Alpine disperata a Jeddah, tensione per la lotta tra Ocon e Alonso: “Glielo avevamo promesso”
Le monoposto di nuova generazione che hanno fatto il loro debutto in questo Mondiale di Formula 1 2022 hanno reso i duelli ruota a ruota in gara molto più frequenti rispetto al passato. Il fatto di poter seguire da vicino la vettura che li precede, ingolosisce di fatto i piloti a tentare il sorpasso in più occasioni e questo anche se davanti ti trovi il tuo compagno di squadra. Nel GP dell'Arabia Saudita a Jeddah per esempio una delle lotte più spettacolari ed emozionanti, a parte quella per la vittoria tra Charles Leclerc e Max Verstappen, è stata certamente quella che ha visto protagonisti i due alfieri dell'Alpine Esteban Ocon e Fernando Alonso che, a più riprese, si sono battuti tra loro per la sesta posizione creando un'evidente tensione al muretto della squadra motorizzata Renault.
A dare il via allo scintillante duello senza esclusione di colpi è stato il due volte campione del mondo che nel corso del sesto giro di gara ha provato a sorprendere il compagno all'interno in Curva 1 ma, vedendosi chiudere la traiettoria dal francese, è stato costretto a riaccodarsi. Alla tornata successiva nello stesso punto del tracciato lo spagnolo ci riprova cercando però di sorprendere il transalpino all'esterno: quest'ultimo non ha alcuna intenzione di mollare e tira la staccata fino alla fine, ma l'asturiano riesce a mettere la punta della sua monoposto davanti a quella dell'altra A522 in pista. Ocon non sembra però disposto a lasciare andare via il più esperto compagno di team e appena ne ha l'opportunità prova a riprendersi la sesta posizione attaccando Alonso. Nel frattempo nel muretto dell'Alpine la tensione è palpabile con il team principal Otmar Szafnauer che più volte si porta le mani al volto apparendo quasi disperato per ciò che i sue due piloti stavano facendo.
A causa di questa lotta fratricida i due driver del team francese però avevano perso molto terreno dalla Mercedes di George Russell che li precedeva e si erano visti recuperare dall'Alfa Romeo di Valtteri Bottas che era ormai quasi giunto a ridosso degli scarichi della vettura di Ocon. Da qui l'ordine via radio di congelare le posizioni e mettere fine al duello interno per permettere ad Alonso di allungare e ad Ocon di riprendersi la posizione sul finlandese che, alla prima chance utile, lo aveva sorpassato.
In molti si sono chiesti perché, nonostante la visibile paura per ciò che stava andando in scena in pista, dal muretto dell'Alpine non fossero intervenuti prima per interrompere lo scontro tra i due piloti che li aveva portati ad allontanarsi dal gruppo di testa e aveva fatto invece avvicinare gli inseguitori? A dare la risposta a questo quesito ci ha pensato lo stesso team principal Otmar Szafnauer che, contrariamente a quanto indicavano le sue espressioni facciali in quel momento, ha rivelato che tutto era andato secondo i piani iniziali: "È stata una battaglia pulita, per noi andava bene. Qui è una pista ad alta velocità, i muri sono vicini, ma hanno fatto esattamente quello di cui abbiamo parlato prima della gara" ha infatti detto l'ingegnere statunitense al termine del GP dell'Arabia Saudita.
Per capire il motivo però bisogna andare ad analizzare un'altra dichiarazione rilasciata dal team principal dell'Alpine dopo la gara di Jeddah, quella cioè in cui rivela che lasciarli liberi di lottare tra loro è una delle promesse fatte ad entrambi i piloti prima dell'inizio della stagione: "Fin dall'inizio abbiamo sempre detto ai nostri piloti che li avremmo lasciati liberi di correre, e così è stato" sono state infatti le parole del numero uno del muretto della squadra francese per spiegare la decisione di non intervenire prima a frenare la serrata lotta tra i suoi due piloti. E dunque, alla luce di ciò, appare evidente che quella della gara saudita non sarà l'ultima volta in cui vedremo Alonso e Ocon battagliare tra loro senza esclusioni di colpi e probabilmente non sarà nemmeno l'ultima volta in cui vedremo un impaurito Otmar Szafnauer portarsi le mani al volto sperando che i due non si buttino fuori a vicenda.