Alleanza tra Ferrari e Mercedes contro Red Bull: il tremendo sospetto di tre Mondiali falsati
Si lotta in pista, e non solo. Mentre i piloti e i team di Formula 1 si danno battaglia sul tracciato di Marina Bay per il Gran Premio di Singapore, c'è grande fermento anche nelle cosiddette stanze dei bottoni. La notizia del presunto sforamento del budget cup da parte della Red Bull nella stagione 2021, ha provocato un vero e proprio terremoto. Se il tutto dovesse essere certificato, non sono da escludere anche provvedimenti molto pesanti nei confronti della scuderia austriaca, e anche inevitabilmente di Max Verstappen. In questo scenario i primi a volerci vedere chiaro, sono i principali avversari della Red Bull ovvero la Ferrari e la Mercedes, preoccupate per il passato, ma anche per il presente e il futuro.
Sono due i team al centro di rumours su possibili violazioni dei regolamenti finanziari nel 2021, l'Aston Martin e appunto la Red Bull. Le scuderie potevano spendere un massimo di 148,6 milioni di dollari, nella scorsa stagione, ma a quanto pare non avrebbero rispettato questo limite. La FIA al momento ha preso tempo, parlando di "speculazioni" e rimandando la decisione ed eventuali conferme ai prossimi giorni dopo che saranno effettuati controlli e valutazioni capillari. Il tutto senza lasciarsi influenzare da discussioni esterne.
Infatti la fuga di notizie ha stupito in primis la Red Bull che ha chiesto lumi sul come il tutto possa essere diventato di dominio pubblico. Una situazione che ha alimentato discussioni e polemiche anche nel paddock, con le altre scuderie indignate dalla possibilità che la squadra campione del mondo possa aver speso più di quanto consentitole per migliorare il suo rendimento. A quanto pare le voci che circolano, sono quelle relative alle cifre dello sforamento che sarebbero importanti. Dieci milioni di dollari in più per la Red Bull, che così avrebbe potuto impiegare ben 100 ingegneri, a 100mila dollari a testa e aumentare la produzione del dipartimento di sviluppo. Basti pensare che alcuni team non dispongono di questo budget, nemmeno per apportare miglioramenti a metà stagione.
La Red Bull al momento si è detta tranquilla, come confermato dalle parole del direttore sportivo Helmut Marko e del team manager Horner: "Abbiamo presentato i documenti a marzo, come richiesto dalla FIA. Con queste regole complicate, è chiaro che l'esame richiede tempo. La FIA e le squadre stanno attraversando per la prima volta questo percorso. Attendiamo con impazienza il Siamo assolutamente certi di essere entro i limiti". Dalla difesa all'attacco verso chi ha divulgato il tutto, con la minaccia di azioni legali: "Come possono i nostri avversari concedersi commenti pubblici? Solo la FIA e noi conosciamo i documenti. Si dicono cose che danneggiano la reputazione".
La Red Bull potrebbe inoltre non aver beneficiato di questi "importi aggiustati" solo nella scorsa stagione, ma anche in questa e nella prossima visto che nel 2021 si è lavorato in parallelo non solo per il 2022, ma anche per la stagione successiva. Proprio per questo la Mercedes principale avversaria della scuderia austriaca l'anno scorso e la Ferrari, concorrente di quest'anno, si sono "alleate" con la volontà di mettere pressione alla FIA per andare fino in fondo in questa storia. Il capo del team Ferrari Mattia Binotto e il direttore di gara della Mercedes Toto Wolff si sono riuniti per un'ora venerdì prima della prima sessione di prove libere a Singapore, con tanto di stretta di mano finale davanti alle telecamere.
Appuntamento dunque ai prossimi giorni, a cavallo tra il GP di Singapore e il GP del Giappone per comunicati ufficiali della FIA che chiariscano quanto accaduto e le eventuali sanzioni, a patto che le squadre interessate diano il loro consenso. Questo sarà possibile solo se i team accettino le punizioni senza andare in tribunale. Cosa potrebbero rischiare? Ovviamente a preoccupare non sono le sanzioni per la scuderia, visto che nel 2021 il secondo posto nel campionato costruttori sembra "saldo", ma quelle al pilota dopo che Verstappen ha vinto il titolo per pochi punti su Hamilton.
Detto ciò è necessario evidenziare come nel regolamento finanziario della Formula 1 vengano distinte due tipologie di infrazioni a cui corrispondono ovviamente sanzioni diverse. Si parla infatti di infrazioni procedurali e infrazioni materiali. E per queste ultime (caso nel quale rientrebbero eventualmente Red Bull e Aston Martin) viene fatta un'ulteriore differenza tra infrazioni materiali "minor overspend" (con uno sforamento del budget inferiore al 5% del totale a disposizione dei singoli team) e infrazioni materiali "material overspend" (quando le spese effettuate in eccedenza rispetto al limite del budget cap siano state superiori al 5% dello stesso).
Bisognerà capire se quella di Red Bull e Aston Martin sia un'infrazione procedurale o materiale. Nel primo caso tutto si chiuderebbe con una multa, come quelle comminate in passato per consegne in ritardo della documentazione finanziaria. Nel secondo caso la situazione è più complessa e dipende dall'entità dello sforamento del budget: se questo dovesse essere inferiore al 5% potrebbero esserci reprimende, multe e decurtazione di punti a costruttori e piloti, con tanto anche di squalifiche e riduzioni poi di budget cup; se invece dovesse superare il 5% a tutto questo potrebbe essere aggiunta addirittura l'esclusione dal campionato, prospettiva però di difficile concretizzazione.
Così come è difficile pensare che i provvedimenti possano essere retroattivi e dunque andare ad incidere sul Mondiale 2021 vinto da Verstappen. Le sanzioni potrebbero arrivare invece sulla stagione in corso. Quello che è certo è che Mercedes e Ferrari, come altre squadre, chiedono punizioni esemplari ed eclatanti, perché già con un solo milione in più si può fare molto all'interno di una scuderia.