Adesso è la Red Bull ad accusare Hamilton: “Se va come in Brasile, protesteremo con la FIA”
Il rigetto della richiesta di revisione di Mercedes in merito alla decisione presa sullo scontro tra Verstappen e Hamilton in Brasile non sembra aver placato gli animi nel paddock della Formula 1. Anzi. Dopo l'olandese adesso è il britannico ad essere finito nell'occhio del ciclone con la Red Bull pronta a presentare una protesta formale alla FIA qualora anche in Qatar, dovesse ripetersi quanto visto a Interlagos.
La scuderia austriaca sta tenendo sotto attenta osservazione la parte posteriore della W12 del sette volte campione del mondo che, a loro dire, oltre al nuovo motore, è stata determinante nella mostruosa rimonta di Hamilton in Brasile dove sul rettilineo rifilava tra i 20 e i 30 km/h a tutte le altre monoposto in pista, Red Bull comprese. E si è detta pronta a protestare con la Federazione qualora lo strano movimento dell'ala posteriore dell'auto numero #44 visto a Interlagos dovesse ripetersi anche nel corso del week end qatariota o nei successivi due Gran Premi (Arabia Saudita e Abu Dhabi) che mancano al termine della stagione e che assegneranno i titoli iridati.
Ad annunciarlo è il team principal della squadra con sede a Milton Keynes Christian Horner durante l'infuocata conferenza stampa andata in scena a Losail a cavallo tra le prime due sessioni di prove libere del GP del Qatar, proprio mentre i Commissari Sportivi annunciavano di aver respinto il diritto di revisione richiesto da Mercedes in merito alla decisione presa nella scorsa gara in Brasile sulla manovra di Verstappen su Hamilton durante il 48° giro:
"Sapevamo che la Mercedes con un nuovo motore avrebbe migliorato le prestazioni. Ma quando hai una differenza di 27 chilometri all'ora e vedi i segni sulle piastre posteriori prodotti dalle ali che si sono piegate…Ci è molto chiaro cosa sta succedendo – ha detto infatti Horner senza entrare nel dettaglio –. Quindi è per questo che chiedo alla FIA di assicurarsi che tutte le auto siano conformi alle regole. Se non lo sono e ritieni che un concorrente non rispetti le regole allora protesti – ha poi aggiunto il team principal della Red Bull –. Seguiremo la situazione. Dipenderà davvero da cosa accadrà questo fine settimana in Qatar".
La guerra tra Red Bull e Mercedes dunque potrebbe vivere nuove battaglie anche fuori dalla pista a colpi di reclami e proteste, con i risultati ottenuti in gara che potrebbero essere messi in discussione a posteriori: "Se rivedremo quel movimento dell'ala posteriore sulla vettura di Hamilton anche qui in Qatar presenteremo protesta formale" ha poi confermato Horner ai microfoni di Sky Sport lasciando intendere che la guerra sportiva e politica è soltanto all'inizio.