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Bagnaia vs Martin come Valentino Rossi vs Lorenzo, Pecco spiega la differenza: “Loro non sbagliavano”

Dopo la vittoria di Bagnaia nel GP del Giappone prosegue la serratissima lotta per il titolo iridato della MotoGP 2024 con Martin: inevitabile il paragone con la rivalità del passato tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, ma per Pecco c’è una grande differenza tra i due duelli per il Mondiale.
A cura di Michele Mazzeo
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Prosegue la tiratissima volata finale per il titolo della MotoGP 2024 tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin. L'italiano della Ducati, dopo la doppia vittoria in Giappone (la Sprint al sabato e la gara lunga la domenica), si è infatti portato ora a soli dieci punti di distacco dall'attuale leader della classifica iridata, lo spagnolo della Pramac, che a Motegi è riuscito comunque a limitare i danni dopo la disastrosa caduta in qualifica che lo ha costretto a prendere il via dall'undicesima casella della griglia in entrambe le corse in programma nel weekend nipponico, quando mancano soltanto quattro gran premi al termine della stagione.

E, come avvenuto lo scorso anno, tutto lascia pensare che anche questo campionato della classe regina del Motomondiale si deciderà nell'ultimo atto di scena a Valencia per quello che sembra essere l'inevitabile epilogo (come suggerito anche da loro stessi che in un siparietto andato in scena nel retropodio di Motegi metterebbero la firma per arrivare a pari punti all'ultimo GP stagionale) di una stagione che ha visto i due vincere quasi tutte le gare (5 Sprint e 3 gare lunghe per Martin, 6 Sprint e 8 gare lunghe per Bagnaia) e occupare spesso le prime due posizioni stando sempre molto vicini l'un l'altro nella classifica iridata.

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Cosa quest'ultima che porta inevitabilmente al paragone con le stagioni in cui un altro italiano e un altro spagnolo, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, con la stessa moto, in quel caso la M1 della Yamaha mentre oggi la GP24 della Ducati, hanno dato vita ad una lotta così serrata, lunga e altalenante, come quella che da due anni a questa parte va in scena tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin. Oltre al fatto che il rapporto tra i rivali è diverso (buono quello tra il piemontese e il madrileno mentre è stato burrascoso quello tra il Dottore e il maiorchino), però secondo l'attuale campione del mondo c'è un'altra sostanziale differenza tra le due rivalità da rintracciarsi nella costanza di risultati.

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Parlando ai microfoni di Sky al termine della gara vinta a Motegi infatti Pecco Bagnaia ha fatto notare come nelle lotte iridate tra il suo mentore Valentino Rossi e il cinque volte campione del mondo Jorge Lorenzo i due abbiano commesso molti meno errori rispetto a quanto fatto da lui e Martin e hanno avuto una costanza di rendimento incredibile che li portava spesso a duellare ruota a ruota per la prima posizione, cosa che invece è accaduta meno in quello che lo vede attualmente protagonista insieme all'alfiere del team Pramac: "Io vs Martin come Valentino Rossi vs Lorenzo? Loro facevano ancora meno errori (di noi, ndr) tant'è che erano sempre primo e secondo e lottavano" ha difatti evidenziato il 27enne di Chivasso nel momento in cui gli è stato prospettato il paragone.

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Non cambia però la pressione che devono affrontare i due in questo duello punto a punto in cui corrono sapendo che anche il minimo errore può essere fatale per quel che riguarda la lotta per il titolo iridato: "È una lotta molto stressante perché alla fine basta poco per guadagnare o perdere tanti punti. E comunque 10 punti sembrano pochi ma non lo sono, quindi bisogna continuare a lavorare in questo modo" ha difatti chiosato Pecco Bagnaia riguardo alla corsa per il mondiale della MotoGP 2024 che in questo momento lo vede inseguire in classifica il rivale Jorge Martin. Pressione ulteriore che inevitabilmente pesa su di loro anche durante la gara: "A tutto il resto si aggiunge la consapevolezza che non puoi commettere errori e questo rende tutto molto più tosto" aveva infatti detto l'italiano della Ducati parlando del finale della gara del GP del Giappone in cui sembrava invece aver gestito agevolmente il vantaggio sul più immediato inseguitore che era proprio il suo unico rivale per il titolo iridato.

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