Bomba alla Dakar 2022, aperta inchiesta in Francia: “Tentato omicidio a scopo terroristico”
I dubbi che la bomba esplosa a Jeddah sotto un veicolo di una squadra francese che avrebbe dovuto partecipare alla Dakar 2022 avesse una matrice terroristica hanno pervaso anche la giustizia transalpina. La procura antiterrorismo francese ha infatti aperto un'inchiesta preliminare per "tentato omicidio a scopo terroristico" sull'esplosione avvenuta lo scorso 30 dicembre in Arabia Saudita e nel quale è rimasto ferito in modo grave il pilota d'Oltralpe Philippe Boutron mentre gli altri cinque francesi a bordo del veicolo sono rimasti miracolosamente illesi.
Uno di loro, il copilota Mayeul Barbet, ha assicurato che "non è stato un incidente ma un attentato dinamitardo nonostante l'insistenza delle autorità saudite che sostengono la tesi dell'incidente e dell'esplosione del motore". Mentre l'organizzazione ha deciso di innalzare il livello di sicurezza intorno alla manifestazione motoristica aumentando il presidio militare in quelli che potrebbero essere obiettivi sensibili in caso di attacco terroristico.
Da qui il ministero degli Esteri francese ha esortato i propri connazionali che si trovano in Arabia Saudita alla "massima allerta" e ha lasciato intendere che per quanto riguarda la bomba sulla vettura del team transalpino a Jeddah non si potesse escludere l'ipotesi di un atto doloso, oltre a ricordare che "la minaccia terroristica persiste in Arabia Saudita". Adesso la Francia vuole vederci ancora più chiaro sull'esplosione che ha costretto Boutron ad essere operato d'urgenza per le gravi ferite riportate ad una gamba prima di essere rimpatriato e, per questo motivo, ha affidato le indagini alla Direzione generale della sicurezza interna (DGSI), ovvero ai servizi segreti francesi.