L'Inter cerca un nuovo allenatore dopo l'addio di Antonio Conte, ufficiale dopo la risoluzione consensuale. Dopo il ritorno di Massimiliano Allegri alla Juventus, tra le alternative spunta Maurizio Sarri, legato ancora alla Juve da un contratto che prevede la presenza di una penale. Contatti con i nerazzurri, con l'agente dell'allenatore che è a Milano. Più defilate le opzioni che portano a Fonseca, Mihajlovic e Conceiçao che ha ripreso a trattare con il Porto il rinnovo del contratto. Simone Inzaghi non è più un'ipotesi dopo il rinnovo con la Lazio.
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Bergomi dalla parte di Conte: "Lo capisco, ma capisco anche il club"
Beppe Bergomi ha commentato l'ormai imminente addio di Antonio Conte all'Inter. L'ex difensore e capitano nerazzurro, oggi opinionista di punta e telecronista di Sky, si è detto rammaricato di quanto accaduto: "Io capisco sia il club che deve ridurre i costi e quindi deve sacrificare uno tra i titolari ma così fai fatica a raggiungere gli obiettivi ed essere competitivo". E poi si schiera con Conte: "Ma capisco anche Conte proprio per questo motivo. Io vorrei vederlo all'Inter senza la pressione di dover vincere anche senza qualche titolare. Solo lui può farlo perché è un grande allenatore".
Calciomercato Inter, i big che possono essere ceduti: il piano di rientro di Suning
Mentre in sede Inter si lavora tra proprietà e tecnico per risolvere la questione attorno alla panchina nerazzurra, prende sempre più piede il piano Suning mal digerito da Antonio Conte, per il quale l'allenatore del 12° Scudetto avrebbe intenzione di gettare la spugna. La proprietà ha deciso il classico Piano B dopo aver visto naufragare la prima richiesta del taglio degli stipendi di due mensilità, rifiutato dai tesserati. Essendo l'unico imperativo "ridurre le spese" la famiglia Zhang ha varato l'altra soluzione: autofinanziarsi riducendo il monte ingaggi e creando possibili plusvalenze nel prossimo mercato estivo. Ciò significa il sacrificio non solo di giocatori in scadenza che non verranno probabilmente rinnovati o acquisti possibili che non saranno presi in considerazione.
Il punto principale è che diversi nomi tra i titolari potrebbero entrare nelle prossime ore sul taccuino alla voce uscita. Si tratta di capire solamente se puntare fortemente sui giocatori che porterebbero una plusvalenza tangibile (Brozovic e Lautaro su tutti) o mettere mano alla rosa e – guardando al valore del cartellino e agli emolumenti in contratto – cedere qualche nome grosso. I candidati? Ovviamente coloro che hanno oggi maggiormente mercato e appeal, da Lukaku ad Hakimi, da Barella a Skriniar.
Conte via dall'Inter, la trattativa su clausola e cifre della buonuscita
La distanza tra Conte e l'Inter resta e con il passare delle ore anche la sensazione che i margini per rientrare dallo strappo e ricucire il rapporto siano sempre minori. Il tecnico e la proprietà stanno valutando la scelta di chiudere con una stagione d'anticipo il contratto in essere (fino al 2022 con un lordo da 25 milioni) trovando l'accordo finale sulla buonuscita. Tecnicamente all'allenatore nerazzurro non è dovuto nulla: avendo un'altra stagione già sottoscritta o continua ad allenare anche in condizioni ‘avverse' oppure rassegna le dimissioni e rinuncia a stipendio e contratto.
Tuttavia, la volontà della dirigenza e del tecnico è di confrontarsi su temi di compromesso, non creando fratture dannose più di quanto già sarebbero. Un intermediario in prima linea è Beppe Marotta che sta lavorando ai fianchi per risolvere il problema col danno minore. Passando a numeri e cifre, il discorso verte sulla somma finale da dare a Conte, insoddisfatto dei piani e dei progetti di Suning: il tecnico chiederebbe una cifra attorno ai 9 milioni di euro, la proprietà sarebbe sui 6 più una clausola per non allenare in Serie A.
Il tutto potrebbe risolversi nel momento in cui al tecnico fosse proposta una nuova panchina estera (si parla moltissimo di Tottenham e Real Madrid) che porterebbe ad avere assicurato emolumenti come quelli percepiti dai nerazzurri senza bisogno di buonuscite. Ma le tempistiche non coincidono e quindi si sta trattando ad oltranza.
Delegazione di tifosi dell'Inter in sede per confronto con la dirigenza
Una delegazione di tifosi dell'Inter è stata accolta nella sede del club nerazzurro per un confronto con la dirigenza. Dopo gli striscioni di contestazione affissi all'esterno della struttura, alcuni membri del tifo organizzato nerazzurro sono stati a colloquio con i dirigenti dell'Inter per avere chiarimenti sui programmi del club in vista della prossima stagione, alla luce del taglio dei costi che sta condizionando i piani tecnici e influendo sulle scelte di Antonio Conte.
Dove va Conte dopo l'addio all'Inter: tre opzioni, ma non la Juve
E adesso dove allenerà Antonio Conte? Il tecnico salentino oggi è ancora l'allenatore dell'Inter campione d'Italia, ma dopo la rottura sulla spending review presentata dal presidente Zhang sono in corso le trattative tra il suo entourage e la dirigenza nerazzurra per quantiifcare la buonuscita con cui si chiuder il rapporto tra le parti. Poi, per Conte, inizierà un nuovo capitolo della sua carriera.
Dove? Non alla Juventus, ritorno reso complicato da rapporti non più idilliaci con la società bianconera, come testimoniato anche dagli ultimi incroci in questa stagione. Va monitorata la situazione del Real Madrid, che attende da sapere da Zidane le intenzioni in vista della prossima stagione: quello di Antonio Conte è uno dei nomi considerati dal club spagnolo per un'eventuale sostituzione. Il club che da più tempo è sulle sue tracce è il Tottenham, che già dal post-esonero di Mourinho aveva lasciato intendere di essere pronto a puntare su Conte qualora fosse cambiata la sua situazione all'Inter. Da non scartare la terza opzione, per certi versi la più realistica: un anno sabbatico dopo un biennio intenso sulla panchina dell'Inter.
Anche Zhang nella sede dell'Inter: club al lavoro per la buonuscita di Conte
Giornata di vertici in casa Inter. In sede sono presenti i quadri dirigenziali, compreso il presidente Zhang. Dopo i segnali negativi giunti da Antonio Conte, determinato a lasciare la panchina nerazzurra, la dirigenza dell'Inter è impegnata nella trattativa per definire la buonuscita del tecnico salentino, oltre che nella ricerca del suo erede alla guida della squadra.
Conte via dall'Inter, Marotta al lavoro sul nuovo allenatore: Allegri, Zidane e Inzaghi sul tavolo
La rosa di possibili nuovi allenatori se Antonio Conte dovesse lasciare l’Inter dopo le ultime notizie di un gelo costante con la proprietà Suning, è larghissima. Si potrebbe optare per qualche big disponibile (da Allegri a Sarri a Zidane) oppure ad una pista italiana (come Simone Inzaghi o Mihajlovic) o scegliere qualche outsider (Emery)
Conte, Zhang contestato dai tifosi della curva Nord sotto la sede dell'Inter: "Lascia la nostra città"
Giornata complessa in casa Inter, potrebbe arrivare da un momento all'altro l'ufficialità dell'addio anticipato tra Antonio Conte e la società. C'è divergenza di vedute sul nuovo progetto imposto da Suning che pretende tagli e ridimensionamento, così si sta lavorando anche con l'allenatore per un possibile divorzio ‘consensuale' (con buonuscita finale). Intanto serpeggia il malumore dei tifosi che non ci stanno a vedere subito ‘smantellata' la squadra fresca del titolo di Campione d'Italia con il 19° scudetto e sono apparsi striscioni di protesta contro la proprietà: "Ridimensionare i campioni è solo da c******i. Mister, staff e giocatori non si toccano" e "Zhang prenditi le tue responsabilità o lascia la nostra città".
Conte - Inter news di oggi, addio imminente: trattativa con Zhang sulla buonuscita
Antonio Conte lascerà l'Inter. È solo questione di tempo, e il divorzio tra l'allenatore e il club nerazzurro sarà servito. Il mister ha deciso di non condividere il progetto della società che prevede un ridimensionamento, figlio di tagli e cessioni importanti per far quadrare i conti. E a proposito di conti, bisognerà trovare anche l'accordo sulle modalità dell'addio di Conte: l'intesa sulle cifre della buonuscita che l'Inter vuole garantirgli non c'è, e si sta lavorando per cercare di chiudere il tutto in tempi brevi. Zhang infatti non vuole perdere tempo per affondare il colpo sul nuovo allenatore, consapevole che per il gradito Allegri bisognerà anticipare la Juventus (al momento favorita) e il Real.
Non sembrano ormai esserci più dubbi sul futuro di Antonio Conte che sarà lontano dall'Inter. Il tecnico che dopo la conquista dello Scudetto avrebbe voluto coltivare ulteriormente le sue ambizioni in Italia e in Europa, si è dovuto in realtà scontrare con i piani della società. Quest'ultima per far fronte alla crisi, ed evitare il tracollo è costretta ad un ridimensionamento che passa anche attraverso l'impossibilità di rendere la rosa attuale più competitiva, almeno sulla carta, con innesti big. Bisognerà invece abbassare il monte ingaggi, e piazzare cessioni eccellenti. L'obiettivo per la prossima stagione rientrare tra le prime 4? Niente da fare dunque per Conte che ha deciso invece di andarsene da vincente, con l'amarezza di non poter competere ad altissimi livelli anche in Europa.
Il divorzio però dovrà essere consumato in tempi brevi, perché l'Inter non vuole perdere tempo per trovare il sostituto del salentino. Basti pensare che per Allegri, preferito dell'ad Beppe Marotta, non ci si può permettere indugi visto che la Juventus (che a sua volta non ha intenzione di aspettare il Real e le decisioni di Zidane), vuole chiudere in fretta. Ecco allora che le parti sono già al lavoro per una separazione consensuale, figlia anche della volontà di lasciarsi comunque bene, dopo una stagione culminata nel trionfo in Serie A.
Tra il dire e il fare però ci sono di mezzo le cifre. Antonio Conte che ha un contratto fino al 2022 (ingaggio da 12 milioni di euro a stagione), chiede una buonuscita di 9 milioni di euro. Una somma troppo alta per il club che è disposta a spingersi fino a 6, con la possibilità di inserire anche una clausola che gli impedisca almeno per una stagione di allenare in Serie A. Il tempo però scorre veloce, e bisognerà fare in fretta per non correre il rischio di dover cambiare i piani per il futuro della panchina.