Charles Leclerc e quella passione per le moto: ecco cosa si è regalato
Un video, pubblicato su Instagram da Bad Winners, sta lasciando a bocca aperta tutti i followers del noto customizzatore francese. In sella all’ultima creazione, un’Husqvarna Vitplen 701, c’è il pilota della Ferrari, Charles Leclerc che, come rivelato dal fondatore della stessa Bad Winners, Walid Ben Laminesi, si è regalato una Vitplen 701 personalizzata. Tutto è iniziato con un semplice messaggio su Instagram di Charles a Bad Winners. “All’inizio ho pensato che fosse spam – racconta Walid in un’intervista al sito specializzato Bike Exit – . C’era scritto che ci seguiva da un po’ di tempo e che li piacevano le nostre moto. Poi mi ha chiesto se era possibile farne una per lui”. Il preparatore non era convinto che dietro a quell’account ci fosse il vero Leclerc. Così gli ha mandato il suo numero di telefono, e il cellulare è squillato. E dall’altra parte c’era proprio Leclerc. “Mi ha detto che la sua moto preferita era la Yamaha FZS 600 Fazer e che avrebbe voluto usare quella moto come ispirazione per la personalizzazione di un’Husqvarna Vitpilen 701”.
L’Husqvarna Vitpilen 701 di Leclerc
Dopo qualche giorno di riflessione, Walid ha iniziato a lavorare alle linee, presentando il concept a Charles che ha dato il suo ok. “Abbiamo lavorato sulle forme prima di lanciare le nostre stampanti 3D per preparare i master per la realizzazione degli stampi – spiega l’uomo – . Charles voleva alcune parti in carbonio e cerchi in carbonio. Avendo sempre lavorato con la britannica Dymag, abbiamo chiesto loro di produrre i cerchi. Sono a cinque razze, e pesano meno di tre kg l’uno. Tutte le altre parti, invece, sono state realizzate internamente all’azienda”. Per diminuire il peso del mezzo, che ora si aggira intorno ai 130 kg rispetto agli appena 157 kg della versione base, , la Bad Winners ha modificato anche il telaietto posteriore che è più snello e incorpora, come parafango, una lastra di acciaio da 1,5 mm tagliata al laser.
Personalizzata anche la sella in pelle oltre al fanalino di coda in plexiglass rosso traslucido che integra quattro Led e un piccolo modulo che nasconde anche una batteria a otto celle. L’italiana Sc-Project ha invece fornito un silenziatore che deriva dall’esperienza maturata in MotoGP. Il lavoro più complesso, ha però riguardato il cockpit. “Chi non ha mai sognato di poter modificare le mappature senza dover cambiare il cablaggio della moto?” chiede Walid al suo intervistatore. Bad Winners ha così sviluppato una scheda madre separata che comunica con la centralina della moto, senza alcuna modifica al cablaggio originale.
Una volta pronta, Leclerc è passato a prendere la sua nuova Vitpilen 701. Non certo il primo pilota di Formula 1 a dimostrare una forte passione per le due ruote. La storia è ricca di esempi, come quelli di Ayrton Senna, Michael Schumacher, Jenson Button, Mark Webber e ultimo, in ordine di tempo, è quello di Lewis Hamilton, fresco dello scambio di mezzi con Valentino Rossi che, a sua volta, ha sempre fatto notare un certo interesse la Formula 1 e l’automobilismo in generale.