Bagnaia rivive l’incubo dell’incidente in MotoGP: “Ero a terra e vedevo le moto venirmi incontro”
Sono passati soltanto quattro giorni dallo spaventoso incidente poco dopo il via del GP della Catalogna che lo ha visto protagonista ma, seppur con una gamba destra (quella su cui è passata la moto di Binder) completamente bendata a causa di un esteso ematoma che si estende dal ginocchio fino al piede, Pecco Bagnaia, essendo stato dichiarato idoneo dalla commissione medica della MotoGP, è pronto a tornare in sella alla sua Ducati per correre il GP di San Marino e della Riviera di Rimini.
Nonostante, quasi miracolosamente, le conseguenze sono state molto meno gravi di quanto si prospettava in un primo momento, il piemontese ha ancora ben impressi quei secondi di terrore vissuti dal momento in cui l'anteriore della sua Desmosedici si è bloccato improvvisamente provocando un highside che lo ha sbalzato di sella facendolo atterrare in mezzo alla pista proprio nel momento in cui stava sopraggiungendo in quel punto il resto del gruppo.
Scene che difficilmente cancellerà dalla sua memoria e che ha raccontato nella conferenza stampa che apre il programma del weekend di gara a Misano facendo rivivere a tutti i presenti le sensazioni provate in quei drammatici attimi. Un racconto che inevitabilmente mette i brividi: "Mi è sembrata la scivolata più lunga di sempre, ho sentito pompare l’anteriore ed ero preparato a fare un bel volo. In aria mi sono trovato a testa in giù, l'airbag è esploso e l'impatto al suolo è stato forte – ha difatti raccontato con dovizia di particolari il campione del mondo in carica –.
Mentre ero a terra in mezzo alla pista ho visto tutte le moto venire contro di me e una KTM che mi colpiva sulla gamba: in quel momento ho solo sperato che nessun altro mi prendesse. La situazione è stata davvero drammatica – ha quindi proseguito – e ho avuto la fortuna che 5 piloti fossero già fuori gara. Martin e Binder sono stati bravissimi a controllare la situazione dato che sono stati i primi ad arrivarmi addosso. Sono stato lucido in ogni momento" ha infine chiosato Pecco Bagnaia rivendo di fatto l'incubo vissuto in quei poi secondi mentre si trovava disteso sull'asfalto in uscita da Curva 2 del circuito del Montmelò.
Alla fine, con tanta fortuna (come ha ammesso lui stesso già dopo aver ricevuto l'esito degli esami dall'ospedale di Barcellona nel quale era stato portato in ambulanza per ulteriori controlli dopo un primo check nel centro medico del circuito catalano), dunque Pecco Bagnaia può archiviare l'episodio del Montmelò alla voce grandi spaventi, ma appare davvero difficile che, almeno nell'immediato futuro, possa dimenticare la sensazione di paura provata nel momento in cui era disteso in mezzo alla pista vedendo arrivare contro un corposo gruppo di moto.