Capirossi ora racconta tutto: “Rossi e Biaggi si presero a pugni sulla scaletta che portava al podio”

Circuito del Montmeló, 17 giugno 2001: si corre il Gran Premio di Catalogna di MotoGP, sesta gara del Mondiale. Vince Valentino Rossi su Honda (che quell'anno avrebbe poi vinto il suo primo Mondiale nella classe regina, allora era la 500, alla sua ultima edizione), davanti a Max Biaggi su Yamaha e Loris Capirossi su un'altra Honda clienti. Un podio tutto italiano che tuttavia fu sporcato da quello che accadde dopo la fine della corsa, al culmine della rivalità tra l'allora 30enne Biaggi e il più giovane, rampante e sfrontato Rossi, che di anni ne aveva 22. Oggi, a distanza di un quarto di secolo, è Capirossi a raccontare che addirittura volarono pugni tra i due.
Cosa successe tra Rossi e Biaggi al GP di Catalogna del 2001
Rossi e Biaggi non partirono bene in quel GP e scivolarono dietro, fu proprio Capirossi a guidare lungamente la corsa, prima della rimonta degli altri due, che lo passarono rispettivamente al 13° e al 20° giro. Fu quella la quarta vittoria nelle prime sei gare stagionali per Valentino, che allungò in vetta alla classifica su Max e che poi a fine anno avrebbe festeggiato il primo dei suoi sette titoli nella classe regina del motomondiale, con 11 vittorie messe in carniere.

Quel giorno la rivalità feroce tra il Dottore e il Corsaro esplose in maniera violenta, dagli sfottò del passato si passò ai fatti. All'epoca si parlò di spintoni, ma la realtà fu ben più pesante, come svela adesso Capirossi alla ‘Gazzetta dello Sport': "Io ero sempre in mezzo, cercavo di restare neutrale. Ero l’anima ‘buona' fra i due rivali che si scannavano. Ricordo benissimo al Montmeló quando si sono presi a pugni sulla scaletta che portava al podio. Credo di aver vissuto con piacere quella epoca, mentre loro un po' peggio…".
Il tutto accadde perché Biaggi urtò involontariamente l'allora manager di Rossi, Gibo Badioli, che rispose con uno spintone al romano. Poi arrivò Valentino e i due se le diedero, come avrebbe dimostrato anche il piccolo taglio sanguinante sotto l'occhio con cui Max si presentò ai giornalisti dopo la premiazione. "Sono stato punto da una zanzara…", rispose all'epoca, non convincendo nessuno.

La versione di Max Biaggi: "Non era consentito dalle regole"
Qualche anno dopo Biaggi avrebbe poi raccontato la prima parte della vicenda, spiegando che era rimasto sorpreso di vedere nel parco chiuso dopo la conclusione del GP del Montmeló quattro persone invece delle due autorizzate: "Normalmente erano ammessi solo il pilota e due meccanici. Ma Rossi aveva con sé nel parco chiuso anche il suo manager Gibo Badioli e Carlo Fiorani della Honda. Questo non era consentito dalle regole. Nessuno degli addetti disse nulla contro questa cosa. Mentre salivamo la stretta scala a chiocciola fino al palco della premiazione, Badioli indossava il casco di Rossi, la visiera era aperta e il bordo mi ha tagliato la faccia. Per questo ho detto con rabbia a Badioli: ‘Tu non dovresti nemmeno essere qui!. Perché quattro di voi devono andare alla cerimonia di premiazione? Anche nel parco chiuso eravate già due persone di troppo‘".
Poi sarebbe arrivato Rossi e la situazione sarebbe esplosa: la parte mancante della storia, ovvero la scazzottata, ce la mette ora Capirex. Tanto è tutto prescritto e consegnato alla leggenda delle moto…