Bezzecchi e Vietti a Fanpage: “Cosa ci ha chiesto Valentino Rossi per la Moto2 2021”
Nel prossimo week end in Qatar prenderà il via il Motomondiale 2021. Oltre alla MotoGP, comincerà la nuova stagione anche per Moto2 e Moto3. Per quanto riguardo la classe di mezzo c'è grande attesa per capire quanto i tanti piloti italiani presenti in griglia possano essere protagonisti, come avvenuto nella passata stagione quando i due azzurri Enea Bastianini e Luca Marini, quest'anno in MotoGP, hanno lottato fino all'ultimo GP per il titolo iridato. Tra le squadre più attese alla vigilia di questo Mondiale 2021 della Moto2 c'è certamente lo Sky Racing Team VR46, la compagine di Valentino Rossi, che si affaccia alla nuova stagione con una coppia di piloti nuova di zecca con il "veterano" Marco Bezzecchi che sarà affiancato dal rookie Celestino Vietti, promosso nella classe cadetta dopo l'ottima stagione in Moto3.
Alla vigilia dell'esordio stagionale che avverrà a Losail questo fine settimana abbiamo intervistato in esclusiva per Fanpage.it i due alfieri dello Sky Racing Team VR46, il 22enne riminese Marco Bezzecchi e il 19enne piemontese Celestino Vietti. Con i due piloti abbiamo analizzato la parte finale della scorsa stagione nella quale entrambi sono stati in lotta per il titolo fino alle ultime gare (Bezzecchi in Moto2, Vietti in Moto3) per poi passare agli obiettivi e alle sensazioni in vista di questa stagione. Il sempre sorridente "Bez", pur mantenendo un profilo basso, ha lasciato intendere che punterà al titolo iridato ("Vincere il titolo Mondiale sarebbe il mio sogno e quello della mia squadra"), mentre l'entusiasta "Cele" lotterà per conquistare il titolo di "Rookie of the Year".
Questa intervista è stata anche l'occasione per conoscere, dalla viva voce dei diretti interessati, com'è Valentino Rossi come "boss" e cosa si prova ad avere come "capo" quello che fin da bambino è stato il proprio idolo. E a tal proposito entrambi concordano sul fatto che il Dottore sia un "capo molto figo".
Rimpianti per come andata la stagione 2020?
Bezzecchi: "No. Moltissime soddisfazioni perché venivo da una stagione difficile e riuscire a fare tanti bei risultati mi ha sollevato tantissimo il morale. Ovviamente c'è stato qualche errorino che si poteva evitare però questo fa parte del percorso di crescita di un pilota. L'importante è imparare dagli errori e non rifarli più. Rimpianti molto pochi, anzi quasi nessuno, perché sono stato molto contento di com'è andata la stagione".
Vietti: "Potessi tornare indietro mi darei la zappa sui piedi da solo perché ho fatto degli errori che non dovevo permettermi. Forse un po' di foga, ma non ho gestito bene la situazione. Sono contento di essermene reso conto, però purtroppo gli errori li ho fatti: in Gara-1 a Valencia ho commesso un errore per la troppa foga di superare Fernandez, in Gara-2 invece abbiamo azzardato con la gomma dura dietro e non è andata bene. Mi dispiace tanto per come è andata, anche riparlarne ancora oggi mi dispiace perché non capita sempre di potersi giocare un campionato del mondo. Però comunque sono contento della stagione in generale: sia per il grandissimo lavoro che abbiamo fatto con la squadra sia per quanto sono cresciuto. Dunque sono orgoglioso di quello che ho fatto nel 2020".
Obiettivi per il Mondiale di Moto2 2021?
B.: "Sicuramente vincere il titolo Mondiale sarebbe il mio sogno e quello della mia squadra quindi se riuscissimo sarebbe molto bello, però all'inizio dovremo guardare gara per gara senza fasciarci la testa più di tanto".
V.: "Certamente è un anno in cui dovrò imparare molto: devo cercare di fare esperienza, di carpire più segreti possibili dal mio compagno di squadra ‘Bez' che ha già dimostrato di essere un pilota molto forte e quindi posso imparare molto da lui. Se proprio devo fissare un obiettivo per questo mio primo anno in Moto2 è quello di lottare per il titolo di "Rookie of the Year", ma l'obiettivo principale resta quello di fare esperienza per gettare le basi per il 2022″.
Cosa ti ha chiesto il ‘capo’ Valentino Rossi per questo 2021?
B.: "Semplicemente lui ci supporta sempre moltissimo e ci tifa. Ci ha detto che è contento, che la moto nuova gli piace, che noi gli piaciamo, che siamo una bella squadra e che dobbiamo cercare di fare il massimo".
V.: "Per fortuna non mi ha messo nessuna pressione. Mi ha subito chiesto le mie sensazioni e gli ho subito detto che mi ero divertito tanto e che la moto era bellissima da guidare. Lui è così, è molto semplice: non ti dice ‘devi fare così' o ‘devi cercare di fare questo'. Anzi, ti lascia molto sereno, ed è una cosa che a me piace molto".
Com’è avere Valentino Rossi come “capo”?
B.: "Innanzitutto è un grande onore perché è il mio idolo fin da quando ero piccolo e riuscire a correre per la sua squadra è un grandissimo traguardo e una grandissima opportunità. Poi Vale è molto ‘figo' con noi: alla fine lui è un ragazzino come noi, ci usciamo insieme la sera e ci si può parlare un po' di tutto, non soltanto di moto. Ci dà sempre tanti consigli, ci sta sempre vicino anche nei momenti più difficili quindi è un capo molto ‘figo' che ci tiene moltissimo e poi si chiama Valentino Rossi (ride, ndr)".
V.: "Vale per me è sempre stato un idolo, fin da quando ero piccolo. Ho sempre guardato le sue gare e l'ho sempre visto come una leggenda. Negli ultimi anni, grazie al fatto che sono entrato nella VR46 Academy e sono andato a vivere a Tavullia, è diventato un amico, un fratello maggiore. Quando hai bisogno di un consiglio sia per le moto che per la vita di tutti i giorni lui c'è sempre. Sono contento e non avrei mai pensato che un giorno avessi potuto avere un rapporto così con lui".
Prime impressioni dopo i test?
B.: "A Valencia eravamo troppo pochi. Era più che altro un test sicuramente importante ma poco probante dato che mancavano tanti piloti. Sono stato il più veloce e sono stato molto contento perché ho lavorato bene e sono stato subito competitivo però ancora è troppo presto per capire. Bisogna sempre aspettare la prima gara in Qatar, è inutile guardare i test, i test vogliono dire poco: a volte anche Valentino Rossi magari nei test si nascondeva sempre un po' e sembrava che non fosse a posto, poi però arrivava la prima gara e bastonava tutti. Quindi i test sono importanti ma fino ad un certo punto".
V.: "Prima impressione bellissima. La Moto2 da guidare è molto molto divertente perché più cavalli ci sono su una moto e più ti diverti. È una moto molto particolare: ha una guida molto diversa rispetto alla Moto3 soprattutto in frenata e in accelerazione perché la moto pesa di più e poi il posteriore è diverso. La devo ancora un po' capire, però è bello. La squadra mi sta aiutando tanto e quindi penso che piano piano posso arrivare ad un buon livello".
Programmi per il futuro?
B.: "Ancora non abbiamo cominciato nemmeno la stagione 2021 quindi è un po' presto per pensare al futuro. Certo, da parte mia il pensiero c'è: l'obiettivo di tutti noi piloti è arrivare in MotoGP. Però è ancora troppo presto: adesso bisogna stare sul pezzo per cominciare bene questo nuovo anno".
V.: "Il mio sogno e il mio obiettivo è quello un giorno di riuscire ad arrivare in MotoGP. Spero di riuscire a realizzare questo mio sogno, però tutto dipende da come andranno questi 2-3 anni in Moto2. Sarà quindi fondamentale cercare di imparare in fretta per arrivare il prima possibile nella categoria regina".