Bufera su Checo Perez, il pilota Red Bull attaccato duramente: “Hai fatto piangere mio figlio”
Sergio Perez è partito bene nell'attuale campionato di Formula 1, al pari di tutta la Red Bull: dopo appena tre GP la scuderia austriaca minaccia di ammazzare il Mondiale, sia piloti che costruttori, in virtù di una superiorità imbarazzante. Se il campione del mondo in carica Max Verstappen domina la classifica con due vittorie e un secondo posto, dietro di lui c'è il 33enne messicano, che in Arabia Saudita si è tolto la soddisfazione di trionfare davanti al compagno di squadra, cullando per un attimo il sogno di poter dire la sua per il titolo.
Un'illusione destinata a restare tale, visto che il cannibale olandese non ha la minima intenzione di lasciare altro che le briciole a tutti gli altri, sia che si tratti di piloti di altri team che della concorrenza interna. Le stesse briciole che Checo ha lasciato sul tavolo di un ristorante dove aveva appena mangiato e che gli sono state rinfacciate in un aspro post su Twitter da un noto giornalista di ESPN, che lo ha attaccato duramente sul piano personale per non aver voluto fare una foto con suo figlio.
"Grazie a Checo Perez per aver ignorato e voltato le spalle a mio figlio mentre lasciava il ristorante – ha scritto Miguel Gonzalez – Incredulo, mi sono avvicinato a te per chiederti se potevi fare una foto con lui e tu hai detto di no dicendo che eri venuto con la tua famiglia. Questa volta le lacrime che hai provocato non erano di emozione. Il bambino ha aspettato che finiste e ve ne andaste per non essere irrispettoso, è una pena che ti dia fastidio quando un bambino ti chiede una foto, anche se hai tutto il diritto di rifiutarla. A proposito, la spazzatura sul tavolo si raccoglie. Anche l'educazione si insegna e si apprende in famiglia".
Parole davvero pesanti, che – visto il profilo da cui provenivano – hanno sollevato una bufera su Perez, con tantissimi commenti sotto il post del giornalista, divisi tra chi ha dato ragione al pilota messicano e chi invece ha ritenuto altezzoso il suo comportamento. "Giocare la carta dei sentimenti di un bambino è molto basso, ognuno ha diritto alla privacy e a non essere disturbato", ha scritto uno dei primi, stesso concetto espresso da un altro: "Parli di educazione quando sei tu quello che dovrebbe imparare a rispettare lo spazio altrui, che voglia fare o meno una foto è una sua decisione. Peccato che tu abbia messo tuo figlio in una situazione di vittima quando è chiaro che qua l'offeso sei tu". Quanto all'ultima parte del messaggio, i difensori del pilota la giudicano del tutto strumentale e ipocrita: "Se è un ristorante dove c'è il servizio al tavolo, perché dovrebbe raccogliere la spazzatura dal tavolo?".
I detrattori di Perez invece non hanno perso occasione per dargli addosso: "Amico, sei seriamente sorpreso, io non lo sono, dì al tuo piccolo che ci sono persone con più valori, la fama fa girare la testa". Qualcuno ne ha approfittato per tirare fuori dal cassetto vecchi episodi che dimostrerebbero la cattiva pasta umana del pilota della Red Bull: "Checo non è affatto una brava persona, un buon pilota sì, ma come persona è patetico, l'ho incontrato in un golf club circa 13 anni fa e fin da allora pensava di essere un divo (la sua famiglia era peggio)". S potesse tornare indietro, forse il buon Perez quella foto la farebbe, almeno per evitare una Pasqua così velenosa…