La Superlega è sospesa, gli ultimi aggiornamenti. Il comunicato ufficiale è arrivato dopo che tutti e 6 i club inglesi hanno deciso di lasciare e nelle ore successive hanno deciso di gettare la spugna anche Inter, Milan e Juventus. Nel frattempo Agnelli, intervistato da Repubblica e CorSport, ha ribadito che non rassegnerà le proprie dimissioni ma soprattutto ha rivelato alla Reuters che il progetto ora è compromesso: "Senza i club inglesi la Superlega non può andare avanti". Dalla Spagna invece, Real Madrid e Barcellona ancora nessun comunicato ufficiale ma il loro statuto impedirebbe di partecipare alla Superlega. Mentre l'Atletico Madrid ha ufficialmente comunicato di essere fuori dal progetto.
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Laporta: "Barcellona nella Superlega solo dopo approvazione dei soci"
La Superlega rischia di naufragare dopo solo 48 ore dopo la sua nascita. Dei 12 club già ul Chelsea è a un passo dal ripensamento, così come il Manchester City. In Spagna c'è invece il Barcellona che inizia a tentennare: Joan Laporta ha dichiarato nella sua adesione al progetto della Super League europea che la sua firma, la più importante e decisiva per le sorti del Barça, arriverà unicamente solamente dopo che i soci membri del club approveranno tale misura.
Dopo il Chelsea anche il City verso la retromarcia in Superlega
Tsunami tra le squadre inglesi che hanno aderito alla Superlega davanti alle fortissime pressioni esterne da parte dei tifosi che male hanno digerito la scelta di creare un campionato elitario ad invito, chiuso tra club ‘fissi'. Così, dopo il Chelsea che ha già fatto intendere di star riflettendo sulla reale possibilità di ritornare sui propri passi, adesso anche il Manchester City è in dubbio. Dall'Inghilterra arrivano notizie di un possibile ripensamento entro sera
I tifosi del Chelsea in protesta, il club verso l'uscita dalla Superlega
Enorme protesta da parte dei tifosi del club di Abramovich tra i fondatori della neonata Superlega: una folla con i colori del Chelsea è scesa in strada bloccando anche il pullman su cui viaggiava la squadra diretta allo Stamford Bridge per il match contro il Brighton. E' dovuto intervenire Peter Cech per calmare gli animi e cercare di riportare la situazione alla calma. La tensione è altissima, la pressione dei tifosi che rifiutano la Superlega potrebbe avere anche ripercussioni sul futuro del Chelsea all'interno del torneo. I Blues starebbero decidendo di ritornare sui propri passi
Il Cagliari durissimo con la Superlega: “Così sì uccidono il calcio e i nostri sogni”
Anche il Cagliari fa sentire la sua voce riguardo la creazione della Superlega e lo fa con un lunghissimo messaggio. Il presidente Giulini riadatta una citazione famosa del meraviglioso libro ‘Febbre a 90' di Nick Hornby:
Il calcio ha significato troppo per me e continua a significare troppe cose. Dopo un po’ ti si mescola tutto nella testa e non riesci a capire se la vita è una merda perché il Cagliari non sta facendo bene o viceversa. Sono andato a vedere troppe partite, ho speso troppi soldi, mi sono incazzato per il Cagliari quando avrei dovuto incazzarmi per altre cose, ho preteso troppo dalla gente che amo. Ok va bene tutto… ma non lo so, forse è qualcosa che non puoi capire finché non ci sei dentro. Come fai a capire quando mancano quattro minuti alla fine e stai 3 a 2 per i tuoi avversari in una partita decisiva e ti guardi intorno e vedi tante facce stravolte, tirate per la paura, la speranza, la tensione, tutti completamente persi senza nient’altro per la testa… e poi succede qualcosa di magico, il fischio dell’arbitro e tutti che impazziscono.
Poi è stato aggiunto questo e le ultime parole sono dedicate ai tifosi, il vero motore del calcio:
Il calcio è questo, si vince e assai più spesso si perde. Ci sta. Ma senza il sogno di ogni singolo tifoso il calcio non ha senso. Non ci sono tifosi unti dal Signore, perché tutti sono accomunati da un’unica voglia immensa di sognare. Questa Terra, fiera e dignitosa, mi ha insegnato che non bisogna mai rassegnarsi e che bisogna sempre ricominciare a sognare. Puoi perdere ma non smettere di sognare fino a che quella palla continua a rotolare. Ora si vuole fermare quella palla e tutti i sogni che si porta dietro. Anche i sogni di chi fa impresa, e non finanza, di chi rischia di suo perché ha la stessa passione di un bambino che vede rotolare quel pallone. Non so se sarà la fine del calcio, di sicuro sarebbe la fine del calcio che mi ha fatto innamorare e decidere di fare pazzie. Quello che mi ha spinto a mettermi in gioco, a vivere momenti belli e meno belli, a soffrire per non riuscire a ripagare il sentimento della nostra gente, dei tanti tifosi che sognano insieme a me, a provarci sempre e comunque. Proprio loro, i tifosi… PERCHÉ SE NON CI FOSSERO LORO, A CHI FREGHEREBBE NIENTE DEL CALCIO?
Uefa in trattativa col fondo Centricus per un prestito anti-Superlega
La UEFA sta correndo ai ripari da un punto di vista economico e di fronte al ‘pacchetto' che la Superlega garantisce nelle casse dei club partecipanti, si sta organizzando per avere un appeal finanziario altrettanto appetibile. Le ultime indiscrezioni dicono che il massimo organismo del calcio europeo si starebbe confrontando con Centricus Asset Management su un pacchetto di finanziamenti da 6 miliardi di euro (circa 7,2 miliardi di dollari) per rivedere i premi Champions. L'obiettivo è fermare e rovinare i piani della Superlega.
Il tutto si starebbe sviluppando con un confronto riservato, a riflettori spenti con Centricus che ha già rifiutato di commentare le prime indiscrezioni. Stesso discorso per l'Uefa che non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione sull'argomento. Centricus sarebbe comunque la risposta finanziaria a JP Morgan che con il suo piano finanziario da 4 miliardi di euro ha già attirato su di sè molta attenzione e altrettante critiche da parte dell'Uefa e degli oppositori alla Superlega.
Centricus è in trattative con la UEFA ancor prima della nascita della Superleague europea ma adesso avrebbe accelerato il confronto: la società di investimento aveva discusso un pacchetto iniziale di circa 4,2 miliardi di euro, che è stato portato a 6 miliardi di euro a seguito della spaccatura dei 12 club e la nascita del nuovo torneo continentale
Un tribunale di Madrid impedisce a Fifa e Uefa sanzioni contro i club della Superlega
Continua anche il botta e risposta a carte bollate tra Superleague e le altre realtà calcistiche che si stanno opponendo. Nella giornata di martedì 18 aprile, un tribunale spagnolo ha vietato a FIFA, UEFA, Laliga e alle Federazioni di calcio di adottare qualsiasi provvedimento che "proibisca, restringa, limiti o condiziona in qualsiasi modo, direttamente o indirettamente" l' avvio in corso della Superlega europea.
Di fatto, si legge nella decisione del tribunale, si vieta di "prendere qualsiasi provvedimento sanzionatorio o disciplinare nei confronti dei club che aderiscono alla nuova competizione, né nei confronti dei giocatori. Il divieto si estende anche ai "membri associati, confederazioni, club licenziatari o leghe nazionali o nazionali".
Oltre a ciò, il tribunale di Madrid pone anche il veto all'esclusione dei club che promuovono la Superleague "da qualsiasi competizione internazionale o nazionale per club a cui hanno partecipato regolarmente", come ad esempio la Champions League, ancora in corso. Dalla attale edizione si starebbe valutando l'eliminazione d'ufficio di Real Madrid, Manchester City e Chelsea, tra le 12 società fondatrici oramai in evidente disaccordo con Uefa e Fifa e semifinaliste della manifestazione patrocinata dall'Uefa. Il veto ricade però anche su eventuali ripercussioni verso gli stessi giocatori che le Federazioni hanno minacciato di escludere dalle Nazionali e dai tornei che riguardano le selezioni, Europei e Mondiali.
L'annuncio ufficiale di Bayern Monaco e PSG: "No alla Superlega"
Bayern Monaco e PSG spazzano via gli ultimi dubbi sulla loro partecipazione alla neonata Superlega. La nota ufficiale del club bavarese e le dichiarazioni di Al Khelaifi dicono la stessa cosa: no al progetto fuori dall'UEFA e massimo sostegno alla Champions League.
Juventus, Inter e Milan non possono essere escluse da Serie A e coppe
Cosa succederà ai 12 club fondatori della Superlega nel caso lo scontro con l'Uefa dovesse arrivare al punto di rottura? È la domanda più ricorrente di questi giorni, nel contesto di uno scenario dubbio: da una parte l'Uefa e le minacce di sanzioni pesanti, come l'esclusione da campionati e coppe, dall'altra la serenità dei club della Superlega che si sono già preparati a rispondere sul piano legale per le proprie azioni. Il chiarimento di un esperto di diritto sportivo: cosa dicono le regole.
La Roma dice no alla Superlega: "Al fianco di Uefa e Serie A"
La Roma non è stata inclusa tra i club fondatori della Superlega, ma Florentino Perez ha detto che i giallorossi(come il Napoli) potrebbero partecipare al torneo. Ma lo stesso club si depenna però dall'elenco dei possibili partecipanti giurando fedeltà alla FIGC, alla Serie A, all'ECA e alla UEFA, questo il comunicato:
L’AS Roma è fortemente contraria a questo modello “chiuso”, perché totalmente in contrasto con lo spirito del gioco che tutti noi amiamo. Certe cose sono più importanti del denaro e noi restiamo assolutamente impegnati nel calcio italiano e nelle competizioni europee aperte a tutti. Non vediamo l’ora di continuare a lavorare con la Lega Serie A, la Federazione Italiana, l’ECA e l’UEFA per far crescere e sviluppare il gioco del calcio in Italia e in tutto il mondo. I tifosi e un calcio accessibile a tutti sono al centro del nostro sport e questo non deve essere mai dimenticato.
La Superlega vista da Mihajlovic: "È una cosa brutta: Juve, Inter e Milan si giochino loro campionato"
Anche Sinisa Mihajlovic si unisce al coro dei no alla Superlega. Nell'appuntamento con la stampa alla vigilia di Bologna-Torino, il mister serbo si è detto contrario all'idea di un nuovo torneo elitario: "Secondo me è una cosa brutta, non la condivido, perché toglie la possibilità alle piccole di battere le grandi". A detta dell'ex centrocampista, la Superlega aumenterà il gap tra le società più ricche del continente e quelle "piccole". Per questo Miha ha invitato Juve, Inter e Milan ad andarsi a giocare il loro campionato: "Il Leicester non potrà mai rivincere scudetto, il suo percorso senza le big non avrebbe lo stesso fascino. Non facciamo i falsi moralisti: sicuramente la SuperLega è una questione di soldi, tutti questi club sono indebitati. Se piace vincere facile vadano a farsi il loro campionato. Ma penso che i tifosi non condividano e io neppure".
Le squadre partecipanti alla Superlega
Le squadre che hanno fondato la Superlega sono dodici: tre italiane, tre spagnole e sei inglesi, che ovviamente fanno la parte del leone, dovranno aggiungersene altre otto – tre come membri fondatori, mentre cinque varieranno di volta in volta. Questo è l'elenco delle squadre che hanno sottoscritto un patto per giocare per ventitré anni la Superlega. Ancora non si sa quando si disputerà la prima edizione.
Le 12 squadre che partecipano alla Superlega
- Arsenal
- Atletico Madrid
- Barcellona
- Chelsea
- Inter
- Juventus
- Liverpool
- Manchester City
- Manchester United
- Milan
- Real Madrid
- Tottenham
De Zerbi contro la Superlega: "Non vorrei giocare Milan-Sassuolo"
Roberto De Zerbi ha mostrato nella conferenza stampa della vigilia di Milan – Sassuolo tutto il suo disappunto per la nascita della Superlega, il progetto che sta per stravolgere in modo totale il mondo del calcio:
Sono molto arrabbiato perché domenica è stato fatto un colpo di stato! Questo episodio equivale un colpo di stato nel calcio. Questa è una cosa che mi urta i nervi. Qui è come se mi avessero detto, ai tempi dell'oratorio, il pallone è mio, l'ho portato io e gioco io. Non mi interessa se tutte queste squadre sono indebitate. Io sono orgoglioso di far parte del Sassuolo. Non è che perché hanno fatto disastri, perché queste società sono gestite da potenti, prepotenti, debbano poi farla pagare alla piccola società che fa le cose fatte per bene.
Credo sia arrivato il momento anche di esporsi. Io domani non avrei piacere a giocare la partita perché il Milan fa parte di queste tre squadre e l'ho detto ai giocatori e a Carnevali. Se Carnevali mi obbligherà ad andare chiaramente ci vado. Ma sono rimasto male.
Andrea Pirlo apre alla Superlega europea di calcio
"È uno sviluppo per il futuro del calcio", ha dichiarato Andrea Pirlo a margine della conferenza stampa che precede la partita contro il Parma. L'allenatore della Juventus ha poi svelato che Agnelli ha parlato del progetto Superlega questa mattina alla squadra.
Il nuovo comunicato della Premier League: "14 club respingono con forza la Superlega"
È andata in scena oggi oltremanica la riunione dei club della Premier League. 14 le società presenti, senza quelle che hanno aderito nelle vesti di club fondatori alla Superlega. Un'iniziativa tutt'altro che gradita a tutte le altre squadre che hanno ribadito oggi il proprio no al nuovo format continentale, in maniera perentoria e decisa: "I 14 club presenti alla riunione hanno respinto all'unanimità e con forza i piani per la competizione. La Premier League sta valutando tutte le azioni disponibili per impedirle di progredire, oltre a tenere conto degli Azionisti coinvolti secondo le sue regole. La Lega continuerà a lavorare con le principali parti interessate, inclusi gruppi di tifosi, governo, UEFA, FA, EFL, PFA e LMA per proteggere i migliori interessi del gioco e invitare i club coinvolti nella competizione proposta a cessare immediatamente il loro coinvolgimento".
L'Uefa ribadisce il no alla Superlega: "Approvata all'unanimità condanna del progetto"
L'Uefa va avanti per la sua strada e ribadisce in maniera perentoria il suo no alla Superlega. Le dichiarazioni del patron del massimo organo calcistico continentale nella giornata di ieri hanno trovato conferma, nel Congresso odierno che si è tenuto a Montreaux in Svizzera. Le 55 federazioni aderenti all'Uefa in chiusura dei lavori hanno approvato all'unanimità una dichiarazione di condanna della Superlega. Il patron Ceferin ha ribadito: "Noi siamo il calcio europeo, loro no. Qualunque cosa accada, il calcio porterà gioia ed emozione alle persone. Il calcio non è avidità, il calcio è passione".
Ranieri: "La Superlega? La prima cosa che ho pensato è stato il mio Leicester"
Da quando si parla di Superlega i ‘difensori' del calcio tradizionale citano le grandi favole del calcio, su tutte quella del Leicester. E nella conferenza stampa della vigilia di Crotone-Sampdoria il tecnico blucerchiato Claudio Ranieri ha parlato della Superlega e amaramente ha detto:
Leggendo quello che vogliono fare alcuni club europei, la prima cosa che mi è venuta in mente è l'impresa del mio Leicester. Il bello del calcio sta proprio nella possibilità del più piccolo di poter competere con i più grandi.
La posizione di Andrea Pirlo sulla Super League: "È uno sviluppo per il futuro del calcio".
Nel corso della conferenza stampa di presentazione di Juventus-Parma Andrea Pirlo ha parlato anche della Super League: "È uno sviluppo per il futuro del calcio. Ci sono stati tanti cambiamenti nella storia del calcio, è una novità e non sono io la persona adatta a spiegarvi questa cosa. C’è il presidente in prima linea e spetta a lui parlarne".
De Laurentiis smentisce i contatti per la Superlega: "JP chi? La scorsa notte dormivo"
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rotto il silenzio sull'argomento Superlega. Dopo le voci delle scorse ore relative ai presunti contatti con esponenti di JP Morgan, il gruppo bancario che dovrebbe finanziare il nuovo format continentale, il numero uno azzurro attraverso Twitter ha chiarito, non senza un pizzico di ironia: "JP chi… la scorsa notte dormivo". Dunque per ora il club partenopeo mantiene una posizione attendista in merito alla Superlega, al contrario di molti suoi colleghi (in primis Cairo patron del Torino), che ha puntato il dito contro Marotta e Agnelli.
Guardiola contro Superlega e Uefa: "Non è sport se non c'è relazione tra impegno e successo"
Nonostante sia allenatore del Manchester City, una delle 12 squadre fondatrici della Superlega, il tecnico Pep Guardiola ha usato toni molto duri nei confronti della Superlega, ma anche della Uefa. "Non è sport se non importa se perdi", ha dichiarato in relazione alla Superlega di calcio. Ha poi imputato la Uefa di pensare principalmente ai suoi interessi, prendendo a prestito l'esempio dell'infortunio di Lewandowski in nazionale e della conseguente impossibilità di giocare nella sfida tra Bayern e Psg in Champions.
In corso vertice di Premier League senza le 6 squadre inglesi della Superlega
Dopo le 12 è iniziata la riunione della Premier League. Al vertice partecipano 14 squadre, esclusi dunque i 6 club che partecipano alla Superlega: Manchester City, Manchester United, Tottenham, Arsenal, Chelsea, Liverpool.
Superlega, il tweet emblematico del Torino: "Il calcio è vivere emozioni"
Anche il Torino si aggiunge alla lista di squadre di Serie A che dicono no alla Superlega: con un tweet emblematico la squadra granata ha espresso la propria posizione.
Come funzionerà la Superlega di calcio: partite più corte e arbitro con microfono
Nella lunga intervista rilasciata questa notte alla TV spagnola, Florentino Perez ha svelato alcune novità che potrebbero caratterizzare la Superlega. Tra queste delle modifiche ai tempi delle partite, che potrebbero essere più corte, e un microfono esterno che permetterà agli arbitri di comunicare le proprie decisioni in campo.
"Vinciamo noi da 80 anni", la frase di Agnelli che ha infuocato la riunione di Serie A
Durante la riunione di Lega Serie A tenutasi ieri pomeriggio non è mancata la tensione: in particolare, i toni si sarebbero alzati a causa della reazione di Andrea Agnelli a una delle affermazioni emerse in assemblea. Uno dei presidenti delle 17 società avrebbe affermato che "Con 350 milioni di euro l'anno, a vincere lo scudetto saranno sempre Inter, Juventus o Milan". "Lo vinciamo noi da 80 anni", avrebbe risposto il presidente della Juventus e vicepresidente della Superlega.
Real Madrid, Toni Kroos: "Non spetta a noi giocatori decidere"
Interrogato sul nuovo progetto della Superlega, che coinvolge anche la sua squadra, il centrocampista Toni Kroos ha rilasciato delle dichiarazioni a "Sport 1″: Purtroppo non spetta a noi giocatori decidere, siamo burattini di Uefa e Fifa".
Ballardini (Genoa) contro la Superlega: "Per me il calcio è popolare"
"Per me il calcio è popolare". Così l'allenatore del Genoa Ballardini, in relazione alla nuova Superlega, nell'intervista che precede la partita contro il Benevento.
Al-Khelaifi e Rummenigge nuovi rappresentanti dell'ECA dopo le dimissioni di Agnelli
La Uefa ha fatto sapere che Nasser Al-Khelaifi (Paris Saint-Germain) e Karl-Heinz Rummenigge (Bayern Monaco) sono stati nominati come rappresentanti dell'ECA fino al 2024. Una nomina resa necessaria dopo le dimissioni di Andrea Agnelli che alla presidente dell'associazione dei club europei.
La nota di Dowing Street dopo l'annuncio della Superlega: "Il Governo non starà a guardare"
La Superlega ha creato attriti anche a livello politico. Boris Johnson, primo ministro inglese, dopo aver tenuto una riunione con i funzionari della FA e della Premier League, nonché i rappresentanti dei gruppi di tifosi, per discutere la posizione del governo sulla nuova competizione europea, ha preso una ferma decisione. Il primo ministro sarebbe pronto ad impugnare alcune misure che includono il ricorso alle leggi sulla concorrenza per ritirare il supporto ufficiale alle squadre coinvolte. "Il Governo non starà a guardare una piccola manciata di proprietari – fanno sapere da Downing Street – Valutiamo ogni possibilità per garantire che queste proposte siano fermate".
Uno dei 12 club fondatori sta valutando di lasciare la Superlega
Prime crepe nel fronte della Superlega. Dall'Inghilterra arrivano conferme su un possibile dietrofront di uno dei 12 club fondatori della Super League. Sarebbe uno dei sei club inglesi, il fronte più ampio all'interno della nuova lega, guidato da Manchester United e Liverpool come club fautori della scissione dalla Uefa. L'enorme movimento di dissenso che la creazione della Superlega ha innescato in Inghilterra sta portando a serie valutazioni su un passo indietro.
Gabriele Gravina eletto nel Comitato Esecutivo UEFA
Importante elezione per il presidente della FIGC Gabriele Gravina come membro del Comitato Esecutivo UEFA con 53 voti. Il numero uno del calcio italiano è stato il più votato. Questi sono tutti gli eletti per i prossimi quattro anni: Zbigniew Boniek, Alexander Dyukov, David Gill, Gabriele Gravina, Rainer Koch, Karl-Erik Nilsson, Just Spee e Servet Yardımcı.
Tebas attacca Florentino Perez: "La Super League non è la soluzione ai problemi del calcio"
Il presidente della Liga spagnola Javier Tebas, attaccando il numero uno del Real Madrid, tra i principali promotori del progetto Superlega: "Già a dicembre 2020 dicevo che Florentino Peréz era molto confuso, ora è completamente perso. Il calcio non è rovinato come dice lui, né la Superlega, che è uno dei problemi, può essere la soluzione".