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A Leclerc scappa una parolaccia in conferenza poi si rende conto del guaio che ha fatto: cosa rischia

Il pilota della Ferrari commette una leggerezza mentre spiega cosa è successo quando ha corso il rischio di andarsi a schiantare con la Rossa nella curva Peraltada: “Oh… no, non voglio che mi succeda come a Max”. Può finfire sotto indagine ed essere punito come Verstappen.
A cura di Maurizio De Santis
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La parolaccia scappata in conferenza stampa, la battuta che richiama Max Verstappen e la chiacchierata con un funzionario della FIA, che gli ha chiesto conto di quella licenza dialettica, scandiscono cosa è stato il week-end di Charles Leclerc nel Gran Premio del Messico: agrodolce abbastanza da strappargli un'imprecazione col sorriso sulle labbra, col rischio di trovarsi formalmente indagato.

"Oh no… non voglio unirmi a Max!", le parole del monegasco durante le interviste del dopo gara. Il riferimento è alla sanzione inflitta al campione olandese, condannato ai servizi sociali per aver imprecato prima del Gran Premio di Singapore.

Cosa ha detto Leclerc e quando gli è sfuggita la parolaccia

Cosa ha detto di così biasimevole? Leclerc è intento a spiegare cosa è successo quando ha corso il rischio di andarsi a schiantare con la Rossa nella curva Peraltada (sia pure modificata, la struttura parabolica mette a dura prova i piloti) e gli sfugge una volgarità: "Ho avuto un sovrasterzo prima da un lato e poi dall'alto e quando ho ripreso il controllo ho pensato: cazzo… e poi per fortuna…".

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Fin qui la narrazione enfatica di quell'episodio che s'interrompe bruscamente quanto il pilota intuisce qual è il pericolo che lo attende. Dopo la conferenza stampa, infatti, ha parlato a lungo con un delegato stampa della FIA: ha chiesto scusa e s'è mostrato dispiaciuto per come s'è espresso ma adesso non sa cosa gli può accadere. Meglio, lo immagina e spera che nei suoi confronti ci sia indulgenza.

L'articolo del Codice Sportivo della FIA per il quale rischia la sanzione

Il suo commento potrebbe essere considerato una violazione dell'articolo 12.2.1k del Codice Sportivo Internazionale della federazione così da sanzionare "qualsiasi parola, azione o scritto che abbia causato danni morali o perdite alla FIA, ai suoi organi, ai suoi membri o ai suoi dirigenti e, più in generale, all'interesse del motorsport e ai valori difesi dalla FIA".

Sarà aperta un'indagine? E quando si saprà? Non è detto che arrivi subito, possibile si attenda il prossimo Gran Premio in Brasile prima che arrivi l'annuncio ufficiale. Un precedente che aiuta a orientarsi c'è, è richiama quanto accaduto ad Abu Dhabi nel 2023: Toto Wolff della Mercedes e Fred Vasseur della Ferrari vennero indagati per aver sbottato in conferenza stampa in occasione dell'appuntamento iridato di Las Vegas.

Il GP del Messico strappa un'imprecazione al monegasco

Ecco perché il terzo posto in Messico per Leclerc è qualcosa da prendere e portare a casa con addosso quella sensazione di poter essere "contento" nonostante abbia sprecato l'ennesima buona occasione. Se l'è fatto piacere, sforzandosi di trovare nei punti conquistati per il Mondiale costruttori (il gap di 29 punti dalla McLaren si può ancora colmare) una nota lieta.

Ma dentro di sé è consumato dalla delusione perché, in fondo fondo, pur consapevole di quanto fosse difficile lottare per il titolo piloti, un pensierino lo aveva fatto. Almeno, ci avrebbe provato e quest'ultimo mese e mezzo di gare (sprint comprese) gli avrebbe regalato ancora qualche stimolo.

Il saluto "freddo" a Carlos Sainz subito dopo la gara

Invece… il pilota monegasco ha visto Carlos Sainz sfilargli davanti, vincere e con quel gesto di freddezza, fatto quando si sono incrociati a fine gara, gli ha trasmesso tutto il livore per come sono andate le cose. Lo spagnolo, che a fine stagione andrà via, s'è tolto lo sfizio di salire sul gradino più alto del podio e, cosa ancora più dura da sopportare, ha tratto il massimo dal potenziale della Ferrari (aveva fatto anche la pole).

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Lui un po' mastica amaro per quell'errore commesso quando, in uscita dall'ultima curva, ha sentito il posteriore della vettura sbandare finendo nella via di fuga: è riuscito con abilità a restare in corsa ma Norris che lo passa sul più bello è stato un boccone indigesto soprattutto per com'era stato bravo a recuperare posizioni (dalla 4ª di partenza alla 2ª) approfittando del duello tra il britannico e Verstappen in curva 8.

"Stiamo lavorando molto bene ultimamente – dice Leclerc -, da alcune gare siamo tornati al livello a cui dovremmo essere. Il Mondiale Costruttori è il nostro obiettivo e continuiamo a lavorare per conquistarlo". Poi gli spacca quella parolaccia che tradisce nervosismo e amarezza, perché nelle vene gli scorre sangue e non olio.

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