Acosta mette in difficoltà Bagnaia davanti a tutti: gli fa la domanda più scomoda su Ducati e Martin
La MotoGP si appresta a tornare in pista a Phillip Island per il GP d'Australia che dà inizio al rush finale in cui si deciderà la lotta per il titolo iridato tra l'attuale leader della classifica Jorge Martin e il suo più immediato inseguitore, il campione in carica Pecco Bagnaia staccato di soli 10 punti quando mancano ancora quattro round al termine della stagione. Ed, inevitabilmente, il serrato duello tra i due è stato anche il principale argomento di cui si è dibattuto nel corso della conferenza stampa che ha aperto il programma del fine settimana di gara australiano del Motomondiale.
Tra i tanti temi toccati quello che sicuramente ha catturato maggiormente l'attenzione è quello inerente i dubbi che la Ducati potesse influenzare in qualche modo la lotta iridata favorendo il piemontese del suo team ufficiale (che, inoltre, l'anno prossimo resterà in rosso) rispetto allo spagnolo del team satellite Pramac, cioè un pilota e una squadra che a fine stagione interromperanno il proprio rapporto con la casa di Borgo Panigale chi, come Martin, per passare in Aprilia, e chi, come il team Pramac, per diventare satellite della Yamaha.
E così, dopo il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall'Igna, questa volta è toccato direttamente a Pecco Bagnaia diradare i sospetti riguardo a possibili favoritismi nei suoi confronti. Il 27enne di Chivasso infatti, nel corso della conferenza stampa di Phillip Island, si è ritrovato a dover rispondere a quella che al momento è forse la domanda più scomoda da ricevere: "Vi aspettate degli ordini di scuderia da Ducati?".
Una domanda che ha un po' spiazzato tutti, soprattutto perché a porla non è stato uno dei giornalisti accreditati dalla MotoGP, bensì un loro collega, il rookie della KTM Pedro Acosta che su invito del presentatore della conferenza stampa ha posto una domanda ai due contendenti per il titolo mondiale della classe regina del Motomondiale.
Sia Pecco Bagnaia che Jorge Martin dunque, per ‘colpa' del giovane talento spagnolo improvvisatosi giornalista, si sono ritrovati a dover tornare sui sospetti che, come già accaduto nella passata stagione, aleggiano tra gli appassionati in vista di questo acceso e combattuto finale di stagione.
Se Martin ha chiuso immediatamente la questione con una risposta che né alimenta né mette a tacere i sospetti ("Spero proprio di no! Io mi concentrerò solo su ciò che posso controllare, cioè dare il 100% alla guida e cercare di essere veloce" le parole del madrileno del team Pramac), diverso è stato l'atteggiamento di Pecco Bagnaia che, ribadendo di fatto i concetti già espressi da Gigi Dall'Igna qualche giorno prima, ha cercato di spiegare perché Ducati non lo ha favorito finora e non lo favorirà rispetto all'attuale capoclassifica nella volata finale per il titolo iridato della MotoGP 2024.
"Se avessero voluto aiutarmi, già a Misano avrei potuto avere qualcosa di meglio di quello che è attualmente il nostro pacchetto. Perché abbiamo provato un nuovo telaio, ma non è pronto per tutti, quindi non lo stiamo utilizzando, ed è corretto che sia così – ha difatti detto il tre volte campione del mondo riferendosi al nuovo telaio Ducati provato nei test di Misano –.
Gigi (Dall'Igna, ndr) è sempre stato chiarissimo a riguardo fin da quando ho iniziato a correre in Ducati, e ancora di più nelle ultime due stagioni. Tutti i team ufficiali hanno lo stesso pacchetto, niente di più e niente di meno – ha quindi proseguito –. Se io ho qualcosa di nuovo, allora tutti hanno qualcosa di nuovo. È una politica diversa rispetto agli altri costruttori, ma è la politica che ha portato Ducati ad essere così competitiva. E non credo che cambierà da qui a Valencia" ha infine concluso un Pecco Bagnaia che non sembra avere alcun dubbio sul fatto che la casa di Borgo Panigale possa in qualche modo intromettersi per avvantaggiarlo nella lotta iridata della MotoGP con Jorge Martin.