Juve-Inter 2-4 ai tempi supplementari, i nerazzurri vincono la finale di Coppa Italia: stagione senza titoli per i bianconeri

L'uomo decisivo della finale di Coppa Italia, colui che ha realizzato due gol nei tempi supplementari, ancora non ha prolungato il contratto con l'Inter, che scade a giugno. E dopo la partita Perisic ha mandato un messaggio molto preciso all'Inter, non ha detto che andrà via, ma ha detto all'Inter che non ci si comporta in questo modo: "Il rinnovo? Con i grandi giocatori non si aspetta l’ultimo momento, non si fa così".

Dopo la premiazione degli arbitri e dei calciatori della Juventus, più Allegri, arriva il momento della premiazione dell'Inter che celebra così il secondo successo consecutivo in una finale sulla Juve.

L'Inter torna a vincere la Coppa Italia dopo undici anni e la vince per l'ottava volta nella sua storia. Più trofei dei nerazzurri li hanno vinti solo la Roma (9) e la Juventus (14), la squadra che ha disputato anche il maggior numero di finali.

Era dal 2011 che la Juventus non chiudeva una stagione senza titoli. La lunghissima serie, che rappresenta un record per il calcio italiano, è finita definitivamente oggi. La Juventus ha vinto 9 scudetti di fila tra il 2012 e il 2020 e nel 2021 si è aggiudicata Coppa Italia e Supercoppa Italiana, quest'anno non è arrivato nulla. La Juve ha perso due finali contro l'Inter nelle coppe nazionali, è uscita agli ottavi in Champions e in campionato chiuderà al terzo o al quarto posto.

L'Inter in rimonta batte 4-2 la Juventus e si aggiudica la Coppa Italia, lo fa per l'ottava volta nella sua storia e per la prima dopo undici anni. Nel primo tempo gol di Barella, nella ripresa di Alex Sandro, Vlahovic e Calhanoglu su rigore. Nei supplementari doppietta di Perisic, un gol su rigore e un altro con un tiro favoloso da lontano.

Sanchez rientra in campo dopo essersi fatto curare per un problema al gomito. Ora mancano cinque minuti. L'Inter è avanti 4-2 sulla Juve e vede da vicino la Coppa Italia numero otto della sua storia.

Dopo una breve sosta, che per regolamento non dovrebbe esserci, le squadre tornano a giocare. L'Inter conduce 4-2 sulla Juventus e vede da vicino l'ottava Coppa Italia della sua storia.

Il tecnico della Juventus è furioso e dopo il poker dell'Inter dice qualcosa alla panchina dell'Inter. D'Ambrosio prova a calmarlo. Allegri si arrabbia e dice qualcosa a qualcuno della panchina e si scatena una mezza rissa. Valeri espelle Allegri.

Perisic è il man of the match. Con il destro segna su rigore, con il mancino insacca e il gol del 4-2 è di una bellezza incredibile. E ora la finale è tutta dalla parte dell'Inter, che ha un doppio vantaggio sulla Juventus.

C'è un contatto nell'area di rigore juventina tra de Ligt e de Vrij. Valeri lascia correre, ma poi dopo aver visto le immagini al VAR decide di assegnare un altro calcio di rigore all'Inter. Calhanoglu e Lautaro sono usciti e dal dischetto va Perisic che insacca, ed è 3-2. Il croato calcia in modo meraviglioso, imparabile per Perin.

Altra mezz'ora per Inter e Juventus. Allegri ha sostituito Alex Sandro con Luca Pellegrini. Inzaghi ha effettuato cinque cambi nei tempi regolamentari. Si riparte dal 2-2.

Dopo 4 minuti di recupero l'arbitro Valeri fischia la fine dell'incontro, che proseguirà ai tempi supplementari. Il punteggio è 2-2. Gol di Barella, Alex Sandro, Vlahovic e Calhanoglu su rigore.

Inzaghi al 90′ effettua gli ultimi due cambi. Sanchez rileva Lautaro, che esce molto rammaricato e non fa nulla per non mostrare la propria delusione. In campo anche Vidal che prende il posto di Calhanoglu.

Animi caldissimi anche tra le panchine. Si prendono un cartellino giallo Max Allegri e il vice di Inzaghi Farris vanno quasi a contatto diretto. I due vengono divisi e soprattutto c'è un cartellino giallo per entrambi.

Calcio di rigore per l'Inter. Perisic salta in cielo e colpisce di testa, bravissimo il croato che serve Lautaro che temporeggia un attimo, pensa di calciare non ci riesce ma va giù per un fallo congiunto di de Ligt e Bonucci. Il VAR conferma, dal dischetto va Calhanoglu che è perfetto e pareggia: 2-2.

L'Inter sfiora ancora il 2-2, stavolta è Dimarco che fa tremare la Juventus. il difensore milanese trova un varco, avanza e calcia in porta, il tiro è deviato e finisce in corner. Sugli sviluppi dello stesso la Juve fa buona guardia.

Cambia Allegri che toglie Bernardeschi e Zakaria e mette Bonucci e Locatelli. La Juventus è duttile e cambia ancora modulo. Ora si copre un po' il tecnico livornese che vuole vincere ancora un trofeo con la Juve, a caccia del 15° titolo in questa manifestazione.

Correa, Dimarco e Dumfries in campo nell'Inter, che sostituisce Dzeko, uno dei peggiori in campo, D'Ambrosio e Darmian.

La reazione dell'Inter è veemente. Perisic con velocità entra in area di rigore e mette in mezzo, pallone respinto, su una ribattuta il pallone finisce a Darmian che calcia al volo, pallone però parato da un ottimo Perin. La Juventus ha ribaltato il risultato in pochi minuto e ora conduce 2-1.

L'Inter batte un calcio d'angolo e segna la Juventus! La ripartenza dei bianconeri è perfetta. Inizia Morata, poi tocca Bernardeschi che imbecca Dybala, l'argentino serve Vlahovic che si invola, entra in area e calcia in porta, Handanovic respinge con il volto, poi il serbo torna sul pallone e non può sbagliare, è 2-1 Juve.

La Juventus pareggia al 50′, è 1-1 con l'Inter. Alex Sandro calcia dalla distanza, Morata sfiora il pallone e disturba Handanovic che non riesce a trattenere. Pareggio bianconero. Sfortunato il portiere sloveno che era stato protagonista nel primo tempo. Decisivo in ogni caso Morata, anche se il gol non verrà assegnato dalla Lega calcio allo spagnolo.

La Juventus spinge e trova Vlahovic che viene contrato nell'area di rigore dell'Inter. Il serbo va giù, i calciatori della Juve protestano per una spinta di de Vrij. Valeri fa segno di continuare, dice che non c'è fallo e il gioco continua. Il VAR non interviene.

Si riparte. Altri quarantacinque minuti, nei quali la Juve cercare di pareggiare (almeno) e l'Inter proverà a mantenere il gol di vantaggio.

Danilo ha subito un infortunio, probabilmente muscolare. La stagione del brasiliano forse è finita qui. Al suo posto il tecnico livornese ha mandato in campo Morata. Un cambio offensivo. Una scelta giusta. La Juve ha necessità di recuperare e ha in campo a calciatori duttili. Quindi sempre 4-2-3-1, ma molto più offensivo con Cuadrado terzino e alle spalle di Vlahovic da sinistra a destra Morata, Dybala e Bernardeschi.

C'è una novità tecnologica interessante per la finale di Coppa Italia che riguarda la cosiddetta ‘virtual re-creation‘ ma gli appassionati sono rimasti un po' delusi quando hanno visto il risultato reale che non è assolutamente quello sperato e ha ricordato anzi una serie di esperimenti tecnologici di qualche annetto fa, di un'altra era tecnologica, anche per la tv.

All'intervallo il risultato è favorevole all'Inter. Il punteggio è di 1-0 per i nerazzurri, che conducono contro la Juventus grazie a un gol meraviglioso di Barella. Altrettanto determinante Handanovic, autore di un paio di parate splendide.

Cambio nella Juventus. Scelta obbligata per Allegri che è costretto a sostituire Danilo e considerato anche il risultato manda in campo Alvaro Morata.

L'Inter conduce 1-0 sulla Juventus quando mancano sette minuti alla fine del primo tempo. Partita aperta e soprattutto è una bella finale quella che stanno giocando le squadre di Inzaghi e Allegri.

La Juve da una decina di minuti sta dominando, l'Inter però resta sempre in vantaggio per 1-0. Dopo le chance di Dybala e Vlahovic sono arrivati il colpo di testa Bernardeschi, Handanovic ha mandato in angolo, e soprattutto il bel tiro di Dybala che è uscito di un soffio.

L'Inter perde un pallone in modo sciocco, la Juventus con tre passaggi va in porta. Dybala imbecca Vlahovic che prende bene la posizione e calcia subito in porta, Handanovic vola e manda in angolo. Grande occasione per la Juve.