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Alonso spiega il motivo nascosto per cui la Safety Car in Formula 1 entra sempre meno in pista

L’esperto pilota dell’Aston Martin Fernando Alonso ha provato a fornire una spiegazione alla lunga serie di gare della Formula 1 2024 senza ingressi in pista della Safety Car: “Non spingiamo al massimo le monoposto perché si va più veloci”
A cura di Michele Mazzeo
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Il Mondiale di Formula 1 2024 ha finora regalato tante sorprese e tra le cose più sorprendenti c'è anche la lunga assenza della Safety Car in pista. Nelle ultime 9 gare infatti la vettura guidata da Bernd Mayländer non è mai dovuta intervenire durante la corsa facendo segnare uno storico record per quel che concerne l'era ibrida della F1 (per trovare 9 gare di fila senza l'ingresso in pista del veicolo di sicurezza bisogna tornare difatti a cavallo dei campionati 2003 e 2004 per trovare un'assenza così lunga).

L'ultimo ingresso della Safety Car, ad oggi, è infatti quello andato in scena il 9 giugno a Montreal durante la gara del GP del Canada resosi necessario per mettere in sicurezza la pista dopo gli incidenti occorsi quasi in contemporanea a Sargeant, Sainz, Albon e Perez. Da allora Mayländer e, in quel caso, la sua Aston martin Vantage F1 Edition si sono presi la scena solo per il surreale incidente mentre si testava il tracciato di Monza il giorno prima che iniziasse ufficialmente il weekend del GP d'Italia.

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Una lunga assenza dunque quella della Safety Car che ha suscitato molta curiosità e spinto tanti a cercare quale fosse il motivo di questa lunga serie di gare della Formula 1 in cui non ci sono stati incidenti tali da richiedere l'ingresso in pista della vettura di sicurezza. E, tra i protagonisti del paddock, a fornire una possibile spiegazione è stato, dall'alto della sua lunghissima esperienza, il 43enne Fernando Alonso.

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"Le attuali monoposto non sono facili da guidare, ma credo che il problema sia anche quello di estrarre il 100% del potenziale. Perciò, se si guida al 90%, a volte si è più veloci perché non si mette su altezze di marcia o su angoli sconvenienti. Se si spinge oltre i limiti è lì che tutto crolla. Quindi a volte guidare al 90% vuol dire essere più veloci.

E, dato che tutti guidiamo al 90%, dovendo anche occuparci della gestione degli pneumatici, del risparmio di carburante e di tutte queste cose, è questo il motivo per cui nelle gare non vediamo troppi problemi o errori e di conseguenza non vediamo troppi incidenti e ingressi della Safety Car" ha difatti detto il pilota dell'Aston Martin spiegando perché a suo avviso la vettura di sicurezza si vede sempre meno in pista durante le gare di Formula 1.

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