Bastianini vince in Qatar con la GP21, Bagnaia non ci sta: “Non sono in Ducati per fare il tester”
La vittoria di Enea Bastianini nel GP del Qatar, gara d'esordio del Mondiale della MotoGP 2022, è stata un'impresa incredibile che ha regalato un inaspettato debutto nella classe regina al team Gresini, come testimoniato dalle lacrime di Nadia Padovani, la moglie del compianto Fausto che ha portato avanti e realizzato il sogno del marito dopo la sua morte. Un successo, quello ottenuto dal riminese a Losail, che ha fatto felice anche la Ducati, fornitrice delle moto della squadra faentina, che allunga così la sua striscia di vittorie consecutive in top-class dato a trionfare negli ultimi due appuntamenti della passata stagione era stato proprio un pilota in sella ad una Desmosedici.
Ma, oltre che con il primo trionfo stagionale, la casa di Borgo Panigale dopo il GP del Qatar ha dovuto fare i conti anche con i primi malumori di questo 2022. La vittoria di Bastianini con la GP21 della passata stagione ha infatti dato adito ad una piccola polemica interna che ha visto protagonista il pilota della squadra ufficiale Ducati Pecco Bagnaia che dopo un week end difficile in sella alla GP22 ha concluso la prima gara stagionale con uno zero in classifica dovuto alla caduta in Curva 1 che ha messo fuorigioco sia lui che il giovane alfiere del Team Pramac Jorge Martin.
Analizzando il suo disastroso week end di Losail infatti il 25enne piemontese ha rivelato le grandi difficoltà riscontrate nel trovare il giusto assetto alla sua GP22: "Abbiamo fatto un miliardo di prove e purtroppo non abbiamo avuto abbastanza tempo per definire il miglior pacchetto possibile. Ci siamo riusciti solo nella FP4, ma ormai era troppo tardi per metterci a posto per le condizioni della pista – ha detto infatti Bagnaia al temine della gara –. È strano, perché tutte le Ducati GP22 sono partite davvero male. Io ho perso tante posizioni ed ero 16° alla curva 3. A quel punto ho iniziato a spingere per cercare di recuperare il più possibile, ma oggi non eravamo pronti per lottare per la vittoria – ha poi aggiunto il centauro torinese –. Il mio passo non era male, se rapportato a cosa abbiamo fatto questo weekend, ma non tale da pensare in grande".
Andando ancor più nello specifico Pecco Bagnaia ha poi di fatto polemizzato con Ducati per quel che riguarda la gestione dello sviluppo della nuova moto: "È normale provare cose nuove, ma evidentemente gli altri sono riusciti ad ottimizzare il lavoro anche in pochi giorni e noi no, ma perché avevamo delle dinamiche molto diverse – ha difatti spiegato l'alfiere della casa di Borgo Panigale –. Sembra che la nostra moto sia molto simile alla vecchia, ma in realtà non è così. Dall'inizio dei test non ho mai guidato la stessa moto per due sessioni di fila – ha poi proseguito –, quindi non ho mai potuto lavorare per adattare il mio stile di guida alla moto o alla pista".
Concetto che Bagnaia ha reso ancora più esplicito in conclusione quando si è augurato che quanto avvenuto nel corso del week end di Losail non si ripeta anche nel prosieguo della stagione: "La cosa buona è che possiamo ripartire da lì la prossima volta e credo che sarà un qualcosa che aiuterà anche gli altri piloti Ducati – ha infatti continuato il vicecampione del mondo in carica della MotoGP –. Però d'ora in avanti vorrei anche evitare di fare questo tipo di lavoro durante un weekend di gara, perché non è il momento adatto. Io – ha infine chiosato uno stizzito Bagnaia in quello che sembra essere un chiaro messaggio diretto alla Ducati – non sono qui per fare il tester, sono qui per vincere le gare".