Casey Stoner e il gioco sporco con Valentino Rossi: “Godevo nel vederlo soffrire”
Tra i rivali di Valentino Rossi nel corso della sua lunga ed eccezionale carriera c'è stato anche Casey Stoner. Il pilota australiano si è laureato due volte campione del mondo della MotoGP nel 2007 con la Ducati e nel 2011 con la Honda, battagliando in pista proprio con il Dottore reduce dall'ultima gara nella categoria regina e pronto per una nuova avventura, e al passaggio sempre più probabile dalle due alle 4 ruote.
Il classe 1985 in occasione di un'intervista nel documentario "RiVale" andato in scena su DAZN in cui sono state ripercorse le tappe delle rivalità più accese di Valentino Rossi, è tornato a parlare del passato condiviso in pista. Impossibile non riconoscere la grandezza del campione di Tavullia, con l'orgoglio di aver lottato con lui quando era al top: "Sono stato uno dei più grandi rivali quando era all’apice della sua carriera. Abbiamo fatto delle gare davvero incredibili. Era di un’altra categoria. Ma poi io, Lorenzo e Pedrosa siamo arrivati in MotoGp e lui non era affatto superiore a noi".
Dopo i complimenti, quasi scontati, però Casey Stoner non è andato giù per il sottile, spiegando innanzitutto come sia cambiato negli anni il rapporto con Rossi: "È stato gentile fino a quando non sono diventato un rivale. Ha sempre cercato di giocare con la mente, e quando questo non funziona ti crei solo un nemico in più. Lui ha fatto sì che io fossi visto come un suo nemico, e da quel momento non ho più voluto essere un suo “amico”. Non avevo intenzione nemmeno di giocare pulito".
Impossibile dimenticare per Stoner quanto accaduto in occasione del Gran Premio di Jerez, quando fu costretto al ritiro con la sua nuova Honda, a causa di una caduta provocata proprio da Valentino Rossi che aveva ereditato dal canto suo la Ducati: "Essere buttato fuori all’inizio dell’anno è stato un problema, soprattutto da Valentino che all’epoca ha avuto molto da ridire sulla mia ducati. Anche perché prima della fine del 2010 ha fatto molti commenti negativi sulla mia vecchia moto. Questo ha ferito me, ma anche il mio team, perché abbiamo fatto il possibile per far bene".
Ecco allora che il rapporto in pista, già difficile si è incrinato: "Quando ero passato alla Honda la moto era sensazionale da guidare, soprattutto se paragonata alla Ducati. Non mentirò, godevo nel vedere Valentino soffrire a inizio 2011 con la Ducati. Aveva detto troppe cose su di lui e su come sarebbe stato in grado di cambiare la Ducati in meglio, quando in realtà stava solo peggiorando la moto. Quindi tornando all’episodio di Jerez quando mi ha visto è come se gli si fosse offuscata la mente. Ha visto l’opportunità di superarmi e probabilmente non si aspettava che frenassi così presto in quella curva, così ha commesso un errore che mi ha fatto cadere. La prima cosa che ho pensato è stata che volesse causarmi un problema, ma alla fine è stato solo un errore da parte sua".