Bagnaia sul ritorno di Marquez in MotoGp: “Ci prende tutti a calci nel culo”
"E adesso ci riprendiamo tutto quello che è nostro…". Una delle espressioni cult della serie Tv Gomorra sembra fatta apposta per Marc Marquez, deciso a tornare protagonista dopo una lunga assenza e tre operazioni al braccio. Il campione spagnolo torna in MotoGp dopo 9 mesi di assenza e una riabilitazione altrettanto snervante. Il callo osseo è tale da permettergli di resistere alle sollecitazioni della pista, i medici gli hanno dato quel via libera che attendeva da tempo. Il suo Mondiale di MotoGp inizia in Europa, a Portimão (in Portogallo), dopo aver fatto da spettatore alla doppia tappa in Qatar.
L'accoglienza che gli riserveranno non sarà certo festosa ma ci sarà sicuramente più gusto a misurarsi sull'asfalto: libere, qualifiche e poi la gara di domenica (18 aprile alle 14) accompagneranno il ‘cabroncito' nel suo rientro nelle competizioni ufficiali.
Possono accadere due cose – dice Pecco Bagnaia a proposito del week-end portoghese -. O Marquez ci prende tutti a calci nel culo, perché si presenta in pista molto forte e sicuro di sé oppure inizia senza forzare da subito così da vedere come va col braccio per ritrovare feeling con la moto ma senza correre rischi eccessivi.
Come andrà finire lo dirà solo il responso dell'asfalto. Una cosa è certa: Marquez è tornato perché sa di essere al 100 per cento e le probabilità che provi a essere veloce da subito sono molto alte. Che senso avrebbe accomodarsi in sella alla Honda per fare passerella e col timore di non farcela? Non è da lui, non è da campione del mondo. Un concorrente in più anche per la Ducati di Bagnaia che ha avuto un avvio di Mondiale in chiaroscuro. L'ultimo Gran Premio in Qatar ha lasciato amarezza per quell'errore che ha pagato caro (frenata in ritardo dopo il rettilineo in staccata).
Lì ho capito di aver perso una vittoria o almeno la possibilità di lottare per essa – ha aggiunto Bagnaia -. Perché sono stato molto veloce. È un'opportunità che ho buttato via.