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Caos in F1 sul caso Red Bull, la FIA risponde alle accuse di Mercedes e Ferrari: “Sono speculazioni”

Il presunto sforamento del budget cap da parte della Red Bull nel corso del Mondiale 2021 ha sfatto esplodere il caos nel paddock della Formula 1: Mercedes e Ferrari rivolgono pesanti accuse alla scuderia austriaca e chiedono severità alla FIA, la Federazione Internazionale risponde con una secca nota ufficiale.
A cura di Michele Mazzeo
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Mentre a Singapore si disputavano le prime sessioni di prove libere del Gran Premio che potrebbe già assegnare matematicamente il titolo del Mondiale di Formula 1 2022 a Max Vestappen, l'argomento principale nel paddock non è stato di certo l'azione in pista ma la clamorosa indiscrezione che vedrebbe la Red Bull e l'Aston Martin ree di aver sforato il limite del budget cap nel corso della passata stagione rispettivamente di 9 milioni e 4 milioni di dollari che potrebbe quindi portare a delle pesanti sanzioni per i due team. Alla luce del fatto che ad essere coinvolta sarebbe la scuderia che lo scorso anno ha portato a casa il titolo piloti (sempre con il fresco 25enne olandese) al termine di un campionato colmo di polemiche e tensione nonché dall'epilogo controverso con gli ormai arcinoti fatti di Abu Dhabi inevitabilmente nel paddock del circuito di Marina Bay è scoppiato il caos.

Da un lato le smentite da parte della squadra austriaca con il superconsulente Helmut Marko e il team principal Christian Horner che, pur ammettendo che il regolamento finanziario della Formula 1 si presta a delle interpretazioni, hanno rispedito al mittente le accuse sbandierando la certezza di aver rispettato il budget cap nel 2021:  "Non sono a conoscenza di violazioni. I conti sono stati tutti presentati a marzo. Si sta seguendo un processo e penso che a metà della prossima settimana si saprà chi riceverà il certificato di conformità. Penso che la nostra documentazione certificasse che eravamo al di sotto del limite. Ma spetta alla FIA, ovviamente, chiude l'iter, cosa che stanno facendo" ha difatti risposto il capo del team di Milton Keynes.

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Dall'altro lato sono però arrivate pesanti stoccate da parte della Mercedes (con cui la Red Bull ha duellato per il titolo nello scorso Mondiale) e della Ferrari (con cui invece ha battagliato nel campionato ancora in corso). Il team principal della compagine tedesca Toto Wolff ha infatti attaccato apertamente i rivali che lo scorso anno hanno battuto Lewis Hamilton all'ultimo giro dell'ultimo GP in seguito ad una controversa decisione dell'allora direttore di gara FIA Michael Masi che evidentemente non ha ancora digerito:

"Si parla di milioni di dollari, questo fa la differenza tra vincere e perdere. Noi abbiamo fiducia nella leadership e nella trasparenza della FIA, perché quello dei costi è uno dei fattori più importanti del regolamento di questa nuova Formula 1. Siamo preoccupati, il regolamento era molto chiaro. E non riguarda solo la stagione 2021, ma anche quella in corso e la 2023, visto che la macchina per la prossima stagione è già pronta – ha infatti detto a riguardo il numero uno della Mercedes –

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La FIA ha un gruppo di addetti alla contabilità molto competenti, quindi pur se ci dovessero essere delle aree grigie sono piccole. Ma se sappiamo di poter spendere 5 milioni in più senza subire una grossa penalità allora lo facciamo. Vogliamo vedere la leadership della FIA in azione e capire le conseguenze – ha quindi proseguito il manager austriaco appellandosi pubblicamente alla Federazione Internazionale –. È importante per tutto il campionato, le regole finanziarie devono essere uguali per tutti così come le altre.

È divertente che Horner dica che i conti erano in ordine perché sono indagati da mesi. Forse non parla con il suo chief financial officer. Le voci – ha poi aggiunto in un secondo momento Toto Wolff – circolavano da un po' sul fatto che fossero finiti fuori dai limiti di budget. Nel paddock era un segreto di Pulcinella".

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A fare eco al boss della Mercedes sono arrivate poi le sferzanti dichiarazioni di Laurent Mekies, direttore sportivo della Ferrari, con cui chiedeva alla FIA severità nelle sanzioni nei confronti della Red Bull: "Non è più un segreto che alcuni team siano stati sopra i limiti imposti dalla Federazione: una in modo molto pesante (la Red Bull, ndr), una in modo forse meno significativo (l’Aston Martin, ndr). È qualcosa di molto grave per la quale ci aspettiamo una gestione e una presa di posizione esemplare da parte della FIA – ha infatti detto il francese del Cavallino –. Ci fidiamo della FIA, hanno preso posizioni molto forti nelle ultime settimane e quindi ci aspettiamo che su un problema di tale gravità – ha quindi concluso il ds della scuderia di Maranello – ci siano massima trasparenza e severità per assicurarsi che tutti corrano nelle stesse condizioni. Queste differenze di spesa sono gigantesche".

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Dopo queste pesanti esternazioni da parte degli uomini di Mercedes e Ferrari la FIA, che in un primo momento si era limitata a comunicare che "sta terminando la valutazione dei dati finanziari 2021 presentati da tutti i team di Formula 1" e che "le presunte violazioni del Regolamento Finanziario, se presenti, saranno trattate secondo il processo stabilito dal regolamento", ha emesso una dura nota che ha tutta l'aria di una secca risposta alle due principali rivali della Red Bull. "La FIA ha rilevato speculazioni e congetture significative e infondate in relazione a questa questione (il presunto sforamento del budgte cap 2021 da parte di Red Bull e Aston Martin, ndr) e ribadisce che la valutazione è in corso e che il giusto processo sarà seguito senza prendere in considerazione alcuna discussione esterna" recita di fatti il comunicato ufficiale della Federazione Internazionale dal titolo "Nota FIA sul regolamento finanziario".

Per capire se davvero (ed eventualmente in che misura) Red Bull e Aston Martin hanno sforato il budget cap nel corso dello scorso Mondiale di Formula 1 2021 non resta dunque che attendere il prossimo 5 ottobre, ossia la nuova data (in precedenza era il 30 settembre) in cui arriverà la comunicazione ufficiale riguardo l'esito dell'analisi sui conti dello scorso anno delle singole scuderie fatte dal Cost Cap Administration (CCA), ossia l'organo FIA deputato al controllo del rispetto del budget cap. Difficile però che nell'attesa il caos scoppiato nel paddock riguardo alla questione così delicata si plachi.

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