Diego Armando Maradona è morto mercoledì 25 novembre 2020, a 60 anni. Chiusa la veglia funebre alla Casa Rosada di Buenos Aires e spostato il feretro di Diego in un cimitero privato a 35 chilometri da Buenos Aires. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha annunciato che lo Stadio San Paolo cambierà nome e diventerà Stadio Diego Armando Maradona.
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Attese un milione di persone alla Casa Rosada per l'omaggio a Diego
Le spoglie di Diego Armando Maradona sono alla Casa Rosada, il palazzo presidenziale argentino, dove è stata allestita la camera ardente per la veglia funebre che dovrebbe iniziare alle 6 del mattino (ora argentina) di questo giovedì e dovrebbe terminare nel pomeriggio, ma considerata la fiumana di gente che è già in fila per omaggiare il campione è prevedibile che la veglia duri molto più a lungo. Sono attese, pare, addirittura un milione di persone.
Effettuata l'autopsia sul corpo di Maradona
Sul corpo di Maradona è stata subito effettuata l'autopsia preliminare. L'esame ha stabilito che il Pibe de Oro è morto per un'insufficienza cardiaca acuta evidenziata in un ‘paziente con miocardiopatia dilatativa'. L'esame autoptico è stato eseguito nella serata di mercoledì 25 novembre, poche ore dopo la morte, nell'ospedale di San Fernando. I sei medici, incluso il perito della famiglia, hanno riscontrato che l'insufficienza cardiaca ha provocato ‘un edema polmonare acuto'. Per ottenere il risultato definitivo bisognerà attendere l'esito degli esami tossicologici, che servono per far capire se Maradona aveva assunto farmaci, sostanze stupefacenti o alcol.
Il toccante omaggio del presidente Macron per Maradona: "Prima c'era un Pelé, ora c'è un Dio Diego"
Se il ricordo del presidente dell'Argentina Alberto Fernandez era scontato e quello del Premier italiano Giuseppe Conte era prevedibile non era probabilmente immagine il lunghissimo messaggio di cordoglio che ha voluto dedicare a Diego il presidente della Repubblica francese che ha scritto:
La mano di Dio aveva messo sulla terra un genio del calcio. Ce l'ha appena ripreso, con un dribbling imprevisto che ha ingannato tutte le nostre difese. Voleva, con questo gesto, chiudere il dibattito del secolo: Diego Maradona è il più grande calciatore di tutti i tempi? Le lacrime di milioni di orfani rispondono oggi con prove dolorose.
Nato in un sobborgo povero di Buenos Aires, Diego Armando Maradona fa sognare la sua famiglia e il suo quartiere con i suoi passaggi alle gambe che presto crocifiggeranno i migliori difensori europei. Il Boca Juniors ei leggendari derby lo rivelano nel calcio mondiale. È stato il Barcellona a portare a casa il diamante, credendo di aver finalmente trovato il successore di Johan Cruyff per dominare ancora una volta il calcio europeo.
Ma fu a Napoli che Diego divenne Maradona. Nel sud Italia, il pibe de oro riscopre l'eccessività degli stadi sudamericani, il fervore irrazionale dei tifosi e porta il Napoli sulla via dello scudetto, sui tetti d'Europa. Il mezzogiorno ha la sua rivincita sulla storia ed è solo il rinforzo di Platini che vedrà la Juventus ancora una volta in parità con i suoi storici rivali.
Macron, che è un appassionato di calcio e lo si ricorda sugli spalti della finale dei Mondiali 2018 Francia-Croazia, cita il gol del secolo e compara ma in modo unico Pelé e Maradona, che definisce un Dio del calcio.
Giocatore sontuoso e imprevedibile, il calcio di Maradona non ha niente da dire al riguardo. Con un'ispirazione sempre rinnovata, inventava costantemente gesti e colpi da altrove. Ballerino di ramponi, non proprio un atleta, più un artista, incarnava la magia del gioco.
Ma doveva ancora scrivere la storia di un paese devastato dalla dittatura e dalla sconfitta militare. Questa resurrezione è avvenuta nel 1986, nella partita più geopolitica della storia del calcio, un quarto di finale di Coppa del Mondo contro l'Inghilterra di Margaret Thatcher. Il 22 giugno 1986, a Città del Messico, ha segnato il suo primo gol con Dio per un compagno di squadra. Il miracolo è contestato, ma l'arbitro non vede nulla: il senso di frastuono di Maradona strappa il punto. Segue poi "il gol del secolo", che richiama gli spiriti dei più grandi dribblatori del calcio: Garrincha, Kopa, Pelé uniti in una sola azione. Oltre i 50 metri, in una gara strabiliante, ha superato metà della squadra inglese, dribblato il portiere Shilton prima di mandare la palla in rete e Albiceleste negli ultimi quattro del Mondiale. Nella stessa partita, dio e diavolo, ha segnato i due gol più famosi della storia del calcio. C'era un re Pelé, ora c'è un Dio Diego.
Con la stessa grazia, la stessa superba insolenza, si avvicina alla finale che segna con il gesto più bello del calcio: il passaggio decisivo, il gol del numero 10. Quando alza il trofeo si crea un mito. nato: l'enfant terrible è diventato il miglior giocatore del mondo. E il Mondiale torna in Argentina: questa volta tocca al popolo, non ai generali.
E le ultime righe che il presidente Macron ha voluto dedicare al campione argentino sono davvero meravigliose:
Questo gusto di gente, Diego Maradona lo vivrà anche fuori dal campo. Ma le sue spedizioni a Fidel Castro e Hugo Chavez avranno il sapore di un'amara sconfitta. È sui campi che Maradona ha fatto la rivoluzione.
Il Presidente della Repubblica saluta questo indiscusso dominatore del pallone tondo che i francesi hanno tanto amato. A tutti coloro che hanno risparmiato la paghetta per completare finalmente l'album Panini Mexico 1986 con la sua figurina, a tutti coloro che hanno cercato di negoziare con il loro compagno per battezzare il figlio Diego, ai suoi connazionali argentini, ai napoletani che hanno disegnato affreschi degni di Diego Riveira nella sua effige, a tutti gli amanti del calcio, il Presidente della Repubblica rivolge le sue più sentite condoglianze. Diego resta.
Roberto Baggio ricorda Maradona: "Quello che ha fatto rimarrà nei secoli"
Roberto Baggio e Diego Armando Maradona sono due campionissimi, molto amati dai tifosi, e tra loro erano legati da affetto sincero. Così è stato fin da quando il Pibe de Oro lo elesse come suo erede, e hanno avuto sempre un bel rapporto d'amicizia. Baggio non ha profili social e parlando all'ANSA ha voluto rendere omaggio all'argentino:
La vita di ognuno di noi è come una tela che cosa possiamo dipingerci sopra? Diego Armando Maradona ha dipinto grande calcio. Così come al Louvre possiamo ammirare nei secoli la Gioconda di Leonardo, le generazioni future ammireranno quanto Diego ha saputo dipingere con il suo calcio.Questo rimarrà nei secoli a venire e questo determina la grandezza di un uomo. Ricordo ancora la semifinale del mondiale del 1990, così come le molte volte che l'ho incontrato in campo. Buon viaggio Diego e non dimenticarti di portare il pallone nel viaggio della luce tranquilla dell'eternità.
Zidane: "Sono triste per Diego. Vedere Maradona era uno spettacolo"
Si trovava in Italia Zinedine Zidane quando ha appreso della morte di Diego Armando Maradona, era a Milano dove il suo Real Madrid ha sconfitto 2-0 l'Inter. Zizou dopo la partita ai microfoni di Sky ha omaggiato l'argentino dicendo delle splendide parole:
La morte di Diego è una notizia triste, dispiace per lui, la famiglia. Commentare questa notizia è difficile, triste per tutto il mondo, va al di là del calcio. Ricordo Diego nell'86', avevo quattordici, il mio idolo era un altro, ma lui era un idolo vero per tutti. Uno spettacolo vederlo giocare.
Maradona è morto per arresto cardiaco, le news in diretta e le reazioni del mondo del calcio
Il mondo piange la scomparsa di Diego Armando Maradona, morto all'età di 60 anni per un arresto cardiaco. La notizia ha sconvolto tutti ed è uscita ampiamente al di fuori del mondo del calcio. Perché il Pibe de Oro era un campione unico, ha fatto cose mai viste su un campo di calcio e sta ricevendo omaggi da ogni angolo del mondo, li sta ricevendo da campioni di ieri e di oggi, anche da chi non lo ha vissuto o non ha avuto modo di conoscerlo. Napoli gli intitolerà lo stadio San Paolo, e ha proclamato il lutto cittadino, l'Argentina ha proclamato tre giorni di lutto cittadino e lo onorerà come si fa solitamente solo per i capi di stato. Anche Papa Francesco lo ha ricordato.
Il ricordo di Maradona a Napoli e la proposta di intitolargli lo stadio
I cittadini napoletani hanno omaggiato e ricordato Diego Armando Maradona già nella serata di ieri, quando in molti si sono riversati in strada per commemorarlo, o hanno intonato canzoni in coro dai balconi delle case. Lo stadio San Paolo è rimasto illuminato tutta la notte in onore del Pibe de Oro, che proprio a Napoli è diventato il più grande campione di tutti i tempi. Nella serata di ieri, il Comune di Napoli nella figura del sindaco Luigi de Magistris ha avanzato la proposta di intitolargli lo stadio San Paolo, che quindi cambierebbe nome in Stadio Diego Armando Maradona.
La camera ardente e i funerali
La salma di Diego Maradona si trova già alla Casa Rosada, il palazzo presidenziale argentino: moltissimi i cittadini in fila per dare l'ultimo saluto al Pibe de Oro. I funerali del calciatore si terranno nei prossimi giorni, mentre la veglia funebre è in programma già oggi.
Mondo del calcio in lutto
Da Pelè a Roberto Baggio, passando per Messi e Cristiano Ronaldo, sono tanti i campioni del calcio e dello sport che hanno omaggiato Diego Armando Maradona, dedicandogli un ultimo saluto. Ma la commemorazione del Pibe de Oro va oltre il mondo dello sport e abbraccia la politica, il mondo dello spettacolo e la società civile.