Medaglia d'oro per Filippo Ganna che batte in rimonta sul filo del tempo il britannico Bigham e a Glasgow 2023 conquista il sesto titolo mondiale su pista grazie una pedalata strepitosa che negli ultimi 500 metri lo ha portato a prevalere di 54 millesimi, recuperando lo svantaggio di due secondi accumulato. La sua vittoria fa il paio con il bronzo nella stessa specialità del connazionale Jonathan Milan.
Ai mondiali di ciclismo su strada, invece, è stato Van der Poel a trionfare conquistando una medaglia d'oro che all'Olanda mancava dal 1985. Argento per Van Aert, bronzo per Pogacar. È un 2023 incredibile per il corridore dei Paesi Bassi che ha anche vinto la Parigi-Roubaix e la Milano-Sanremo, oltre ai Mondiali di ciclocross a Besançon.
Nella prova in linea maschile, dopo uno stop a 191 km dall'arrivo per una protesta di attivisti, l'Italia è rimasta aggrappata ad Alberto Bettiol dopo la caduta di Matteo Trentin. Bettiol ha tenuto duro fino a quando le gambe hanno retto, pagando lo sforzo stoico compiuto a 21 km dal traguardo. È stato allora che Van der Poel ha dato lo strappo decisivo e preso il largo. Ha mantenuto e implementato il vantaggio nonostante una caduta che ha rischiato di compromettere tutto a una decina di chilometri dal successo.
Niente da fare, dunque, per l'Italia con l'unico azzurro in gara che ha concluso solo decimo: il successo più recente risale ad Alessandro Ballan nel 2008, mentre l’ultimo podio è del 2019 con Matteo Trentin che concluse in seconda posizione.
Ganna straordinario, sesto oro mondiale nell'inseguimento individuale su pista
Ganna recupera un secondo e mezzo in due giri e conquista la sesta medaglia d'oro nella specialità dell'inseguimento individuale su pista. Battuto di un'inezia il britannico Bigham, appena 54 millesimi la differenza che ha spostato l'ago della bilancia dalla parte dell'azzurro negli ultimi cinquecento metri.
Italia sul podio con Milan, prende il bronzo nella prova individuale sul pista
Jonathan Milan chiude in 4’05″868 e stacca di 2’601 il portoghese Oliveira conquistando il bronzo nella prova individuale di ciclismo su pista ai mondiali di Glasgow 2023.
Filippo Ganna in finale per l'oro, questa sera può conquistare il sesto trionfo iridato
Filippo Ganna scenderà in pista questa sera per conquistare la medaglia d'oro nella specialità individuale ai Mondiali di Ciclismo di Glasgow 2023. ‘Top Ganna' se la vedrà sull'anello contro il britannico Daniel Bigham. L'Italia ha la possibilità di portare sul podio anche un altro azzurro: si tratta di Jonathan Milan che affronterà per il bronzo il portoghese Alves Oliveira.
Riflettori puntati su Top Ganna che nella corsa iridata è salito sul gradino più alto del podio già cinque volte ed è campione in carica dopo i trionfi raccolti nel 2016, 2018, 2019, 2020 e 2022. Non basta, è anche l'attuale detentore del record del mondo con il tempo di 3'59"636.
La classifica finale dei Mondiali di Ciclismo su strada a Glasgow 2023
L'italiano Alberto Bettiol ha chiuso decimo al traguardo dei Mondiali di Ciclismo su strada di Glasgow 2023. La vittoria e l'oro sono andati all'olandese Van der Poel, argento al belga Van Aert, bronzo allo sloveno Pogacar.
1. Van der Poel (Olanda) 6:07:27
2. Van Aert (Belgio) +1:37
3. Pogacar (Slovenia) +1:45
4. Pedersen (Danimarca) +1:45
5. Kung (Svizzera) +3:48
6. Stuyven (Belgio) +3:48
7. Dinham (Australia) +3:48
8. Skujins (Lettonia) +3:48
9. Benoot (Belgio) +3:48
10. Bettiol (Italia) +4:03
Van der Poel, oro ai Mondiali di Ciclismo su strada. L'Italia si consola con un grande Bettiol
L’Olanda non saliva sul gradino più alto del podio Mondiale dal 1985. C'è riuscita oggi con Van der Poel che ha conquistato la medaglia d'oro. Una prestazione eroica e da campione assoluto: ha piazzato la zampata decisiva, e ha tenuto botta nonostante uno scivolone che ha rischiato di compromettere tutto a una decina di chilometri dalla vittoria. S'è perfino tirato via un pezzo di stringa della scarpa che gli dava fastidio (s'era danneggiata nel ruzzolone sull'asfalto bagnato) e ha chiuso così, dolorante, con il body strappato sulla coscia destra e sotto l’ascella destra, la prova.
Dietro di lui, in fila, nulla hanno potuto Van Aert (argento), Pogacar (bronzo) e Pedersen ai piedi del podio. Grande applauso di incoraggiamento, meritato, per l'italiano Alberto Bettiol, unico rimasto in gara dopo la caduta di Trentin. Ha pedalato con grande concentrazione ma ha dovuto cedere dinanzi al ritorno dirompente dell'olandese. Stremato, è arrivato decimo.
È fatta per van der Poel, ha 50" secondi di vantaggio
È fatta ormai per Van der Poel che ha la vittoria mondiale in pugno: ha 50 secondi di vantaggio sul terzetto che lo insegue
Scivolata clamorosa di van der Poel, la gara si riapre: ma l'olandese riparte a razzo
L'olandese ha più di 20″ sugli inseguitori: Pogacar, van Aert e Pedersen. Ma la caduta di van der Poel rimette tutto in discussione. L'olandese, però, mantiene 29″ di vantaggio sui diretti avversari. Pedala in maniera stoica, con uno scarpino aperto, rotto nell'impatto con l'asfalto.
Commovente Bettiol, cede a Van der Poel dopo uno sforzo incredibile
Alberto Bettiol ha fatto quel che poteva. A 21 km dall'arrivo. Sono in quattro a giocarsi tre medaglie (Tadej Pogacar, Mads Pedersen e Wout Van Aert sono all'inseguimento) e l'esito della prova resta in bilico. Van der Poel è scattato dando lo strappo decisivo. Van Aert è stato l’unico a provare a tenere botta all’olandese ma inutilmente.
Bettiol non molla, a due giri dal traguardo resiste all'assalto degli avversari
Pogacar, van Aert, van der Poel e Pedersen tornano a 17″ da Alberto Bettiol ma a due giri dal termine, quando mancano 28,5 km all’arrivo, l'italiano non molla e tiene duro. Evenepoel fuori dai giochi.
Bettiol stoico, dà tutto sui pedali: +41" sul gruppetto dei big
Tira Benoot del Belgio, ma Bettiol pedala con intensità e dà lo strappo: +41″ sul gruppetto dei big della gara a pochi giri dalla conclusione. Ad agevolarlo anche la caduta di Jhonatan Narvaez che scivola in curva e provoca un break nel gruppo degli inseguitori.
Bettiol attacca, tenta il tutto per tutto nonostante la pioggia
A 55 km dall'arrivo è Evenepoel a dettare il ritmo. Bettiol sta tentando il tutto per tutto in questa fase della gara nonostante la pioggia
Fuga rientrata, l'Italia resta aggrappata solo a Bettiol
Fuga rientrata. Davanti ci sono una ventina di corridori, con Nathan Van Hooydonck che ha la ruota in cima al gruppo. L’Italia può contare solo su Bettiol dopo la caduta e il ritiro di Trentin.
Alberto Bettiol si stacca con i big della gara
Mathieu van der Poel, Wout Van Aert, Tadej Pogacar, Alberto Bettiol e Mads Pedersen si stanno staccando a circa 70 km dal traguardo. Nella scia c'è anche Matthew Dinham, sono 23 i secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore.
Caduta per Matteo Trentin, sbatte contro una transenna: all'Italia resta Bettiol
Caduta di Matteo Trentin, ha colpito una transenna sulla mano mancina e finisce fuori causa sul più bello. All'Italia resta solo Bettiol. Sei giri al termine, 84.6 km alla conclusione con Evenepoel che sta rientrando.
Sagan alza bandiera bianca, si ritira
Tanti ritiri in corsa, il più pesante è quello di Sagan. Problema meccanico per Christophe Laporte, costretto a cambiare la bici.
Lotta serrata nelle posizioni di testa
Mads Pedersen e Alberto Bettiol hanno provato a tirare ma s'è creato un bel gruppo con Van Aert, Pogacar, van der Poel, Trentin. Christophe Laporte è l'unico francese.
Il gruppo riaggancia Rota
Il gruppetto che annovera Rota, Skjelmose e Johannessen è stato ripreso. Ci riprovano subito Powless, Trentin, Pogacar.
Lorenzo Rota scappa con Skjelmose e Johannessen
Lorenzo Rota della Circus Wanty scappa con Skjelmose della Danimarca e Johannessen della Norvegia. Mancano circa 130km all’arrivo.
Gaviria cade e si rompe la clavicola: il colombiano è costretto al ritiro
Brutta caduta per il colombiano Fernando Gaviria considerato uno dei grandi favoriti per il titolo. Il velocista sudamericano è caduto a 160 km dal traguardo dopo aver colpito un marciapiede in curva. Il colombiano ha sbattuto violentemente a terra con la spalla destra e ha rimediato una frattura della clavicola che lo ha costretto al ritiro. Il Mondiale è finito per lui.
Al momento non c'è volontà di accorciare la distanza dei Mondiali di Glasgow
Non ci sono informazioni relative ad eventuali decisioni di accorciare il percorso dopo l'ora di stop. Gara che è ripartita ma con grande confusione nel gruppo principale: alla prima salita – di Crow Road – il plotone si è sfaldato creando alcuni buchi. Intanto in avanti restano in 9, ma il vantaggio è subito sceso a 6 minuti.
Mondiali ripartiti, prima gli uomini in fuga poi il gruppo
Non si sa se saranno rispettati i 271 km iniziali dopo lo stop di quasi 60 minuti, intanto il Mondiale è ripreso: prima al via i fuggitivi, poi il gruppo nel mantenimento del gap al momento dello stop
Come riparte il Mondiale di Glasgow dopo lo stop per gli attivisti in strada
Ovviamente il regolamento dice che deve essere ripristinato l'ordine di corsa. Alle 13:15 riparte il primo gruppo che era in testa alla gara al momento della neutralizzazione. Gli si ridarà lo stesso vantaggio che aveva (circa 9 minuti rispetto al plotone), poi partiranno i primi inseguitori e infine il gruppo inizierà a pedalare di nuovo.
Il Mondiale di Glasgow riparte alle 13:15, strada liberata dai manifestanti
ufficiale comunicazione UCI e dell'organizzazione dei Mondiali: la gara riparte alle 13:15 a quasi 45 un'ora dal suo stop per la presenza di manifestanti sulla strada che hanno bloccato tutto
Mondiali di Glasgow pronti a ripartire dopo la protesta
Dopo oltre mezz'ora di stop, la gara dovrebbe ripartire fra una decina di minuti dopo che gli attivisti sono stati tolti dall'asfalto dove si erano incollati letteralmente al terreno, Adesso bisognerà capire il protocollo che l'organizzazione adotterà.
Di certo sono da ristabilire le distanze e i distacchi dei vari gruppi (con il primo che vantava 9 minuti sul plotone principale, ma c'è anche la possibilità che la corsa venga ridotta rispetto la distanza inziale.
Attivisti incollati con il cemento sull'asfalto: il Mondiale è ancora fermo
Continua la protesta ai mondiali di ciclismo a Glasgow: i manifestanti si sono letteralmente cementati all'asfalto. Serve diverso tempo perché la situazione si sblocchi
Protesta in strada, attivisti fermano i Mondiali: la gara è ferma
Incredibile, lungo il percorso verso Glasgow una protesta in strada a 191 km dal traguardo la corsa è stata neutralizzata per una protesta di attivisti in strada. Prima volta in assoluto ai Mondiali.
La fuga ha 9 minuti di vantaggio sul plotone, a 160km da Glasgow
Lontano il traguardo ma i nove in fuga ci hanno creduto e si sono trovati in vantaggio rispetto al plotone dei migliori. Un vantaggio enorme ma che può essere colmato nel momento in cui dal gruppo si muoveranno le nazionali che vogliono vincere il mondiale.
Ecco i 9 fuggitivi (e nessun italiano): Owain Doull (Gran Bretagna), Matthew Dinham (Australia), Harold Tejada (Colombia), Kevin Vermaeke (Stati Uniti), Patrick Gamper (Austria), Rory Townsend (Irlanda), Ryan Christensen (Nuova Zelanda), Krists Neilands (Lettonia) e Petr Klemen (Repubblica Ceca).
Tra gli uomini in avanti, c'è anche Schuurhuis della Città del Vaticano
Tra i primi inseguitori dei battistrada di giornata ai Mondiali di Glasgow c'è anche un corridore particolare, è Rien Schuurhuis (40 anni), che rappresenta la Città del Vaticano. L'olandese in passato professionista nel circuito UCI Continental Tour con la Oliver’s Real Food e la Black Inc Cycling Team, nel 2018 si distinse al Tour di Tahiti arrivando secondo in classifica generale e nel 2021 chiuse 40° nella prova nazionale a cronometro.
Prima fuga di giornata, il plotone lascia fare
Fuga di giornata importante, con il plotone dei migliori che piano piano scivola lontano: in pochi chilometri da tre a 6 minuti di ritardo, ma mancano ancora 190 km all'arrivo di Glasgow e non c'è problema di ricucire subito lo strappo
L'Italia a caccia del titolo dal 2008, Evenepoel a difesa della vittoria dello scorso anno
Il Belgio è la nazionale favorita per la vittoria finale della corsa in linea d'elite maschile a Glasgow. Remco Evenpoel dovrà difendere la maglia iridata che ha conquistato l'anno scorso ed arriva all'appuntamento con i favori del pronostico e in condizioni perfette, già viste in occasione del successo a San Sebastian. Per gli azzurri, un trionfo che è quasi chimera e che manca dal 2008, quando fu Alessandro Ballan a vestirsi d'iridato.