Alex Marquez rompe il silenzio dopo l’accusa di Bagnaia: “Inaccettabile, non lo avrei mai fatto”
Ventiquattro ore dopo la fine della gara della MotoGP ad Aragon che ha visto il ritorno alla vittoria di Marc Marquez dopo un lungo digiuno durato tre anni le polemiche riguardo il brutto incidente tra il fratello dell'otto volte campione del mondo e Pecco Bagnaia non accennano a placarsi. Mentre i commissari FIM hanno deciso di non assegnare a nessuno dei due la responsabilità per quanto accaduto in pista, il dibattito sull'incidente continua ad infiammare tra addetti ai lavori e appassionati.
Da un lato chi sostiene le accuse perpetrate dal pilota italiano della Ducati nell'immediato post-gara ("Ha tenuto il gas aperto volontariamente"), dall'altro chi invece crede alla versione dello spagnolo ("Non l'ho visto"), cioè la stessa offerta dal fratello Marc mentre vedeva per la prima volta le immagini del brusco contatto nel retropodio a corsa.
Un dibattito acceso che in alcuni casi ha superato i limiti con l'alfiere del team Gresini che è stato addirittura accusato di aver buttato giù di proposito Bagnaia. Accuse che Alex Marquez non ha voluto lasciar correre ma alle quali ha risposto con una breve nota diramata attraverso i propri canali social.
"Dopo aver visto alcune dichiarazioni vorrei spiegare quanto segue: non causerei mai deliberatamente uno scontro con un altro pilota né accetterò di essere accusato di ciò, non è nel mio DNA né in quello di questo sport. Tutti possono credere ad una versione o un'altra, ma la cosa per me più importante è la conversazione che ho avuto ieri con Pecco e, da parte mia, la questione è risolta, ora è il momento di riposare e recuperare il corpo per essere al 100% a Misano" ha difatti detto il più giovane dei fratelli Marquez rispondendo da un lato a quanto affermato a caldo da Bagnaia (probabilmente prima di quel colloquio chiarificatore di cui fa menzione lo stesso Alex), dall'altro a tutti coloro, compreso l'altro centauro cresciuto nell'Academy di Valentino Rossi, Marco Bezzecchi ("Non lo ha visto? O è cieco o non ha voluto vederlo" il duro commento del riminese del Team VR46 sull'accaduto), che lo hanno accusato di aver provocato volutamente l'incidente.