Alta tensione in Formula 1, il nome dell’infiltrato sbattuto in faccia a Wolff: “Manipoli la FIA”
Il Mondiale di Formula 1 2022 è pronto a sbarcare a Silverstone dove nel weekend andrà in scena il GP della Gran Bretagna ma le polemiche sorte a Montreal dopo l'ultima direttiva FIA in materia di porpoising non accennano a placarsi. I sospetti nei confronti della Mercedes, unica scuderia in grado di mettere in pista già in Canada le soluzioni anti-saltellamento presenti nel documento della Federazione Internazionale messo a disposizione dei team solo il giorno prima della prima sessione di libere, hanno infatti contribuito ad alzare la tensione tra le squadre a livelli esorbitanti.
Dopo la gara canadese infatti è partita una vera e propria caccia ad una possibile talpa che abbia fatto sapere in anticipo alla scuderia tedesca il contenuto della nuova direttiva tecnica per permetterle così di avvantaggiarsi rispetto ai rivali. Prima è stato il superconsulente della Red Bull Helmut Marko a parlare di un possibile aiuto interno alla Federazione ricevuto dalla Mercedes. Inevitabilmente le attenzioni si sono concentrate sul nuovo segretario generale ad interim Shaila-Ann Rao che, prima di essere improvvisamente richiamata in FIA per sostituire Peter Bayer appena un mese fa, ha lavorato per quasi tre anni nella squadra di Brackley come consigliere personale di Toto Wolff.
A riguardo anche la Ferrari, attraverso le parole del team principal Mattia Binotto, ha espresso la propria preoccupazione a riguardo chiedendo alla Federazione di fare chiarezza in merito alla decisione di mettere in un ruolo così decisivo per la Formula 1 un ex dirigente Mercedes. Nella polemica poi è intervenuto anche l'ex patron del Circus Bernie Ecclestone che si è detto certo del fatto che la Rao avrebbe in qualche modo aiutato l'ex sodale Toto Wolff anticipandogli il contenuto della direttiva.
Alla vigilia del GP della Gran Bretagna è stato proprio il team principal sotto accusa a tornare sull'argomento talpa, svelando che questo è stato il motivo scatenante della furiosa lite andata in scena a Montreal durante la riunione tra i capi delle dieci scuderie del Mondiale di Formula 1 2022 nella quale, da parte di Red Bull e Ferrari, sono arrivate delle accuse dirette nei suoi confronti.
"Mi sono arrabbiato in quel modo per due motivi – ha infatti rivelato Toto Wolff in un'intervista rilasciata al quotidiano austriaco Oe24 –. In primo luogo, siamo stati accusati di manipolare la FIA perché il mio avvocato ora è il loro Segretario Generale allo Sport. Lei è un avvocato con totale integrità. In secondo luogo, i capi delle squadre influenzano i loro piloti in modo che non debbano ammettere in pubblico che il rimbalzo è un problema di salute. Questo è irresponsabile" ha quindi chiosato il team principal della Mercedes svelando di fatto che le accuse di avere una talpa (nello specifico Shaila-Ann Rao) dentro la FIA gli sono già state sbattute in faccia dai rivali prima che la polemica cominciasse a divampare nel paddock della Formula 1.