Accuse e veleni a Jerez, Espargaro è una furia contro Marquez: “Vai via!”
Esplode la rabbia di Aleix Espargaro nei confronti di Marc Marquez al termine delle prove libere del GP di Spagna della MotoGP. Già in pista sul circuito di Jerez il pilota dell'Aprilia non ha nascosto il suo disappunto per il comportamento dell'otto volte campione del mondo "mandato a quel paese" con ampi gesti che non lasciano spazio ad interpretazioni.
La furia del 32enne spagnolo non si è però placata una volta sceso dalla moto e, arrivato davanti alle telecamere, si è sfogato rivolgendo pesanti accuse con toni molto accessi al plurititolato connazionale (reduce tra l'altro da una clamorosa doppia caduta nello spazio di 55 secondi): "È incredibile quello che sta facendo questo ragazzo. Lo vedono tutti. Oggi ha quasi fatto cadere mio fratello, quasi si sono scontrati a curva 13, ha quasi buttato Remy Gardner e Oliveira, mi ha dato fastidio sul giro" ha infatti detto un infuriato Aleix Espargaro al temine delle FP2.
A spiegare l'episodio che più di tutti lo ha fatto innervosire è lo stesso alfiere dell'Aprilia: "Sono uscito dalla pit lane e non c'era nessuno, sul rettilineo posteriore non c'era nessuno e lui era in mezzo alla pista ad aspettare da un minuto. Gli ho detto: ‘Vai via, vai via' e non gli importava. Si è guardato indietro e ha proseguito – ha difatti aggiunto il più vecchio dei fratelli Espargaro –. Che c***o… sta facendo? È normale che un pilota che ha vinto otto titoli possa passare un minuto ad aspettare un'Aprilia da seguire – si chiede poi sarcasticamente il classe '89 -? Non ti dà due secondi e ti riprende, devi sentire la sua moto tutto il tempo, non riesco a concentrarmi sulla mia linea. Sto lavorando e non posso. Ed è Marc Marquez. La mia testa non riesce a capirlo".
Nel mirino dell'infervorato Aleix Espargaro finiscono pure la Direzione Gara e la Dorna: "Non biasimo lui, ma la Direzione Gara. Può fare quello che vuole e nessuno deve dirgli come si guida, ma la gente dice: ‘Moto3'. Moto3? La MotoGP è peggio. Cosa diavolo fanno le persone di Race Direction? Ora abbiamo un sistema automatico per sanzionare quando qualcuno esce di pista, molto bene. È automatico: giro annullato. Non sono io a dire quello che serve, ma è ridicolo – ha difatti aggiunto Aleix Espargaro –. A me, ciò che sembra imbarazzante io è che bisogna sempre ricorrere a dei cambi di legge, ma perché bisogna stare in mezzo alla pista ad aspettare? Nelle prove libere del venerdì! È che rendiamo la vita difficile anche all'organizzazione, è vero che possono fare qualcosa, ma è anche colpa dei piloti se ci sono ancora problemi. E poi sono quasi sempre gli stessi, l'unica soluzione – ha infine concluso – è che tutti i piloti votino e mettano in atto il protocollo che c'è in Moto3, anche se penso che Dorna non sia molto pronta per il lavoro".
Dopo aver saputo dello sfogo del connazionale Marc Marquez ha risposto accusando di contro lo stesso Espargaro per le sue continue lamentele: "Non voglio dargli più clamore. È la natura del motociclismo. Si lamenta di tutto. Non so esattamente perché questa volta si sia lamentato. Andava piano, non voleva nemmeno cercare un ruota perché non aveva la velocità, né la moto con cui stava correndo e sapevo che non potevo migliorare molto il tempo, infatti sono rimasto 19°. L'ho visto sbracciare ma non gli ho dato importanza" ha infatti risposto il Cabronçito deluso per la prestazione offerta in questa prima giornata di prove libere sul circuito di Jerez.
L'otto volte campione del mondo ha poi voluto lanciare un'ultima frecciata ad Aleix Espargaro ricordandogli quando erano gli altri a cercare di sfruttare la sua scia: "Quando ero in quella posizione, perché sono stato davanti nel Mondiale andando forte – ha infatti ricordato Marc Marquez – e loro mi cercavano una ruota, io mi sentivo forte, non mi lamentavo, mi sentivo orgoglioso per il fatto che cercassero la mia ruota. Se hai fiducia in te stesso, o quando vai forte e stai lottando per un Mondiale, non ti interessa. Questo è il motociclismo – ha infine chiosato il pilota della Honda –, è successo e accadrà sempre".