Alla Ferrari c’è un uomo del muretto bandito da Maranello: non ha più accesso alle aree sensibili
Dopo il complicato inizio di stagione alla vigilia del GP della Gran Bretagna si respira un'aria molto più serena all'interno della Ferrari. Gli ingenti aggiornamenti portati in anticipo sulla SF-23 sembrano aver funzionato e, dopo i segnali positivi emersi in Canada, le rosse di Leclerc e Sainz nel GP d'Austria sono tornate ad essere la seconda forza in griglia dietro solo la dominante Red Bull.
Nel weekend di Silverstone, con l'introduzione di un nuovo diffusore, si concluderà anche il piano intensivo di sviluppi che ha radicalmente trasformato la monoposto rispetto a quella che ha cominciato questo Mondiale di Formula 1 2023. E questo fa si che la squadra di tecnici creata da Frederic Vasseur e affidata ad Enrico Cardile (di fatto direttore tecnico ad interim) possa ora lavorare con meno pressione sugli ultimi aggiornamenti da introdurre sulla SF-23 nella seconda parte di stagione e dedicare qualche risorsa in più al progetto 676, cioè sulla vettura per il 2024.
La nuova struttura decisionale messa in piedi dal team principal guidata da Cardile e formata da Enrico Gualtieri, Thierry Baritaud, Fabio Montecchi, Diego Tondi e Marco Adurno ha difatti ricevuto ampia libertà di manovra da parte di Vasseur che comunque è alla continua ricerca di ingegneri di alto livello per rafforzare il reparto tecnico della Gestione Sportiva del Cavallino dopo l'addio di David Sanchez e di altri tecnici che da anni ricoprivano ruoli importanti all'interno della GeS.
La lenta e graduale rivoluzione strutturale portata avanti da Vasseur fin dal suo arrivo, come sappiamo, non riguarda però solo il reparto tecnico, bensì tutti gli ambiti della Scuderia. Novità sono arrivate anche per quel che riguarda il settore comunicazione (con l'ingaggio dell'ex AlphaTauri Josh Kruse spoilerato da un team radio di Tsunoda nella gara di Montreal) e quello prettamente sportivo (con la promozione di Ravin Jain a capo delle strategie e la conseguente retrocessione di Inaki Rueda nel remote garage, e con l'allargamento del muretto da 6 a 8 posti avvenuto a Spielberg per far posto a Diego Ioverno).
Ed è proprio riguardo quest'ultimo settore che c'è però un'anomalia in quel di Maranello dove uno degli uomini che fa ancora parte del muretto Ferrari durante i weekend di gara e che ricopre un ruolo di primo piano nelle scelte del team non ha accesso alle riunioni e alle aree sensibili del quartier generale della scuderia del Cavallino.
Anche a Silverstone infatti il racing director Laurent Mekies prenderà posto nel muretto Ferrari ma il francese, essendo stato già annunciato come prossimo team principal dell'AlphaTauri per il 2024, secondo quanto riferisce la testata Formu1a.uno, già da diverse settimane non sarebbe più coinvolto nelle decisioni tecniche future e non avrebbe accesso alle zone ‘sensibili' di Maranello.
Questa anomala situazione, secondo quanto appreso da Fanpage, dovrebbe però concludersi a breve. Il GP della Gran Bretagna infatti dovrebbe essere l'ultimo con Mekies al muretto della Ferrari. Dopo una lunga gestazione e trattativa che ha coinvolto anche la Red Bull (di cui AlphaTauri è il team satellite) infatti si sarebbe trovato un accordo tra le parti con la squadra austriaca che ha ridotto il periodo di gardening per gli ingegneri in procinto di passare alla scuderia di Maranello e quest'ultima che ha accorciato le tempistiche per il passaggio di Mekies al team di Faenza riducendo il periodo di "leave gardening" (che comincerà subito dopo il weekend di Silverstone) a soli 6 mesi così da permettergli di assumere ufficialmente il ruolo di team principal AlphaTauri nei primi giorni di gennaio 2024.