A Shanghai la Sprint Race della discordia, i piloti di F1 non la vogliono: “Non è una cosa intelligente”
Per la terza volta consecutiva gli appassionati di Formula 1 che vorranno seguire il Gp in diretta dovranno svegliarsi presto. Perché dopo le tappe del Giappone e dell'Australia si corre in Cina, dove il circus torna a distanza di cinque anni dall'ultima volta. Ed è un ritorno non senza polemiche. Il pomo della discordia è rappresentato dalla Sprint Race, che molti non vorrebbero disputare. Ma la decisione è irrevocabile. Non è una scelta per partito preso, ma c'è un motivo preciso.
A Shanghai la prima Sprint Race del Mondiale 2024
Quello di Shanghai è stato per oltre quindici anni un appuntamento fisso in calendario. Un tracciato molto bello, che ha regalato spesso grandissime gare e momenti storici in Formula 1. Ma a causa del Covid la gara non si è disputata nelle ultime quattro stagioni. Ora si torna a correre nel circuito disegnato da Tilke in modo da assomigliare al carattere cinese ‘Shang', che significa sopra o salire ed è alla base del nome di Shanghai.
In Cina si terrà il quinto Gp del Mondiale 2024 ma anche la prima delle sei gare Sprint del campionato, e ciò porta a un format differente per il weekend di gara. La scelta di far correre la Sprint Race in un tracciato dove non si corre dal 2019 e dove una nuova generazione di piloti non è mai scesa in pista è stata aspramente criticata.
Sainz vede tanti problemi: "Non è una buona scelta"
A lamentarsi per primo è stato Carlos Sainz, che con il suo consueto garbo ha detto: "Ne abbiamo parlato con la FIA e la Formula 1. Un'ora di prove è troppo poca per questo tipo di vetture, soprattutto con i regolamenti che ci hanno imposto, con l'usura del fondo e cose del genere. Penso che non sia una buona scelta scegliere di disputare una sprint dopo quattro o cinque anni di assenza. Abbiamo anche sentito che ci sono stati dei lavori di riasfaltatura, quindi forse un Istanbul 2.0 è in programma, anche se spero di no. Forse per voi a casa sarà eccitante, ma per gli ingegneri e i piloti, a mio parere, è un rischio che non si dovrebbe correre".
Contrari alla Sprint Race di Shanghai anche i piloti della Red Bull
Sergio Perez inizialmente è stato meno tranchant: "Penso che Shanghai sia un ottimo circuito di gara e credo che sia uno dei circuiti preferiti da tutti, è semplicemente un ottimo tracciato e una pista che offre buone possibilità di sorpasso, quindi una gara sprint ha senso farla lì", ma poi ha aggiunto: "Spero solo che non ci siano problemi con la pista, tombini o altro. Per lo spettacolo, probabilmente è una cosa positiva. Ma credo che dal punto di vista della preparazione, sarà sicuramente una pista molto difficile. Non ho mai corso lì, per esempio, con la Red Bull, quindi sarà molto difficile adattarsi in una sola prova".
A gamba tesa invece il tre volte campione del mondo Max Verstappen che non ha usato molti giri di parole: "Non è bello che la Formula 1 abbia organizzato una Sprint in Cina nell'anno del suo ritorno in calendario. Sarebbe stato meglio disputare un normale weekend di gara. D'altra parte, questo rende le cose un po' più vivaci, ed è forse quello che vorrebbero vedere. Ma dal punto di vista della guida e delle prestazioni di questo sport, credo che non sia la cosa più intelligente da fare. Mi è sempre piaciuto guidare lì, quindi spero che riusciremo a partire nel migliore dei modi, sperando di non dover mettere a punto troppe cose sulla vettura".