Anche Verstappen ha un punto debole, Sainz sa qual è: “Dobbiamo fare in modo che accada spesso”
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Max Verstappen si appresta a vincere per la terza volta il Mondiale di Formula 1, sta per entrare in un elite ristrettissima. Basta citare due nomi: Lauda e Senna, per far capire quanto sono pesanti tre campionati vinti, tra l'altro in fila. Meglio di lui solo in quattro: Hamilton, Schumacher, Prost e Vettel. Tutti miti. Lo è pure Max, che forse in questa stagione ha passeggiato troppo per essere paragonato totalmente a quei campionissimi. Ma ha mostrato altre qualità l'olandese, che non ha sbagliato quasi mai. Gli errori possono farli tutti e anche Verstappen ha un punto debole. Carlos Sainz, che lo conosce da anni, sa qual è e nel weekend del titolo numero tre non si fa problemi a svelarlo.
SuperMax ha vinto 13 Gp su 16, addirittura dieci li ha vinti di fila, record assoluto. I suoi numeri sono straordinari. Macina record e continuerà a farne, considerato il vantaggio tecnico che ha la Red Bull. Un campione vero, che quest'anno ha rasentato la perfezione. In tanti prevedono altri due titoli più o meno in carrozza per lui. Verstappen vede una gara alla volta, e a Suzuka si è tolto più di un sassolino, le critiche post Singapore non gli erano date proprio giù.
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L'olandese la sua carriera in Formula 1 l'ha iniziata alla Toro Rosso in coppia con Carlos Sainz. Un team di figli d'arte, che avevano un'età differente (Max più giovane di tre anni) e hanno avuto un percorso diverso. Perché la Red Bull ha rapidamente promosso Max, mentre non ha creduto nello spagnolo che ha confermato poi di essere un pilota di alto livello.
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Sainz lo conosce bene e in una lunga intervista al Corriere della Sera, nella quale ha parlato anche di Leclerc, dell'amore per la Ferrari e delle trattative per il rinnovo del contratto che scade nel 2024, ha toccato anche il tasto Max. Parlando di Verstappen, il pilota della Rossa di Maranello ha detto: "Dal primo test che abbiamo fatto insieme ho capito che era forte. Forse è il più completo, ma anche altri sono bravi".
Ed ha soprattutto aggiunto: "Mi piacerebbe però vederlo più sotto pressione per vedere se sbaglia come ha fatto a Singapore. Dobbiamo fare in modo che accada molto più spesso".
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Quindi secondo Carlos Sainz anche Verstappen ha un punto debole: sotto pressione può sbagliare. E l'obiettivo di tutti – pure di Leclerc, di Hamilton, di Alonso – è quello di provare a indurlo all'errore. Potranno provarci se avranno in futuro delle vetture competitive che possano tenere il passo della Red Bull, che al momento con Max sembra un'astronave.
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