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Alpine manda i suoi ingegneri all’addestramento militare: l’estrema soluzione dopo il disastro in F1

In un duro discorso tenuto all’interno della fabbrica di Enstone dell’Alpine il CEO del Gruppo Renault Luca De Meo ha annunciato un estremo provvedimento per i membri del team F1 in seguito al disastroso Mondiale 2023: gli ingegneri saranno costretti a partecipare ad un campo di addestramento militare delle forze speciali francese.
A cura di Michele Mazzeo
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Il Mondiale di Formula 1 2023 non ha fin qui riservato grandi soddisfazioni all'Alpine che ha disatteso le aspettative di inizio stagione. Il team francese con la coppia di piloti tutta transalpina composta da Esteban Ocon e Pierre Gasly si aspettava infatti di migliorare (o quantomeno eguagliare) il rendimento del precedente campionato concluso al quarto posto nella classifica costruttori e si è invece vista superata, oltre che da Red Bull, Mercedes e Ferrari, anche da Aston Martin e McLaren.

I due podi conquistati nelle prime sedici gare stagionali (Ocon 3° a Monte Carlo, Gasly 3° a Zandvoort) non sono bastati a placare la rabbia dei vertici del Gruppo Renault che, dopo l'improvvisa rivoluzione dirigenziale arrivata a metà stagione (con il CEO Laurent Rossi, il team principal Otmar Szafnauer, il direttore sportivo Alan Permane e il direttore tecnico Pat Fry sollevati dall'incarico alla vigilia del weekend di Spa-Francorchamps), hanno preso altri provvedimenti per migliorare il rendimento dell'intera squadra in vista del prossimo campionato.

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A tal proposito l'amministratore delegato Luca De Meo, secondo quanto rivelato da L'Equipe, nel mercoledì successivo al GP del Giappone si è recato nella fabbrica di Enstone per serrare le fila e dettare la linea per il futuro. Oltre a confermare la piena fiducia a Bruno Famin (colui che gestisce di fatto il team Alpine di F1), ha parlato a tutti i dipendenti della squadra, compresi quelli della fabbrica francese di Viry collegati in videoconferenza, allo scopo di mettere fine ad uno dei problemi che da sempre attanaglia la scuderia transalpina con sede in Gran Bretagna, vale a dire le divisioni interne e le accuse reciproche tra i francesi e gli inglesi che fanno parte del team.

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Un discorso duro, quello dell'ad Renault, che non vuole più sentire parlare di questa surreale situazione interna (durante i weekend di gara, gli uomini provenienti da Enstone e da Viry alloggiano in hotel diversi e nell'hospitality siedono a tavoli differenti): "La guerra dei cent'anni è finita più di sei secoli fa!" avrebbe infatti sentenziato il numero uno del gruppo di cui fa parte l'Alpine di Formula 1.

Lo stesso amministratore delegato ha poi elencato tutti i problemi del team battendo sulla impellente necessità di ottimizzare i processi lavorativi in pista (si è soffermato sulla scarsa reattività durante i pit-stop in gara così come sulla lentezza nella progettazione di nuove componenti per le monoposto) e fuori: "Come possiamo accettare che ci vogliano due anni per costruire un nuovo simulatore a Enstone? In due anni si mette in piedi una fabbrica completa che produce 750.000 automobili all'anno" ha infatti ammonito il CEO del Gruppo Renault.

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De Meo però non si è limitato soltanto alle parole, ma in questa circostanza ha annunciato anche uno strano provvedimento: cento ingegneri con funzioni di responsabilità a Enstone e a Viry infatti saranno obbligati a partecipare ad un capo di addestramento militare del GIGN (Groupe d'Intervention de la Gendarmerie Nationale), cioè l'unità specializzata nella lotta al terrorismo della Gendarmeria francese. Una soluzione estrema che, nei piani del capo del gruppo di cui fa parte l'Alpine, servirà per creare una squadra coesa, evitare che francesi e inglesi continuino a scaricarsi vicendevolmente le responsabilità e aumentare l'operatività dei vari gruppi di lavoro.

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