Carlos Sainz torna re della Dakar all’età di 57 anni

La carta d’identità recita 57 anni ma per lui il tempo sembra non passare mai. Carlos Sainz, il campionissimo madrileno iridato del WRC nel 1990 e nel 1992, torna re della Dakar assicurandosi la vittoria dell’edizione 2020. Terzo trionfo per lui nel Rally Raid dopo quelli del 2010 e 2018 in Sud America, assicurato con il 5° posto nella dodicesima e ultima tappa saudita, la Haradh-Qiddiya, grazie al buon margine costruito nella generale nei confronti dei diretti rivali Nasser Al-Attiyah (Toyota) e Stephan Peterhansel (Orlen), ritoccando così il suo record di vincitore più vecchio della Dakar. Alla sua destra, a bordo della Mini John Cooper Works Buggy del team X-raid Mini JCW Team, il navigatore Lucas Cruz, che porta anche lui a quota tre i suoi successi alla Dakar.
Carlos Sainz torna re, Alonso miglior rookie
La terza vittoria alla Dakar colloca Sainz tra i più grandi di questa disciplina nelle auto – Stephan Peterhansel (sette successi), Ari Vatanen (quattro), René Metge (tre), Pierre Lartigue (tre) e Nasser Al-Attiyah (tre). Il madrileno è riuscito a conquistare il trionfo con tre marchi diversi (Volkswagen, Peugeot e Mini) ed è il terzo pilota ad aver vinto il maggior numero di tappe da quando, 13 anni fa, ha esordito alla Dakar dopo Peterhansel (80) e Vatan (50). Sul podio di questa prima edizione in Arabia Saudita della Dakar salgono Al-Attiyah e Peterhansel. Ha ben figurato anche Fernando Alonso (Toyota) che, nonostante i due incidenti che lo hanno costretto fuori dalla top ten della generale (13° posto assoluto per lui e il suo navigatore Marc Coma), alza al cielo il trofeo di miglior esordiente di questo Rally Raid.