Morte Kobe Bryant, l’elicottero era stato autorizzato a volare con la nebbia
Iniziano ad emergere alcune indiscrezioni sulle possibili cause dell'incidente che ha portato alla morte di Kobe Bryant e di altre otto persone sulla collina di Calabasas. Secondo quanto riporta il New York Times il pilota dell'elicottero sul quale viaggiava l'ex stella dei Los Angeles Lakers era stato autorizzato a volare in condizioni meteorologiche peggiori di quelle consentite dalle norme standard. Stando a quanto risulterebbe dalle registrazioni delle comunicazioni audio tra il pilota dell'elicottero e i controllori di volo all'aeroporto di Burbank, scrive il noto quotidiano americano, il aeromobile aveva ottenuto il permesso per volare in base alle cosiddette "Special Visual Flight Rules", ovvero le norme speciali di volo a vista. La nebbia sui cieli di Los Angeles potrebbe essere una delle cause della tragedia avvenuta sulla collina di Calabasas e sarebbe una delle piste su cui gli investigatori statunitensi starebbero lavorando per determinare le cause dell'incidente. L'altra porta a eventuali guasti meccanici dell'aeromobile.
Elicottero volava a 296 km/h al momento dello schianto
Nel corso della conferenza stampa della scorsa notte lo sceriffo della contea di Los Angeles, Alex Villanueva, ha dichiarato che le indagini potrebbero richiedere settimane. Le autorità locali hanno comunque reso noto ulteriori dettagli del tragico schianto. L'elicottero di Kobe Bryant aveva lasciato Santa Ana nella Contea di Orange, a sud di Los Angeles, poco dopo le 9 del mattino (ora locale) ma i controllori del traffico aereo avevano notato una scarsa visibilità intorno alla zona.
Poco dopo le 9.40 (sempre ora locale) l'aeromobile si è schiantato su una collina alta circa 420 metri, a Calabasas, a distanza di 48 chilometri a nord-ovest del centro di Los Angeles: quando ha colpito il suolo, l'elicottero stava volando a circa 160 nodi (296 km/h) e scendendo a una velocità di oltre 1219 metri al minuto.