce dal terzo posto ottenuto nell'ultimo IndyCar Series, ha sempre creduto nelle potenzialità di Herta ed è sicuro di vederlo fare grandi cose se dovesse passare in Formula 1: "Ha tutto ciò di cui ha bisogno per avere successo con una macchina adeguata, è veloce e non penso che avrà problemi. Certo, servirà tempo e sarà una lotta ma il percorso di crescita sarà garantito". L'endorsement più importante era arrivato già lo scorso aprile proprio da chi lo ha assunto come pilota della scuderia Andretti e adesso pensa di promuoverlo vice di Bottas in Formula 1.
In un’intervista a Motorsport.com, Mario Andretti, ultimo leggendario pilota statunitense a vincere il titolo piloti di Formula 1 nel 1979, aveva già speso parole al miele nei confronti di Horta e lo ha sempre considerato il profilo giusto per riportare la bandiera americana sul tetto del mondo. "Vedo della qualità in lui, è stato sempre molto bravo in qualifica e ha vinto alcune gare dimostrando di correre ad una velocità importante". Gli elogi non si esauriscono: "È molto calmo e si adatta ad ogni situazione, al contrario di altri piloti che cercano sempre una scusa".
L'ostacolo per l'approdo immediato di Herta in Formula 1
L’unico ostacolo alla sua candidatura riguarda la Superlicenza, ossia quel sistema di punti che è necessario accumulare per poter guidare in Formula 1. Per ottenerla, un pilota deve aver accumulato almeno 40 punti nelle ultime tre stagioni e il contatore di Herta è attualmente fermo a 32 punti. La FIA favorisce i giovani che passano attraverso la Formula 2, campionato in cui i primi tre classificati ricevono immediatamente i 40 punti necessari per fare il salto di categoria. Nella IndyCar Series solo il campione ottiene 40 punti. A causa della pandemia le regole sono meno rigide e il margine per favorire l'ingresso di Herta ci sarebbe. Basti pensare alla partecipazione alle sessioni di prove libere durante i weekend di Gran Premio che è aperta anche a chi è privo di Superlicenza e garantirebbe l'accumulo di un punto per ogni sessione. Nel caso di Herta ne basterebbero solamente 8. L'arrivo del classe 2000 in Formula 1 potrebbe essere posticipato al 2023 ma in ogni caso i destini di Horta e della Sauber sono destinati ad incrociarsi.