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Alta tensione in Alpine, contattato Mattia Binotto: team principal messo spalle al muro

Dopo i deludenti risultati ottenuti dall’Alpine in avvio del Mondiale di Formula 1 2023, il Ceo Laurent Rossi si è sfogato pubblicamente puntando il dito contro il team principal Szafnauer ritenuto l’unico responsabile: su quest’ultimo incombe l’ombra dell’ex Ferrari Mattia Binotto che è stato contattato dalla squadra francese per tornare subito in F1.
A cura di Michele Mazzeo
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L'Alpine è una polveriera pronta ad esplodere da un momento all'altro. Lo sfogo pubblico del CEO Laurent Rossi dopo il Gran Premio di Miami con il quale ha dichiarato la grande delusione per il rendimento della squadra in questo avvio di Mondiale della Formula 1 2023 ha difatti creato molta tensione all'interno della scuderia e sopratutto messo grande pressione sul team principal Otmar Szafnauer a cui sono state addossate tutte le responsabilità.

Dopo gli ingenti investimenti fatti prima e nel corso di questo campionato (la compagine francese ha già portato consistenti aggiornamenti alla A523) l'amministratore delegato non si aspettava che Esteban Ocon e Pierre Gasly fossero così in difficoltà: l'obiettivo dichiarato era infatti quello di lottare con Aston Martin per il ruolo di quarta forza e invece dopo appena cinque gare il distacco dal quarto posto nella classifica Costruttori (occupato dalla deludente Ferrari) è già enorme (64 punti).

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Questa situazione ha fatto inevitabilmente infuriare Laurent Rossi che ha pubblicamente dato un ultimatum al team principal annunciando anche di non dover per forza attendere la fine della stagione per prendere dei provvedimenti qualora non vi sia un immediato cambio di rotta: "L'obiettivo era e rimane il quarto posto. Questa squadra è progredita negli ultimi due anni ed è la stessa dell’anno scorso e quindi non accetterò un risultato diverso dal quarto posto. Aston Martin ha meno ingegneri di noi e non ha una sua galleria del vento. Le risorse non possono quindi essere una scusa. Creatività ed efficienza sul lavoro fanno la differenza – ha difatti detto il Ceo di Alpine in un'intervista rilasciata al sito della Formula 1 nel weekend del GP di Miami –.

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La squadra ha i mezzi per arrivare quarta, più di altri. Voglio che sia quarta. Se non ci riusciranno, sarà un fallimento. Se falliscono dando il meglio al 500% e invertendo la rotta, ci saranno circostanze attenuanti e questo è di buon auspicio per il futuro. In caso contrario – ha quindi proseguito Laurent Rossi –, è la regola degli affari, ci saranno delle conseguenze. E non aspetterò fino alla fine dell'anno. Otmar (Szafnauer, ndr) non fa tutto ma la responsabilità è sua. È stato assunto per raggiungere degli obiettivi che, al momento, non stiamo rispettando" ha infine chiosato il boss della scuderia francese chiamando in causa direttamente il team principal.

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A mettere ancora più pressione ad Otmar Szafnauer c'è che l'amministratore delegato sarebbe già passato dalle parole ai fatti: l'Alpine ha infatti contattato l'ex team principal della Ferrari Mattia Binotto (attualmente in periodo di "gardening leave" dopo le dimissioni da numero uno della scuderia di Maranello arrivate al termine della passata stagione). L'ingegnere reggiano avrebbe rifiutato l'offerta da parte della squadra francese, ma questo contatto è un ulteriore indizio sul fatto che, salvo clamorosi ribaltoni nei prossimi GP, l'avventura dello statunitense alla guida dell'Alpine sta per volgere al termine.

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