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Carlos Sainz realizza il suo sogno: “La Ferrari è speciale, la desideravo da bambino”

Alla vigilia del primo weekend da pilota della Ferrari Carlos Sainz ha mostrato tutta la sua felicità per l’esordio con la Rossa di Maranello. Sainz parte a fari spenti e spera di avere già un buon feeling con la sua Ferrari numero 55: “Questo giorno lo sognavo da bambino, ora voglio raggiungere il top il prima possibile”.
A cura di Alessio Morra
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Il grande momento è arrivato. Carlos Sainz sta per vivere il suo primo weekend da pilota della Ferrari, esordirà in Bahrain, dove per la terza volta si corre la prima gara della stagione. La seconda, e al momento, ultima gara d'esordio è datata 2010, vinse uno spagnolo che esordiva sulla Ferrari, Fernando Alonso. La cabala non ha un valore ufficiale, ma chi sa che Sainz e il team di Maranello non pensino anche a questo. In punta di piedi il figlio d'arte si appresta a guidare una vettura che sulla carta è molto migliorata rispetto a quella della passata stagione, e lui è pronto: "Avrei voluto fare di più ovviamente per i giorni avuti è stato un buon lavoro per essere il più preparati possibile. Ho fatto tanto simulatore e tre giorni in Bahrain pista. Mi sento pronto per provarci".

Vediamo quando sarò pronto

Sarà un grande esordio, Sainz è solo il terzo spagnolo che guiderà la Ferrari in Formula 1 (dopo De Portago e Alonso). Nella conferenza stampa della vigilia ha detto che aver cambiato spesso team (ha guidato per Toro Rosso, Renault e McLaren) gli tornerà utile e a differenza di Perez che si è preso un discreto margine per ambientarsi pensa di essere già al top: "Credo che mi possa aiutare aver girato più team, ma posso dire che non c’è una regola precisa. Dipende dalla vettura, dalle sensazioni e dalle prime gare, sono sicuro che se si ha un buon feeling ci si può esprimere subito a buon livello, per alcuni ci vogliono una o due gare, vediamo quando sarò pronto per spingermi al limite della vettura".

La Ferrari rappresenta il sogno della mia vita

La Ferrari anche se non vince da qualche anno è diversa da tutte le altre scuderie, questo è evidente a Sainz, che lo ha capito subito incontrando, anche in un periodo avaro di socialità, i tifosi della Rossa di Maranello. Di sicuro lo spagnolo si sta godendo il momento che sognava sin da bambino e cioè quello di guidare per la Ferrari:

Quanto è diversa la Ferrari? Lo è. È un luogo speciale, fin da gennaio andando in fabbrica, a Fiorano, quando incontri i tifosi da ferrarista è qualcosa di unico. Mi è capitato a 26 anni e voglio godermi la Ferrari come pilota. Certo so che ogni gara in Ferrari va vissuta al massimo, ma la sognavo da bambino, voglio lavorare sodo e raggiungere il top il prima possibile.

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