Il CIO non vuole rinviare le Olimpiadi: “Per ora non servono decisioni drastiche”
C'è grande confusione sul ciò che accadrà all'Olimpiade di Tokyo 2020. Sono diversi giorni che si parla del possibile spostamento della manifestazione sportiva più importate del mondo ma dal Giappone hanno sempre rispedito al mittente questa ipotesi. Pochi minuti fa sulla questione si è espresso il CIO, che con un lungo comunicato ha spiegato la situazione: "Questa è una situazione senza precedenti per tutto il mondo, e i nostri pensieri sono con tutti coloro che sono colpiti da questo problema".
Il Comitato Olimpico Internazionale non ha nessuna intenzione di rinviare la manifestazione e lo ha fatto capire chiaramente: "Il CIO rimane pienamente impegnato per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e, con più di quattro mesi prima di anticipo, non è necessario prendere decisioni drastiche in questa fase; e qualsiasi speculazione in questo momento sarebbe controproducente".
Inoltre nel comunicato l'organizzazione non governativa creata da Pierre de Coubertin nel 1894 si è rivolta anche agli atleti e li ha esortati a lavorare per prepararsi all'evento: "Il CIO incoraggia tutti gli atleti a continuare a prepararsi alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nel miglior modo possibile. Il CIO confida che le numerose misure adottate da molte autorità di tutto il mondo contribuiranno a contenere la situazione del virus COVID-19". Anche in merito alla data non ci sembrano esserci ripensamenti e il CIO ha garantito un monitoraggio continuo della situazione: "Il CIO continuerà a monitorare la situazione fino al 24 ore su 24".
CIO, le parole del presidente Bach su Tokyo 2020
Il presidente del CIO, Thomas Bach, ha parlato di questa:
La salute e il benessere di tutti coloro che sono coinvolti nella preparazione dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 sono la nostra principale preoccupazione. Sono state prese tutte le misure per salvaguardare la sicurezza e gli interessi di atleti, allenatori e staff. Siamo una comunità olimpica; ci sosteniamo a vicenda in tempi buoni e in tempi difficili. Questa solidarietà olimpica ci definisce una comunità.