Bearman era stato bocciato all’esame della patente: errore al semaforo per il 18enne pilota di F1
Oliver Bearman lo scorso weekend ha fatto il suo esordio in Formula 1. Un weekend da favola per il pilota inglese che a 18 anni ha sostituito Sainz e ha guidato per la Ferrari. In Australia difficilmente sarà ancora nell'abitacolo della vettura numero 38, ma intanto la sua piccola grande storia l'ha scritta e l'ha fatta con i fiocchi. Settimo in Arabia Saudita, davanti pure a Norris e Hamilton. Il futuro è tutto suo. In Inghilterra di aneddoti sul suo conto ne stanno uscendo in serie, e si è scoperto che il precoce pilota di Formula 1 è stato bocciato quando ha fatto l'esame di guida per la patente. Strano, ma vero.
In Arabia Saudita c'era andato per correre in Formula 2 con la Prema, al giovedì fa la pole position ma al venerdì Sainz dà forfait – l'appendicite lo mette fuori causa. Bearman corre con la Ferrari, undicesimo nelle Qualifiche, settimo addirittura in gara. Una gestione perfetta. Fa una fatica enorme, accusa gravi problemi al collo, ma non molla di un millimetro e ottiene sei punti, i primi della sua carriera in Formula 1.
Hamilton, nono, a fine gara si complimenta con lui, come faranno poi anche Norris e Russell. La Ferrari lo esalta. Applausi pure da Leclerc e Sainz. Bene, bravo, ma niente bis. Perché Sainz scalpita e a Melbourne cercherà di essere al suo posto.
Poco male, nel caso, per Bearman che continuerà a correre in Formula 2, sarà sempre il terzo pilota della Ferrari, e vede già un posto per il futuro. La Ollie mania velocemente è nata, questi ragazzino che è sbucato dal nulla e si è ben comportato ha raggranellato fan su fan, ma la popolarità porta anche a far scoprire gli altarini. Così i tabloid dopo aver puntato le luci sulla sua fidanzata, hanno scandagliato la sua vita, hanno parlato del rapporto con il padre, e hanno scoperto che è stato bocciato all'esame della patente di guida, ha commesso un errore piuttosto grave.
David Currey ha raccontato la storia. 52 anni, istruttore di guida dell'Essex, ha detto che Bearman lo ha scovato su Instagram e lì si sono conosciuti. Due chiacchiere e poi la prima lezione di guida, e parlando di quella Currey ha svelato la bocciatura: "Abbiamo fatto la lezione con la sua BMW. Mi sentivo totalmente al sicuro anche se non avevo i comandi al mio pedale. Mi disse che aveva già fallito il test per un problema al semaforo. Non so cosa avesse fatto. Forse non si è fermato. Oppure potrebbe essere stato il modo in cui era posizionato davanti le luci. Quando sbagliava diceva un po': ‘Che diavolo'. Era così educato e voleva solo imparare a passare. Ha fatto molte domande e sembrava avere i piedi per terra, un ragazzo eccezionale".
Dopo le dritte di Currey, Bearman è riuscito a passare l'esame ed ha preso la patente. E quando ci è riuscito non ha dimenticato il suo maestro: "Oliver mi ha inviato una sua foto e il suo certificato di superamento. Ho solo due o tre studenti all’anno che passano senza errori. Suo padre e la sua famiglia meritano tutto il rispetto. La sua prova su strada è stata solo una piccola parte, ma sono orgoglioso di averlo aiutato a superarla".