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A Mir non è piaciuto il gioco di Marquez: “In Moto3 e Moto2 era da penalità, in MotoGP niente”

Le qualifiche del GP del Portogallo hanno regalato emozioni e il grande ritorno in pista di Marc Marquez. E con lui, anche le polemiche soprattutto da parte di Joan Mir, pilota Suzuki che si è lamentato del comportamento del campione del mondo: “Certi comportamenti sarebbero stati puniti”
A cura di Alessio Pediglieri
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Marc Marquez rientra in Portogallo e a Portimao fa registrare il terzo tempo, dal quale partirà nel Gran Premio di domenica. Dopo 9 mesi di stop forzato, il campione del mondo in carica fa di nuovo parlare di sè per il suo ritorno in pista ma anche per le polemiche che hanno seguito le prestazioni ottenute. In primis, da parte di Joan Mir che non ha utilizzato mezzi termini verso il pilota della Honda, ‘colpevole' di aver strappato il tempo sfruttando la scia della sua moto.

Per Mir non è stato corretto l'atteggiamento di Marquez in pista  durante la Q1 in cui l'Honda ha fatto registrare il suo miglior tempo, sfruttando la scia della Suzuki. Una manovra cui Marquez è già abituato da tempo ma che ha infastidito il maiorchino: "Non è bello vedersi inseguiti in quel modo, è anche pericoloso perchè si possono innescare situazioni strane. Ma non è la prima volta che lo fa e qui non si viene penalizzati. In Moto3 sarebbe stato punito". Poi, un commento invece soddisfacente sulla propria prova, grazie alla quale scatterà in nona posizione: "Ho provato a concentrarmi sulla mia gara e sui miei tempi. La moto ha un buon passo e si lavora bene, certo è che con qualche decimo in meno potevo anche scalare tante posizioni".

Marquez dal canto suo non si è tirato indietro sull'argomento, senza nascondersi davanti alle proteste del pilota della Suzuki: "E' vero, ma non l'ho seguito così da vicino come lui sostiene. Ma è motociclismo anche questo, devi saperti adattare e accettarlo: io tornavo in pista dopo 9 mesi di pausa, go cercato di imparare anche da lui, curva dopo curva come andare al meglio".

Poi, sulla propria forma fisica non al cento per cento per l'infortunio. Con un rientro più che soddisfacente: "Non sono ancora al cento per cento e questo era prevedibile ma mi sento bene. Era importante tornare a correre e domani in gara proverò a trovare il mio ritmo. Sarà fondamentale l'inizio, provare i primi giri e capire come mi sentirò in sella".

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