Bagnaia ha preso la patente per la moto: sì, guidava in MotoGP ma non ce l’aveva
Pecco Bagnaia può adesso guidare le moto superiori ai 125 cc anche su strada. Sembra un paradosso ma il pilota piemontese che sta lottando per il titolo della MotoGP 2022 con Fabio Quartararo sfrecciando abbondantemente oltre i 300 km/h sui circuiti di tutto il mondo con la sua Ducati da 1000 cc e oltre 250 cavalli, in strada fino a qualche giorno fa poteva condurre al massimo un "cinquantino" o un "centoventicinque".
Il 25enne di Torino solo ora ha infatti superato l'esame per prendere la patente "A3" (quella che serve per guidare su strada tutti i tipi di motocicli) e potrà girare anche per le strade di Torino, Pesaro (dove vive attualmente con la sua fidanzata Domizia), Tavullia (dove è di casa essendo cresciuto nella VR46 Academy del suo amico e mentore Valentino Rossi) o Borgo Panigale (sede della fabbrica Ducati) con una moto stradale di grossa cilindrata.
Alla vigilia dell'appuntamento di Aragon, 15° round della stagione, nel quale proverà a centrare una storica quinta vittoria consecutiva in MotoGP (è reduce infatti dai successi di Assen, Silverstone, Spielberg e Misano) dunque Pecco Bagnaia è finalmente riuscito a sostenere (e superare) quell'esame che rimandava da tempo e che un po' temeva: "È vero era in calendario già qualche mese fa, ma i problemi che allora avevo in gara non mi hanno consentito di dedicarci tempo e attenzione, avevamo bisogno di studiare la situazione e di trovare soluzioni" ha infatti confessato al Resto del Carlino il campione del mondo della Moto2 del 2018.
La speranza è che ora non commetta lo stesso errore commesso la scorsa estate ad Ibiza quando si è messo al volante della sua auto dopo aver bevuto alcolici e ha causato un incidente in cui ha rischiato di vedersi ritirare la patente. Un errore per il quale Pecco si è poi scusato e che ha promesso di non commettere mai più. Adesso può andare in giro con moto di cilindrata superiore al 125 cc anche per strada dove però deve rispettare le regole del codice della strada come tutti gli altri: è in pista invece che deve andare veloce e superare i limiti se vuole rimontare il leader Fabio Quartararo e conquistare il suo primo titolo in MotoGP.