Battaglia delle benzine in F1? Come i nuovi carburanti potrebbero stravolgere i valori in pista
A partire dal 2021 in F1 è stato inserito il budget cap, nel tentativo di equilibrare le prestazioni delle scuderie e rendere più avvincente la Formula 1. Ma c'è un aspetto, in vista del cambio di regolamento previsto per il 2026, sul quale potrebbero esserci investimenti enormi dei quali alcune squadre potrebbero usufruire, aggirando di fatto questa regola. Situazione che potrebbe stravolgere i valori in pista nelle prossime stagioni.
La guerra delle benzine in F1
L'e-fuel, il carburante ecologico, sarà uno dei perni del nuovo regolamento di F1 a partire dal 2026. Sarà importante per i team avere quindi a disposizione il carburante più performante possibile. Ma gli investimenti che faranno i diversi fornitori di carburante in questo ambito, non rientreranno tra i costi del budget cap. Con tutti i team principali che fanno riferimento a diverse case petrolifere, questo sarà un aspetto che potrà creare grosse differenze.
Le auto motorizzate Mercedes sono spinte dal carburante prodotto da Petronas, mentre quelle con motore Ferrari utilizzano carburante di Shell. Le monoposto dei team Red Bull e Racing Bull utilizzano carburante della compagnia ExxonMobil, mentre Aston Martin, che proprio dal 2026 accoglierà il ritorno di Honda come motorista ufficiale, ha come sponsor e azionista Aramco. Ed è proprio la compagnia petrolifera araba ad aver puntato forte sull'e-fuel, e da anni sta cercando di produrre una benzina che sia in grado di soddisfare le esigenze della Formula 1, utilizzando F2 e F3 come test per sperimentare nuovi tipi di carburante.
Che impatto può avere la benzina
Ma quanto può essere grande l'impatto dei nuovi carburanti? E quanta differenza possono creare? L'utilizzo di una benzina più competitiva pare che possa portare a vantaggi che possono arrivare anche al 5% della prestazione, pari a circa 30 cavalli di potenza. Un vantaggio potenzialmente in grado di stravolgere i valori in pista. Inoltre, comprendere in anticipo il funzionamento di questi nuovi carburanti, potrebbe facilitare molto lo sviluppo dei nuovi motori per il 2026, sfruttando gli enormi investimenti che queste compagnie petrolifere possono portare. Investimenti che altrimenti le singole scuderie, per i limiti imposti dal budget cap, non sarebbero mai in grado di poter sostenere.