Bagnaia lascia subito l’intervista dopo il GP di Barcellona: Pecco spiega perché, è pura classe
Jorge Martin vince a Barcellona il suo primo Mondiale di MotoGP in carriera, succedendo al due volte campione Pecco Bagnaia. E quest'ultimo al momento dell'intervista sa perfettamente cosa deve fare: dire poche parole e poi lasciare tutta la ribalta all'uomo del giorno, il 26enne madrileno. Quello che dice Bagnaia al microfono – per l'intervista a caldo prodotta dalla MotoGP, che va su tutti i network mondiali – è pura classe. "Pecco, sei stato meraviglioso – gli dice l'intervistatore – devi essere fiero anche se non sei campione del mondo". "Non voglio togliere la scena a Jorge, credo che meriti quello che ha raggiunto, e questa è la sua giornata", risponde il 27enne torinese.
Bagnaia vuole lasciare i riflettori al nuovo campione del mondo: il gesto di classe per Martin
Prima di lasciare i riflettori e il microfono a Martin, Bagnaia aggiunge giusto un'altra cosa, anche questa assolutamente da campione e persona straordinaria qual è: "Voglio soltanto rigraziare il mio team, che ha fatto un lavoro incredibile. Tutto il resto è un'altra storia, però congratulazioni a Jorge". Parole accolte dagli applausi del pubblico presente sul circuito di Barcellona, dove si è corso l'ultimo GP stagionale che ha visto Martin controllare agevolmente il vantaggio di 19 punti che aveva alla vigilia, vanificando – col suo terzo posto – la vittoria di Bagnaia.
Lo spagnolo chiude primo nel Mondiale con 10 punti di vantaggio sul torinese, che deve rimpiangere le tante uscite nel corso della stagione che gli hanno fatto segnare troppi zero, a fronte dell'estrema regolarità del suo avversario, che è stato un martello di costanza pur avendo vinto molte meno gare complessivamente, tra quelle lunghe e le sprint, rispetto a Bagnaia. Quel che resta alla fine del giorno è un Mondiale che è stato tirato fino alla fine, giocato con grande fairplay da entrambi i ducatisti (ufficiale Pecco, cliente Pramac Jorge): uno spot meraviglioso per lo sport, con buona pace di chi rimpiange i duelli rusticani, le sportellate ed anche i veleni verbali (per non dire peggio) di alcune stagioni passate.