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Antonelli svela il codice segreto con Toto Wolff: cosa significa se lo chiama Andrea e non Kimi

“Kimi”, piuttosto che “Andrea”, o ancora “Antonelli”: il giovane pilota della Mercedes racconta cosa significa quando il suo boss Toto Wolff lo chiama in un modo o in un altro, è un codice ben preciso.
A cura di Paolo Fiorenza
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Andrea Kimi Antonelli prosegue anche a Shanghai il suo velocissimo apprendimento in materia di Formula 1 e Mercedes: il 18enne bolognese si è piazzato settimo nelle qualifiche della Sprint Race del GP di Cina, a mezzo secondo dal compagno di squadra George Russell, e sabato proverà a guadagnare ulteriori posizioni nella minigara che anticipa quella della domenica. Una settimana fa, Antonelli ha esordito in F1 con un risultato che è andato oltre ogni più rosea previsione nel primo Gran Premio stagionale in Australia, cogliendo un quarto posto che neanche il più ottimista dei suoi tifosi poteva pronosticare, complice il caos generato in pista da pioggia, incidenti e safety car. Toto Wolff se lo coccola quasi come un figlio, avendo già capito di aver fatto centro in quello che poteva sembrare un azzardo, ovvero mettere sul sedile di Lewis Hamilton un ragazzino. Carezze sì, ma anche bastone quando serve, come fa capire il pilota emiliano quando svela il "codice segreto" con cui si rapporta al team principal della Mercedes.

Il ‘codice Wolff': Antonelli capisce come va dal nome con cui lo chiama il boss della Mercedes

Il racconto di Antonelli parte dal dopo corsa di Melbourne: "Se domenica notte ho dormito? Sono partito dopo la gara, e in aereo sono crollato. L'adrenalina era calata e mi sentivo soddisfatto, ero molto ma molto più rilassato. Cosa mi ha detto Toto Wolff? Era contentissimo, mi ha scritto un bel messaggio concluso a lettere maiuscole: ‘Devi stare lontano dalle linee bianche e dall'erba'. Si riferiva al mio testacoda all'inizio. Ma soprattutto è importante che continui a chiamarmi Kimi: abbiamo stabilito che significa che è tutto OK, se invece mi chiama Andrea qualcosa non va, se usa Antonelli allora sono proprio guai". Beh, finora devono essere state molte di più le volte in cui lo ha chiamato Kimi…

Kimi Antonelli nel box Mercedes sul circuito di Shanghai
Kimi Antonelli nel box Mercedes sul circuito di Shanghai

"Voglio arrivare a scrivere la mia storia"

Quanto a Sir Lewis, la cui ombra di leggenda aleggia – e non potrebbe essere diversamente – nel box Mercedes, Antonelli non ne sente il peso: "Dove voglio arrivare? A scrivere la mia storia. Non sto rimpiazzando Lewis Hamilton, sono solo il nuovo pilota della Mercedes. E cerco di portare un po' di italianità nel team. Salire sul podio? Sono realista: la McLaren è fortissima, poi ci siamo noi, Red Bull, Ferrari. Bisognerebbe battere piloti forti. Qua a Shanghai la macchina me la sento meglio addosso e sono meno teso rispetto a Melbourne. Sì, sarebbe bellissimo fare un podio, spero che arrivi il più presto possibile".

Kimi Antonelli con Lewis Hamilton a Melbourne per il primo GP stagionale
Kimi Antonelli con Lewis Hamilton a Melbourne per il primo GP stagionale

Nella chiacchierata con ‘Repubblica', il campioncino emiliano racconta cosa fa nel tempo libero, oltre a studiare online in vista della maturità che avrà quest'anno: "Cerco di disconnettermi il più possibile dal telefono e dai social. Gioco a bowling con gli amici, vado al cinema, sto in famiglia: ne sento il bisogno dopo un po' che sono via. Ora però ho molto da fare…".

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