Diego Armando Maradona è morto mercoledì 25 novembre 2020. Il campione argentino nella giornata di giovedì è stato onorato. A Buenos Aires è stata allestita la camera ardente. Quasi un milione di persone gli hanno fatto visita. Poi il feretro è stato trasportato al cimitero di Bella Vista, dove Diego riposerà vicino ai genitori. D10S è stato avvolto nella bandiera argentina. Purtroppo sono spuntati due selfie di addetti delle pompe funebri che hanno fatto con la salma di Maradona. I due uomini che hanno scattato quei selfie sono stati entrambi licenziati. E ora sta per iniziare la disputa sull'eredità dell'argentino. La Lega di Serie A ha ufficializzato che omaggerà Diego nel prossimo turno di campionato, non solo con il minuto di raccoglimento. "Diego si è lasciato andare, era stanco di vivere da un pezzo", ha intanto dichiarato Stefano Ceci: amico e agente del 'Diez'.
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- La Lega Serie A annuncia il ricordo di Diego Armando Maradona 27 Novembre
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Bruno Conti porterà una corona di fiori sotto il murales di Diego
Domenica prossima, prima del match del San Paolo, la Roma potrebbe rendere omaggio a Maradona con un gesto davvero simbolico. Secondo le ultime indiscrezioni, il club capitolino sarebbe intenzionato a mandare una propria delegazione ai quartieri spagnoli, per deporre una corona di fiori sotto al murales dedicato a Maradona. A capo di questo gruppo giallorosso ci sarà probabilmente Bruno Conti: bandiera della Roma, che con il Pibe de Oro aveva stretto una forte amicizia.
La procura indaga sulla telefonata al pronto soccorso del medico di Maradona
Tra il materiale che la procura di San Isidro ha raccolto, per far luce sulla morte di Diego Armando Maradona, c'è anche l'audio della telefonata fatta al pronto soccorso dal medico del ‘Diez', Leopoldo Luque, durante l'attacco cardiaco che ha colpito l'ex capitano dell'Argentina e del Napoli. Dopo l'accusa lanciata dal legale di Maradona, che ha parlato anche di presunti ritardi dell'ambulanza, la registrazione potrebbe dunque aiutare gli inquirenti a far chiarezza e a scoprire eventuali e drammatiche negligenze dei soccorsi.
L'omaggio del PSG a Maradona fa infuriare i tifosi del 'Diez'
A margine della sfida giocata con il Lipsia in Champions League, l'intera rosa del Paris Saint-Germain ha celebrato il mito di Maradona posando dietro una bandiera e una maglia dell'Argentina. Una fotografia che non è però piaciuta ai tifosi di Diego, per il volto sorridente di Mauro Icardi: posizionato in prima fila di fianco a Di Maria e Paredes.
Maradona, l'incredibile tributo del celebre grattacielo di Dubai
Dopo l'omaggio dell'hotel indiano dove Diego trascorse un paio di notte nel 2017, che ha fatto della sua ex suite un mausoleo, anche il celebre grattacielo Burj Khalifa di Dubai ha voluto celebrare la figura di Maradona con un'iniziativa davvero indimenticabile. Sulla facciata dell'edificio, che con i suoi 828 metri è il più alto al mondo, sono state infatti proiettate alcune immagini del ‘Diez' in azione con la maglia dell'Argentina.
Il presidente Malagò: "Ho un ricordo struggente di Maradona"
A poche ore dal messaggio di dolore postato sul suo profilo Twitter, Giovanni Malagò ha nuovamente speso parole d'affetto per Diego Armando Maradona: "Era un fenomeno assoluto in campo, un uomo fragile ma generosissimo fuori che mi lascia un ricordo personale struggente – ha dichiarato il presidente del CONI al ‘Corriere della Sera' – Ogni lunedì, quando era al Napoli, Diego veniva all’Istituto di Scienza dello Sport del Coni a fare fisioterapia con quel genio del professor Dal Monte che lo convinse a giocare a calcetto con noi al Circolo Aniene. E lui venne, regolarmente, divertendosi come un bambino sui campetti di terra battuta del Lungotevere. Nessun altro campione avrebbe mai fatto una cosa del genere".
Cristiana Sinagra e la storia d'amore con Diego: "È stata una grande passione"
Dopo il suo toccante post sui social network, con il quale ha pianto la sua morte, Cristiana Sinagra è tornata a parlare e a raccontare la sua storia d'amore con Diego Armando Maradona: "Il nostro legame nacque in maniera lenta e la sensazione fu quella di sentirmi cullata verso l’infinito – ha spiegato al ‘Corriere della Sera' – Ci ritrovammo insieme quasi senza accorgercene. È stata una grande passione, un legame forte nato piano piano. Con lui ho visto la luna e le stelle. Tante cose dette e scritte su di noi non sono però vere. Fui io ad allontanarmi, quando capii che aveva attorno troppe persone che ci ostacolavano".
I tifosi vogliono il volto di Maradona sulla banconota da 10 pesos
Le iniziative per rendere omaggio alla figura di Diego Armando Maradona continuano in maniera incessante. L'ultima arriva dai social network, dove un gruppo di tifosi argentini ha rilanciato un'idea suggestiva: mettere il volto del ‘Diez' sulla banconota da dieci pesos. Una trovata suggestiva, accompagnata anche da un ‘layout grafico', che in realtà era già stata lanciata nel 2011 dall'economista argentino Guido Sandleris. Attualmente a capo della banca centrale argentina, Sandleris potrebbe dunque dar vita al suo vecchio progetto per accontentare i tifosi ma soprattutto per celebrare il mito del Pibe de Oro.
La procura di San Isidro ha aperto un'indagine sulla morte di Diego
La morte di Maradona è arrivata all'improvviso e in maniera totalmente inaspettata. Dopo l'operazione alla testa, il Pibe de Oro sembrava infatti essersi ripreso e nulla faceva presagire il dramma che si è poi consumato nei giorni successivi all'intervento. Per capire meglio come sono andate le cose e per far luce su alcuni aspetti ancora oscuri del decesso di Maradona, la procura di San Isidro si è dunque messa già al lavoro con un'indagine che, nei prossimi giorni, dovrebbe chiarire tutti i dubbi.
Lo struggente ricordo della figlia Dalma: "Mi manchi già papà"
Le lacrime versate da tutti i tifosi, sono le stesse che in queste drammatiche ore stanno piangendo i familiari di Maradona. Dalma, la primogenita di Diego, ha tentato di spiegare il suo dolore attraverso parole dolci e una fotografia struggente, nella quale si vede lei da piccola infilare un fiore nel calzettone del padre: "Ti amerò e ti difenderò tutta la vita. Mi manchi già papà. Ho messo insieme i miei pezzi e non riesco a immaginare come sarà la mia vita senza di te. Ti porto le margherite per decorare i tuoi calzini da giocatore e per favore guardami di nuovo con quell'amore che vedi nella foto! Ti amerò per sempre".
Pirlo: "Maradona è stato il Dio del calcio e rimarrà per sempre nella storia"
Il club campione d'Italia ha voluto ricordare la figura di Diego Armando Maradona. Lo ha fatto subito dopo la triste notizia della sua morte e anche poche ore fa, grazie alle parole di Andrea Pirlo durante l'intervista concessa a Juventus TV: "Maradona è stato l'idolo di tutti noi ragazzi che volevamo giocare a calcio, è stato il Dio del calcio – ha spiegato l'allenatore bianconero – Il primo ricordo è quello del Mondiale del 1986, mi ricordo che in giardino provavo a fare quello che aveva fatto lui in occasione del gol all'Inghilterra saltando tutti. Ricordo indelebile di un giocatore unico che rimarrà per sempre nella storia del calcio. Ho avuto modo di incontrarlo qualche volta e ho anche avuto modo di farmi scattare una foto insieme a lui, sono felice di poter conservarla nel mio rullino".
George Weah: "Abbiamo perso una leggenda e un'icona"
Anche George Weah ha voluto unirsi al cordoglio di tutto il mondo per la scomparsa di Diego Armando Maradona. L'ex attaccante del Milan, oggi presidente della Liberia, ha infatti lasciato un personale omaggio al ‘Diez' sul suo profilo Twitter: "Abbiamo perso una leggenda e un'icona. Questo è un giorno molto triste per il mondo del calcio. A nome del governo e del popolo della Liberia e a mio nome, desidero porgere le più sentite condoglianze alla famiglia, al popolo argentino e a tutti gli amanti del bellissimo gioco del calcio per la morte del grande Diego Maradona. La sua straordinaria storia di ragazzo che si è liberato dal giogo della povertà e ha usato la sua maestria nel calcio per portare gioia, ha ispirato milioni di persone. Possa la sua anima riposare in una pace perpetua".
Le lacrime del 'Cholo' Simeone: "La sua morte ha causato un enorme dolore"
Anche lui scioccato dalla scomparsa di Maradona, Diego Simeone ha voluto ricordare il Pibe de Oro con parole toccanti e con un suggestivo post sul suo profilo Instagram: "Ho avuto la fortuna di poter giocare con lui. Sapeva sempre tutto, gli chiedevi la formazione di qualsiasi squadra e lui conosceva tutti i calciatori. Quando avevamo 8-9 anni, Maradona giocava già nella prima divisione argentina, volevamo tutti essere come lui – ha spiegato Simeone in conferenza stampa – La sua perdita ha causato un enorme dolore ad un paese che si identifica con un uomo che ha regalato grandi emozioni".
Maradona, il suggestivo minuto di silenzio deciso dalla federazione francese
La morte di Diego Armando Maradona ha toccato anche la Francia e tutti gli appassionati che seguono Ligue 1 e Ligue 2. Per celebrare il mito del ‘Diez', la federazione francese ha così deciso di dedicare a Maradona una commemorazione davvero speciale e suggestiva. In occasione delle partite di questo weekend, i giocatori dei due massimi campionati d'oltralpe entreranno infatti in campo sulle note di una musica che ricorderà el Pibe de Oro e si disporranno sul terreno di gioco formando una grande M durante il minuto di silenzio.
Totti: "Maradona è ancora qui con noi. Impossibile imitarlo"
Francesco Totti e Diego Armando Maradona avevano un rapporto eccellente. Totti era un ragazzino quando Diego giocava in Serie A e pur tifando Roma non poteva non ammirare l'argentino, che aveva una predilezione per l'ex numero 10 della Roma. Quando si sono incontrati in passato si percepiva un bel legame tra i due. Totti quando Maradona è mancato ha effettuato un bel post su Instagram e lo ha voluto omaggiare. A due giorni dalla scomparsa del campione sudamericano parlando a ‘Verissimo' ha detto parole struggenti:
Lui è ancora qui con noi. Le emozioni che ci ha lasciato sono irripetibili. Avevo un bellissimo rapporto con Diego. Fuori dal terreno di gioco era una persona straordinaria mentre in campo era il calcio, era inimitabile. Neanche alla Playstation si può copiare quello che faceva lui. Lo voglio ricordare così, è come se non fosse mai morto, rimarrà qui sulla terra perché era diverso da tutti gli altri.
Poi c'è stato spazio per un ricordo personale: "Quando ho smesso di giocare Maradona è stato il primo a chiamarmi per darmi sostegno e per dirmi di stare tranquillo. È stato un gesto che porterò sempre con me".
Il manager di Maradona: "Diego era stanco di vivere"
Diego era stanco di vivere. Stefano Ceci, amico e agente di Maradona, ha parlato a Radio Kiss Kiss e con grande dispiacere ha rilasciato alcune dichiarazioni sul campione eterno che è stato onorato e omaggiato in queste ultime due giornate da ogni angolo del mondo.
Adesso si sta parlando di quello che si poteva fare e quello che non si è fatto, ma Diego non è stato lasciato solo nelle ultime dodici ore, Diego è stato lasciato solo da una vita. Diego ha smesso di vivere quando è diventato Maradona.
Diego si è lasciato andare, era stanco di vivere da un pezzo. Era un generoso, un uomo buono. Poche persone ne hanno conosciuto il lato più umano. Cosa gli è successo? Fino a due anni fa giocava ancora a calcio a Dubai. La relazione con Rocio sembrava gli avesse fatto bene. Una volta perso il suo amore ha perso tutto e s'è lasciato andare sia dal punto di vista fisico sia psicologico.
La Lega Serie A annuncia il ricordo di Diego Armando Maradona
Per la 9a giornata di campionato la Lega di Serie A onorerà Diego Armando Maradona, morto pochi giorni fa a 60 anni. Verrà osservato un minuto di raccoglimento su tutti i campi di calcio e tutti i calciatori giocheranno con il lutto al braccio. Ma prima delle partite, durante il riscaldamento verrà proiettato il famoso video in cui si vede Diego allenarsi al ritmo di musica degli Opus ‘Life il Live' prima di un Bayern-Napoli del 1989, semifinale di Coppa Uefa. Tutte le partite al 10′ si fermeranno e verrà ulteriormente onorato il campione argentino.
L'infermiera di Maradona: "L'ho sentito muoversi nella sua stanza mercoledì mattina"
La procura di San Isidro sta iniziando a indagare sulle ultime ore di Maradona, dopo la denuncia dell'avvocato Matias Morla. Il Procuratore Generale John Broyad e i suoi vice Cosme Iribarren e Patricio Ferrari ha fatto sapere di aver ascoltato l'infermiera Gisela, che lavorava in casa del campione. La donna ha detto di aver sentito Maradona muoversi nella sua stanza intorno alle 7.30 del mattino di mercoledì 25 novembre.
Le foto di Maradona morto venduta ai tabloid
"Ci sono due cellulari che sono sfuggiti alla sorveglianza". Il giornalista Jorge Rail sostiene che qualcuno avrebbe fatto una foto al corpo di Maradona, lo avrebbe immortalato poche minuti dopo la sua morte. Erano momenti concitati, momenti in cui non è facile essere lucidi e con tante persone in casa ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe scattato delle foto, che forse tra qualche tempo potrebbero essere pubblicate. Si parla addirittura di una trattativa con i tabloid inglesi.
L'ultimo video di Maradona e il saluto a un bambino
Nei giorni scorsi Diego Armando Maradona è uscito di casa, ha deciso di fare una breve passeggiata, era accompagnato da un infermiere e mentre camminava è stato chiamato da un bambino, il figlio della sua vicina. La donna ha ripreso tutto e ha postato le immagini di quel video su Instagram, in cui si vede il saluto di Diego a questo bambino. Queste immagini sono le ultime di Maradona in vita.
Licenziati gli addetti che si sono fatti il selfie con la salma di Maradona
I selfie della vergogna purtroppo sono stati scattati in un momento drammatico e hanno fatto il giro del mondo. Per chi non lo sapesse sui social nella giornata di giovedì sono spuntate delle foto in cui si vedono due addetti delle pompe funebri si sono fatti con la salma di Maradona. Grazie al web sono stati scoperti anche i loro nomi. E i proprietari di quella azienda hanno deciso di licenziare in tronco quei due signori, che hanno perso il loro per essersi fatto un selfie altamente improprio.
Goycochea piange in diretta tv per Maradona: "Perdo un pezzo di vita"
Sergio Goycochea è stato uno dei simboli dell'Argentina di Italia '90, le sue parate furono determinanti per la Seleccion. Era legatissimo a Maradona, erano stati davvero grandi amici ed ha rilasciato un'intervista in cui è scoppiato in lacrime:
Sono passato dalla mia più grande gioia a forse uno dei miei più grandi dolori. Sono entrato nella Casa Rosada per l'ultima volta nel 1990 dopo il secondo posto al Mondiale. È stato il giorno più felice della mia vita sportiva e ora sono entrato per vedere il mio amico, lo stesso con cui saltavo sul balcone.
I ricordi si uniscono al corredo accessorio di lacrime e dolore. Gli uni e le altre gli sgorgano dal cuore e lo aiutano a liberarsi di quella malinconia che lo ha assalito nelle ultime ore e a unito in un lungo, unico abbraccio il popolo argentino. Gli ultimi momenti di vita dell'ex Pibe hanno scosso fin dentro l'anima una nazione intera, un'onda emotiva che ha raggiunto Napoli (la sua seconda patria sportiva). Chiedo scusa, non volevo piangere perché le lacrime in tv sembrano fatte apposta, ma non è così. Perdo un pezzo di vita.
Esame tossicologico per Maradona
Poche ore dopo la morte è stata effettuata l'autopsia a Diego Armando Maradona, che è mancato per un edema polmonare provocato da un'insufficienza cardiaca cronica. La procura di San Isidro ha aperto un'indagine per ricostruire le sue ultime ore. Intanto si attende l'esito degli esami tossicologici che sono stati effettuati contestualmente l'autopsia, così si potrebbero eventualmente tracce di sostanze stupefacenti, alcol o altro ancora possa aver aggravato e provocato la morte.
Vieri e Adani in lacrime ricordano Maradona
Durante il lockdown della scorsa primavera le chiacchierate in remoto hanno preso piede. Gli amici Adani e Vieri hanno voluto ricordare Diego Armando Maradona. Entrambi si sono messi a piangere, non poteva essere altrimenti. Lo hanno fatto i tanti pensando alla triste notizia. L'aneddoto di Adani sulla semifinale di Italia '90:
Prima di Italia-Argentina negli spogliatoi poco prima di entrare in campo, Maradona disse: Adesso vado fuori e divido un Paese. Lo hanno ricordato i suoi compagni che erano lì con lui, tanto che poi aggiunse vedendo l'interesse nazionale per quella partita, ‘solamente adesso vi ricordate dei napoletani, vero?
Quando lui da Barcellona sceglie Napoli inizia a vivere Napoli, trascinandola in grande a sfidare le forze del nord e a batterle. A rivendicare la voglia di essere all'altezza e portare Napoli nel mondo. Ma si domanda anche: prima di Italia-Argentina dov'erano i napoletani e il Napoli? Prima del suo avvento dov'era Napoli? Tu puoi essere d'accordo o no, ma la voce di Maradona fa eco in tutto il mondo.
Bielsa ricorda Maradona: "Per noi era un idolo e continuerà ad esserlo"
Marcelo Bielsa, tecnico del Leeds, ha ricordato Diego Armando Maradona: "Era per noi e continuerà a essere un idolo". Queste le parole del ‘Loco' che ha evidenziato anche la sua importanza in Argentina, una figura che rappresentava un intero Paese: "Maradona era un artista. La dimensione della sua arte ha un riconoscimento infinito – ha detto – Per dare un esempio fuori dal comune, le canzoni che sono state scritte su di lui sono straordinarie".
Bielsa ha raccontato un aneddoto particolare che riguarda il suo rapporto con Maradona: "Nel 2005 mi chiamò al Boca per prendere la guida tecnica della squadra" ha raccontato Bielsa specificando come il club fosse sotto la presidenza di Mauricio Macri. La risposta del tecnico è stata quindi schietta: "Io, per te, vado alla fine del mondo, ma con il tuo presidente non mi siederei a bere né a bere un caffè" .
Le foto della vergogna: selfie con la salma di Maradona
Purtroppo nella giornata di giovedì, in cui c'è stato un lungo omaggio a Maradona e ci sono stati anche il funerale e la sepoltura di Diego, sui social sono sbucate due foto vergognose. Immagini scattate da due addetti delle pompe funebri che hanno deciso inopinatamente deciso di farsi un selfie con la salma del campione argentino. Quelle immagini sono finite sul web e sono così diventate di pubblico dominio. E grazie ai social si è anche venuta a sapere l'identità di queste due persone che hanno deciso di farsi un selfie.
Sebastian Mendez si dimette da tecnico del Gimnasia dopo la morte di Maradona
La morte di Diego Armando Maradona ha scosso il calcio argentino e ovviamente anche il Gimnasia de La Plata, di ci era il tecnico. Al suo posto Sebastian Mendez che però, dopo la morte del Pibe de Oro, ha deciso di dimettersi. Il suo assistente sul campo, era stato a capo della squadra in assenza del Dieci a causa dei suoi problemi di salute. Oggi, consapevole che l'allenatore della squadra fosse Maradona, ha deciso di farsi da parte.
Il patrimonio che Maradona lascerà in eredità
In queste ore si sta parlando anche dell'eredità di Maradona. Diego aveva cinque figli, li ha avuti da quattro donne diverse. Da più parti arrivano voci discordanti sulle finanze dell'ex calciatore. C'è chi sostiene che non lascerà una cospicua eredità, ma c'è anche chi dice il contrario e parla di cifre importanti, più tanti beni come case, macchine, gioielli e un palazzo intero a Buenos Aires.
Il ritratto di Maradona in Siria sulle macerie di una casa distrutta dai bombardamenti
L'omaggio a Diego Armando Maradona in Siria. Aziz Al-Asmar è il pittore che ha immortalato l'immagine dei Dieci in un edificio distrutto dalla guerra che va avanti nel Paese asiatico dal 2011. Un ritratto del Pibe de Oro tra le macerie di una casa distrutta dai bombardamenti. La regione in cui si trova questo murale è una delle più colpite del territorio dal conflitto bellico, a Binnish.
L'omaggio da brividi di Mertens a Maradona
Dries Mertens è uno dei calciatori più rappresentativi del Napoli. La maglia azzurra la veste da anni, ha un legame unico con la città ed è diventato anche il bomber più prolifico di sempre del club. La notte scorsa il belga si è recato ai Quartieri Spagnoli, dove c'è uno storico e splendido murales di Maradona. Lì ci è rimasto qualche minuto, ha depositato un mazzo di fiori, ha dedicato i suoi pensieri a D10S e probabilmente ha detto una preghiera per lui. Momenti davvero molto emozionanti quelli vissuti da Mertens, che non dimenticherà mai questa notte.
Il c.t. Mancini: "Nel calcio di oggi Maradona avrebbe segnato 1000 gol"
Il Commissario Tecnico della Nazionale Roberto Mancini ha rilasciato un'intervista a ‘Il Messaggero' in cui ha parlato di Diego Armando Maradona. Belle parole quelle del tecnico che quando ha saputo la notizia ha sperato fosse una fake news e ha dichiarato che se Maradona avesse giocato in questa epoca avrebbe avuto una vita ancora molto più facile:
La sfortuna dei grandi giocatori di quell'epoca è che non c'erano le regole di oggi uno come Maradona avrebbe fatto almeno 1000 gol. Non c'era il Var, gli arbitri non tutelavano i giocatori. I più tecnici come noi venivano massacrati puntualmente.