Bearman sfotte gli avversari a ogni sorpasso, poi se ne pente: “Mi sento male”. Perché diceva “Ciao”
A Melbourne la Haas era totalmente affondata. Pareva la vettura peggiore della griglia. Il cielo è totalmente cambiato a Shanghai dove sono andati a punti entrambi i piloti: Ocon quinto, Bearman ottavo. La squalifica delle Ferrari li ha promossi in classifica, ma i due la top ten l'avevano già centrata. Per il francese la soddisfazione è stata straordinaria e si è ampliata considerando anche le difficoltà dell'Alpine. Il giovane inglese ha compiuto una rimonta splendida condita da una serie di team radio che hanno spopolato. Perché dopo alcuni sorpassi Bearman ha detto "Ciao". Quella parola è sembrata una sfottò e di quelle espressioni il pilota cresciuto nella Ferrari Acadaemy poi se n'è pentito.
Bearman dopo i sorpassi dice ‘Ciao'
Ocon è stato perfetto. Si è messo alle spalle pure Kimi Antonelli chiudendo al settimo posto al traguardo. Bearman ha dovuto faticare di più per chiudere decimo. Una strategia perfetta lo ha aiutato, con le gomme nuove è andato all'attacco ed ha guadagnato posizioni su posizioni. Dopo due sorpassi, uno a Lawson e uno a Doohan, Bearman in radio ha detto: "Ciao". Ovviamente i team radio sono stati mandati in onda e sono diventati virali, non solo in Italia per la parola in italiano.
"Mi sento male per aver detto ciao"
Nel post gara, parlando con il canale ufficiale della F1, Laura Winter e Jolyon Palmer lo hanno accolto con un "Ciao'. Bearman si mostra pentito di quella parola: "Adesso mi sento molto male per aver detto ciao". Quando è arrivato Ocon, ha dovuto spiegare al compagno di squadra cosa era successo: "Ho superato una Red Bull e una Alpine in curva 14 e in entrambi i casi dopo averlo fatto gli ho detto ‘ciao'". Ocon se l'è risa di gusto, vedendo anche l'imbarazzo di Bearman.
Perché Bearman ha detto ‘Ciao'
Facile capire da dove derivi il ‘Ciao' di Ollie Bearman, che è un pilota della Ferrari dal 2022, quando venne scelto per la Driver Academy. Ha corso un Gp di Formula 1 con la Rossa di Maranello e da un paio d'anni vive a Modena. Insomma, l'Italia è nella sua vita e anche nel suo linguaggio, come sanno bene anche i piloti di Red Bull e Alpine, che chissà se si vendicheranno di quella parolina più avanti.
